Verso un’escalation bellica globale?

Scritto dasu 12 Aprile 2023

Dall’Ucraina a Taiwan si addensano nubi di guerra sempre più oscure. La possibilità di uno scatenarsi a catena di conflitti sempre più ampi e devastanti pare avvicinarsi di giorno in giorno.
Al momento pare improbabile che il latente conflitto tra Stati Uniti e Cina possa surriscaldarsi ulteriormente. Le minacciose esercitazioni cinesi intorno a Taiwan sembrano più un’esibizione di forza da parte di un paese che mira a ritagliarsi un ruolo di potenza globale, che una possibilità nel breve periodo. Il tentativo di esercitare una funzione mediatrice tra Nato e Russia, non pare tanto indirizzato alle due potenze in guerra, quanto a quell’amplissima fetta di mondo che non è schierata né con la Russia né con la NATO. Pensiamo all’India, al Pakistan, agli stati Sudamericani, all’Africa…
D’altra parte gli stessi Stati Uniti, sebbene orientati a giocare con la Cina la loro potenza militare, sanno bene di non poter reggere due conflitti di primaria importanza in contemporanea.
E certo non possono permettersi ora di mollare il fronte ucraino. Un fronte sul quale il rischio di un incidente, che faccia deflagrare la terza guerra mondiale e tutt’altro che scongiurato.
Per ora gli Stati Uniti hanno raggiunto l’obiettivo di spezzare i legami economici tra l’Europa e la Russia, indebolendo l’UE, attraverso il suo stato chiave, la Germania.
Ma gli States sono ben lontani dal poter fare lo stesso con la Cina, un paese con il quale essi stessi intrattengono relazioni vitali per i propri colossi high tech.

Ne abbiamo parlato con Stefano Capello

Ascolta la diretta:


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