LE ARMI ITALIANE FINISCONO AI COLONI IN CISGIORDANIA .
Scritto dainfosu 20 Gennaio 2025
Le armi italiane destinate al cosiddetto mercato civile privato costituiscono la maggior parte dell’export verso Israele di aziende come la Fiocchi o Beretta e riguarda soprattutto munizioni e armi non direttamente predisposte per lo specifico uso militare.Queste armi sono poi rivendute negli insediamenti illegali e acquistate da privati cittadini, compresi gli stessi coloni . Non ci sono meccanismi di controllo della filiera e la liberalizzazione del possesso delle armi private da parte del ministro Ben Gvir ha consentito ai coloni nei territori occupati da Israele di armarsi liberamente .Questo imponente flusso di armi dall’Italia è stato monitorato da una inchiesta pubblicata dalla rivista Altreconomia che ha denunciato come l’Italia continui ad esportare armi e munizioni a uso “civile” in Israele che vengono poi rivendute negli insediamenti illegali in un contesto di scarso controllo e crescente violenza contro i palestinesi. Queste armi non sono progettate per uso militare, ma possono essere acquistate da chiunque abbia una licenza. E in Israele, ottenere una licenza è diventato più facile che prenotare un tavolo al ristorante ,basta dimostrare di aver frequentato tre corsi di tiro negli ultimi vent’anni e fare un colloquio telefonico. Con queste regole, in meno di tre mesi sono state presentate 300mila richieste.Aziende come Beretta e Fiocchi hanno una lunga tradizione nel rifornire il mercato israeliano. Armi Beretta e munizioni Fiocchi sono regolarmente presenti nei negozi e nei poligoni degli insediamenti illegali in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nel Golan siriano occupato.
Ne parliamo con l’autrice dell’inchiesta Elisa Brunelli.