Italia/Qatar. Armi, petrolio, uranio e… Silvia Romano

Scritto dasu 26 Maggio 2020

L’industria bellica italiana in Qatar fa affari d’oro da diversi anni. Leonardo e Fincantieri vendono armi e sia al Quatar che all’Arabia Saudita, acerrimi nemici per il controllo della penisola arabica e grandi finanziatori delle due principali centrali islamiste, Al Quaeda e l’Isis.

Il 24 gennaio 2020, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e il presidente di Barzan Holdings Nasser Al Naimi, alla presenza del ministro della Difesa Khalid Bin Mohammed Al Attiyah e dei vertici militari del Qatar, hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per “accrescere la partnership attraverso la valutazione e gli studi di nuove tecnologie e capacità in vista dell’acquisizione di nuove unità navali all’avanguardia”.

Ce ne ha parlato Antonio Mazzeo, che ha appena pubblicato un articolo su Africa Express, che fa parte di un più vasto dossier, che il sito dedica ai rapporti tra l’Italia e il Qatar, in relazione alle trattative per il rilascio della cooperante Silvia Romano, in cui Doha ha svolto un ruolo cruciale.
La svolta è avvenuta dopo il viaggio che Mattarella ha fatto a gennaio nella capitale quatarina. Con il presidente della Repubblica c’era il generale Luciano Carta, capo dell’AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna, leggi servizi segreti).
É lui che tratta affinché il Quatar usi la propria rete di informatori e le proprie relazioni per ottenere la liberazione di Silvia Romano.
In cambio lo sceicco Tamin bin Hamad al-Thani emiro del piccolo Paese arabo vuole uranio. Il Qatar da tempo ha messo le mani in Somalia sulle miniere di uranio presenti nelle due regioni centrali del Mudug e Galgadug (ora riunite in un’entità politica il Galmudug), abitate dal clan Haber Gidir e in particolare dal sottoclan Aer, che rappresenta la spina dorsale degli shebab.
In cambio delle mani libere sulle miniere di uranio, lo sceicco al-Thani è disposto a concedere il suo aiuto e a coinvolgere il nucleo centrale della holding Shebab (con cui ha buoni rapporti) per la liberazione di Silvia. Al-Thani conta poi sul fatto che le commesse con Fincantieri, Fimeccanica, Beretta sono in dirittura di arrivo. Gli italiani, quindi vanno aiutati senza problemi.
Quando Silvia Romano sbarca a Roma Conte si congratula con Luciano Carta.
Il 20 maggio Carta diventa presidente di Leonardo, il colosso armiero italiano.
I giochi sono fatti.
Il resto è letteratura, chiacchiera politica e gossip.

Sulle trattative per il rilascio di Romano ascolta la diretta con Massimo Alberizzi:

Ascolta la diretta con Antonio Mazzeo sulla vendita d’armi al Quatar:

Di seguito i link ai due articoli:

https://www.africa-express.info/2020/05/24/dossier-silvia-italiani-brava-gente-gli-affari-doro-della-nostra-industria-bellica-in-qatar/

https://www.africa-express.info/2020/05/23/silvia-pagato-dal-qatar-il-riscatto-che-servira-per-costruire-grattacieli-in-occidente/


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