TURCHIA, NON SI FERMANO LE PROTESTE

Scritto dasu 24 Marzo 2025

Non si fermano le proteste in Turchia contro l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu e l’ennesimo giro di vite autoritario di Erdogan. Ieri, durante quella che l’opposizione ha ribattezzato la “notte per la democrazia”, centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in tutta la Turchia nonostante il divieto di assembramento imposto dalle autorità nelle principali città. Solo ad Istanbul si sono mobilitate in totale, a detta degli organizzatori, circa 300 mila persone. Nella metropoli sul Bosforo alcune manifestazioni – ad esempio quella che tentava di dirigersi verso la centrale piazza Taksim, da giorni completamente transennata e occupata da centinaia di agenti – sono state attaccate dalla polizia in assetto antisommossa che, come era avvenuto giovedì, hanno utilizzato non solo i manganelli e gli idranti, ma anche gli spray urticanti. Particolarmente brutale è stata la repressione delle manifestazioni di ieri con decine di feriti ed arresti. Erdogan, con questo colpo di mano, vuole eliminare il suo più agguerrito concorrente per le presidenziali previste per il 2028, e al contempo dividere l’opposizione, da una parte dialogando con il partito Dem e i curdi, dall’altra reprimendo il partito repubblicano popolare (CHP), nell’intento di far passare la riforma costituzionale che gli consentirebbe di presentarsi per un terzo mandato.

Aggiornamenti da Murat Cinar, giornalista, capo redattore dell’edizione in lingua turca dell’agenzia di stampa internazionale Pressenza Italia:

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