Finanza islamica: un altro mondo musulmano

Scritto dasu 25 Settembre 2014

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La finanza islamica è un fenomeno in sviluppo negli ultimi decenni per effetto dell’enorme liquidità nella disposizione dei clan che controllano il petrolio. I musulmani al mondo sono più di un miliardo e cercano prodotti anche finanziari compatibili con la loro religione e con la sharia. La finanza islamica vale intorno al 2-3% della finanza mondiale, ma ha picchi del 10% nel regno unito.

Il 60% della popolazione è in Asia: infatti in particolare in Malesia la struttura finanziaria è quasi completamente islamizzata.

I temi fondamentali della finanza islamica riguardano in particolare investimenti locali, e in particolare le peculiarità di questo tipo di finanza sono racchiuse nel fatto che il rapporto non è  regolato dal profitto o dall’usura, ma si tenta di fornire un servizio a chi richiede finanziamenti o investe i propri risparmi; tutto è un po’ regolato dal divieto di applicare interessi, che viene interpretato attraverso sistemi che risultano sicuramente etici, o perlomeno si tratta di un approccio più etico dei valori che sottendono a Wall Street,  sicuramente è un sistema che regge meglio alle crisi soprattutto se provenienti da speculazioni su derivati.

Sentiamo però le parole più precise del professor Biancone, che ci spiega strutture, organismi, teorie, storia e impatto della finanza islamica

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