Riflessioni su Torino: governo dello spazio tra profitto e repressione

Scritto dasu 14 Dicembre 2015

Questa mattina abbiamo fatto un aggiornamento insieme a Cecilia sulla vicenda di Catalin, il quale sabato è stato nuovamente deportato in Romania, dopo essere stato rinchiuso nel Cie, ed ha ricevuto un ordine di allontanamento dall’Italia per 10 anni. La sua storia, come molte altre, si lega al mega sgombero della baraccopoli di Lungo Stura Lazio ed all’attuazione del progetto-truffa denominato “La città possibile”, voluto da Comune di Torino e dalla Prefettura, così come si lega all’occupazione  ed al successivo sgombero della ex-caserma di Via Asti nel momento in cui la distruzione delle baracche volgeva al termine, ed agli sgomberi più recente sia degli spazi di Via Borgo Ticino, che della cd. “Fossa” lungo lo Stura, avvenuti giovedì scorso.

Le dinamiche di occupazione e di sgombero di corpi indesiderabili fanno parte dei meccanismi di fuga e controllo rispetto ai regimi di accumulazione che governano lo spazio metropolitano. A questo proposito, proprio per parlare nello specifico del caso di Torino, abbiamo sentito Giovanni Semi, che analizza da tempo il fenomeno della gentrification.

Ascolta il contributo di Cecilia

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