Negli ultimi mesi la repressione nei confronti degli abusivi che ogni sabato cercano di ricavarsi uno spazio per vendere abiti, scarpe, oggetti raccolti durante la settimana, si è fatta sempre più dura.
Cacciati dalla scalinata del ponte Carpanini, si sono ricavati uno spazio lungo la Dora, costantemente monitorato dai vigili urbani, che ogni sabato, ogni volta di più, cercano di impedire ai poveri di racimolare qualche soldo.
É una politica che ha radici profonde: una lotta che va avanti da oltre trent’anni.
Il Comune di Torino ha scelto di relegare i mercanti poveri nel ghetto di via Carcano, il Barattolo, ed usa la mano dura con chi non accetta un gioco truccato.
La Regione aveva deliberato non più di 12 aperture annuali per il Barattolo: nei fatti la sua cancellazione. Il Comune ha comunque rinnovato all’associazione ViviBalon la concessione per via Carcano alle condizioni precedenti. La Regione replica facendo denuncia.
Il gioco delle parti tra destra e sinistra non serve a nascondere la realtà: chi in un modo, chi nell’altro vogliono allontanare i poveri.
Ma questi, nei decenni, ciascuno a suo modo, lottano per riuscire a campare le proprie vite.

Ne abbiamo parlato con Francesco Migliaccio

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