Sono tanti i casi di accordi pubblico-privati nel settore bellico italiano. Ne è un ennesimo esempio quello di Fincantieri, gruppo controllato dallo Stato, che ha firmato un’intesa strategica con la start-up italiana Defcomm, specializzata nei droni per il settore marittimo. Questo per accelerare lo sviluppo di unità navali e droni di superficie destinati a missioni di sorveglianza, pattugliamento e raccolta dati. Ne parliamo con la giornalista Enrica Perucchietti che ci spiega come la logica del potenziamento militare e controllo tecnologico stiano diffondendosi (a scapito di altri ambiti essenziali) di pari passo con lo sviluppo di sistemi di finanziamento diversificati, tutti da monitorare.