Il tramonto di Alba Dorata?
Scritto dainfosu 2 Ottobre 2013
Gli arresti di numerosi esponenti di Xrisi Argi – Alba Dorata – dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas, il rapper antifascista accoltellato a morte da una squadraccia ad Atene, parrebbe porre fine alla luna di miele tra la formazione dell’estrema destra e Nea Demokratia, il partito del primo ministro Antonis Samaras. Il governo ha a lungo coperto ed appoggiato le azioni squadriste della formazione guidata da Nikos Mihaloliakos, oggi accusato di associazione a delinquere, omicidio, aggressione e riciclaggio.
I sondaggi che attribuivano crescenti consensi a Xrisi Argi potrebbero essere all’origine del brusco cambiamento di politica di Samaras, timoroso di perdere voti nei prossimi appuntamenti elettorali, non ultimo quello per la poltrona di sindaco di Atene, nel quale il candidato nazista era dato al 20%. Samaras tenterebbe di accreditare un’immagine di partito moderato e responsabile, alternativo sia agli estremisti di Xrisi Argi sia a quelli della sinistra radicale di Syriza.
Di oggi la notizia che tre dei sei deputati di Alba Dorata arrestati nel fine settimana sono stati rimessi in libertà dal giudice. Ai tre è stato imposto l’obbligo di non lasciare il Paese. Si tratta del portavoce del partito Ilias Kasidiaris, Ilias Panayotaros e Nikos Michos. Il quarto, Yannis Lagos, rimane invece in carcere. Tutti sono stati rinviati a giudizio.
Oggi comparirà davanti al giudice il leader del partito Nikos Mihaloliakos.
Sempre oggi è stato arrestato con l’accusa di essere un collaboratore di Xrisi Argi, l’ex capo del commissariato di polizia di Agios Panteleimonas, quartiere centrale di Atene abitato da numerosi immigrati. Gli immigrati che andavano al commissariato per denunciare aggressioni dei neo-nazisti venivano minacciati e cacciati con la violenza.
In questi anni le aggressioni nei confronti di immigrati, gli attacchi ai negozi gestiti da stranieri, pur quasi quotidiani, hanno goduto della copertura e dell’omertà della polizia. I poliziotti hanno difeso i nazisti anche in occasione delle numerosissime manifestazioni antifasciste seguite all’assassionio di Pavlos Fyssas.
Ne abbiamo parlato con Iannis, un compagno greco, che ha ricostruito le vicende delle ultime settimane.
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