Violenza istituzionale e gravi attacchi alla salute delle persone trans

Scritto dasu 6 Giugno 2024

A dicembre 2023 Gasparri, senatore di Forza Italia, ha depositato un’interrogazione parlamentare che attaccava la struttura medico-ospedaliera del Careggi di Firenze, una delle poche realtà in Italia, che prende in carico persone trans giovani e adolescenti. A quest’interrogazione hanno fatto seguito una petizione delle reti antiabortiste e antiscelta (provita) e diversi interventi pubblici di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, che avevano al centro le terapie ormonali e una presunta assenza di servizi psicologici e psichiatrici per le persone trans e per le loro famiglie. A seguire, è stata eseguita un’ispezione al Careggi, i cui esiti ufficiali confermano una volontà politica di attacco ai servizi e una virata verso una sempre maggiore patologizzazione delle persone trans. La retorica di protezione dell’infanzia non è nuova per le destre e nuove destre con un linguaggio paternalista, patologizzante e infantilizzante. Il Careggi è probabilmente al centro dell’attacco, perché forse il centro più solidale e meno patologizzante dei percorsi di affermazione di genere. Questo si inscrive in un quadro più ampio: lo smantellamento dei servizi pubblici rispetto al diritto alla salute delle persone trans da parte delle ultradestre conservatrici in alleanza con le Terf (femministe trans-escludenti). Capiamo meglio le questioni in gioco: non vengono somministrati ormoni alle persone trans giovani o adolescenti, ma nei casi in cui si ritenga necessario e su richiesta della persona coinvolta, con un supporto psicologico e psichiatrico, vengono somministrati dei sospensori della pubertà, il cui obiettivo non è una transizione precoce e irreversibile, ma invece quello di dare loro tempo per poter effettuare scelte ponderate, in seguito, tra cui anche quella di non effettuare alcuna terapia ormonale. La somministrazione di questi sospensori in adolescenza può consentire alle persone giovani di genere non conforme di evitare lo sviluppo di disturbi dell’ansia, stress e pensieri suicidari. Questi farmaci sono prescritti, come da determina AIFA del 2019, solo dopo attenta valutazione professionale (col contributo di un’équipe multidisciplinare specialistica), Gli effetti dei sospensori della pubertà si interrompono quando si smette di assumerli, e lo sviluppo puberale riprende organicamente. Il farmaco in questione, la triptorelina, è impiegato per modulare la produzione di ormoni sessuali endogeni, prodotti dal corpo, in modo reversibile: appartiene a una classe di farmaci chiamati GnRH. Si tratta di farmaci off-label, pensati inizialmente per altri scopi – condizione molto comune per una medicina non neutrale, che non investe in tutti i campi di ricerca e sviluppo. Purtroppo, ad impiegare la triptorelina sono pochissimi ambulatori.

Il discorso di inserisce in un quadro più ampio di attacchi alla salute trans, anche rispetto a un altro farmaco per la terapia sostitutiva ormonale, declassificato per delibera AIFA da classe A a classe C, e è stato di fatto più che raddoppiato il suo costo per chi non è seguit da ambulatori endocrinologici pubblici. Quest’epoca storica vede le persone trans subire attacchi pervasivi e quotidiani, alimentati dalla presenza sempre più costante delle destre al governo, in alleanza con le forze cattoliche e con le femministe terf. In queste ultime settimane assistiamo a un susseguirsi di atti depositati alla camera, che attaccano il modello affermativo di genere italiano, che già viene applicato a discrezione: il rischio concreto è che si retroceda ulteriormente su alcuni diritti minimi, con un ritorno alla violenza coercitiva sulle persone trans. E’ del 13 marzo scorso il dm per la costituzione di un maxi-tavolo, da parte dei ministeri della salute e famiglia, di approfondimento in materia della disforia di genere, senza nessuna realtà dal basso e senza quelle persone le cui vite dipendono da quelle decisioni. Compaiono invece noti volti antiabortisti e non si capisce quali siano stati i criteri di scelta dei membri, che non hanno nessuna expertise sui temi su cui devono prendere scelte.

Si fa appello alle persone singole e alle realtà transfemministe e queer alleate di aiutare a creare assieme una rete militante e solidale, attraverso diverse azioni possibili, tra cui la condivisione di materiale informativo, la presa di parola in qualsiasi spazio si reputi idoneo, la comunicazione in strada, la partecipazione attiva a momenti di mobilitazione su questioni trans che verranno lanciati nei prossimi tempi.

Per il materiale digitale e per mettersi in contatto con la rete che attraversa il campeggio trans, scrivere a: campeggiotrans@riseup.net


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