29 Novembre, uno sciopero generale per rimettere al centro la questione salariale

Scritto dasu 27 Novembre 2024

Venerdì prossimo, 29 novembre, anche la città di Torino sarà una piazza di sciopero gremita, con la convocazione regionale di Cgil e Uil e la presenza di tanti attori sociali colpiti dall’innalzamento dei costi della vita e dalla chiusura delle proprie prospettive di stabilizzazione, come i precari dell’Università, già intervenuti sulle nostre frequenze.

Uno sciopero convocato da sindacati che certamente non si sono contraddistinti negli ultimi lustri per combattività sui luoghi di lavoro ma che oggi si sentono obbligati ad alzare la voce contro l’ignominia di una manovra finanziaria e relativa flat tax, che di essa è sintomatica rappresentazione, e che rimette i costi della crisi e dell’inflazione sulle spalle dei soliti noti.

Uno sciopero che risponde, certamente con ritardo ma comunque sintomo importante di una situazione non più a lungo sostenibile, alla necessità di rimettere al centro la questione salariale in un paese – eccezione in Europa – che ha visto diminuire, in maniera tendenziale e via via sempre più accelerata, il valore reale dei salari di fronte all’innalzamento generale dell’inflazione.

Vi proponiamo la lettura di 2 articoli usciti lunedì’ 27 novembre sul Fatto Quotidiano e gli interventi di Edy Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil di Torino e Sara dell’Intifada studentesca

 


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