Da Parigi a Sainte Soline. Violenze di polizia e rivolta sociale

Scritto dasu 28 Marzo 2023

La scorsa settimana è stata segnata da un moltiplicarsi delle violenze poliziesche di fronte a piazze sempre più imponenti e radicali.
Gli episodi più gravi si sono verificati giovedì scorso a Parigi, durante il grande corteo che ha attraversato la capitale contro la riforma delle pensioni, e sabato a Sainte Soline, al termine di una manifestazione contro la realizzazione di enormi bacini d’acqua potabile per l’agricoltura industriale.
A Parigi un ferroviere di SUD-Rail ha perso un occhio, colpito al volto da una granata stordente sparata dalla polizia. A Sainte Soline i feriti durante l’attacco alla zona del cantiere sono stati 200, di cui 40 gravi. Un compagno è in prognosi riservata dopo aver ricevuto un colpo in testa: i soccorsi sono stati a lungo ritardati dalla polizia che non faceva passare le ambulanze.  L’elicottero che lo ha trasportato in ospedale è riuscito a decollare dopo quasi cinque ore dal ferimento: l’operazione cui è stato sottoposto d’urgenza è durata 11 ore.  Un’altra persona, colpita alla trachea, dopo un iniziale miglioramento è peggiorata e si trova a sua volta tra la vita e la morte.
Il governo Macron, in evidente difficoltà per l’ulteriore crescita della rivolta sociale, che monta di giorno in giorno, sceglie la strada della repressione e della violenza.
La collera sociale va al di là della semplice questione delle pensioni, raccogliendo l’insofferenza per il crescente processo di privatizzazione di servizi sociali, degli ospedali, delle prestazioni ed esami medici. Questi ambiti, “lasciati” dal capitalismo alla gestione statale, perché considerati poco redditizi, oggi sono diventati appetibili, perché lo stato li rende tali mettendo soldi pubblici a chi offre la gestione privata.
Macron sin dai tempi della loi travail, passando per il movimento dei Gilet Gialli per arrivare alla lotta contro la riforma delle pensioni e a quelle ambientaliste ha deciso di trattare le questioni sociali in termini di ordine pubblico, criminalizzando chi si oppone e dando indicazioni alla polizia per l’utilizzo brutale della violenza.
A Sainte Soline la polizia ha cercato il morto, sparando granate e lacrimogeni che hanno ferito in modo grave, tantissime persone.
Oggi, nuova giornata di sciopero generale, sono in corso manifestazioni in tutta la Francia. Nel Nord Ovest, in Bretagna, c’è l’intenzione di bloccare tutte le città principali. Da stamattina sono in corso blocchi a Nantes e in altre località.
Abbiamo fatto il punto sulla situazione con Gianni Carrozza di Radio Fréquence Paris Plurielle, dove conduce “Vive la Sociale!”
Ascolta la diretta:

 


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