Il summit dei leader sul clima è stato convocato con la scusa della giornata della terra (Earth Day), l’evento è stato trasmesso in mondovisione per accogliere il ritorno degli Stati Uniti di Biden nelle fila dei paesi disposti a dialogare sul tema. Ma gli annunci roboati e le ingenue prese di posizione dei capi di stati basteranno a fare da specchietto al dramma del cambiamento climatico? I prossimi anni saranno decisivi nel giocare i rapporti di forza su questo terreno estremente complesso, per provare a fare chiarezza e tracciare gli orizzonti fino alla prossima COP26 di Milano parliamo conEmanuele Leonardi, ricercatore presso l’università di Coimbra: