Istituzioni. Una tempesta quasi perfetta

Scritto dasu 3 Aprile 2013

piaz120530Aumentano le convulsioni della politica di palazzo, incapace di uscire dall’impasse istituzionale generata dalle elezioni politiche che, nonostante il porcellum, non hanno dato la maggioranza a nessuno in senato.
La nomina dei dieci saggi incaricati di elaborare proposte per un nuovo corso di governo pare essere una mera manovra diversiva in attesa delle grandi manovre per la nomina del nuovo presidente della Repubblica. In alternativa potrebbero essere gli sherpa che lavorano per far convergere i brandelli di un bipolarismo fallito.
In questo quadro tutte le formazioni, compresi i Cinque Stelle, appaiono debolissimi, incapaci di superare l’impasse.

Ne abbiamo parlato con il sociologo Marco Revelli, che ha espresso la speranza che il parlamento, anche in assenza di una indicazione di governo legiferi sul conflitto di interesse, il finanziamento ai partiti, la legge elettorale.
Un ottimismo della volontà che tuttavia cozza con l’incapacità dei vari attori di proporre un modello di società che, pur emancipata dal peso di una filosofia della storia di stampo novecentesco, riesca ad innescare processi partecipativi reali. Quelli che, aggiungiamo noi, emergono dal corpo sociale e non dalle istituzioni.

Ascolta l’approfondimento

Revelli

 


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