Go waste yourself! le musiche dei nuovi reietti parte 1
Siamo straccioni cavernicoli, cheap fuckers, ex appassionati di noise convertiti alla techno mutante, famiglie di barboni devote al culto del peyote, sciamani che guidano jam band da salotto, solitari droners, ex punk russi prestati al freak folk, piccole comunità finniche, sballoni ex smokers in glow-fi, dark sorelle di sangue e dive delle vapour wave più flippata. Abbiamo croci, talismani, unguenti, incensi, cassette, videoregistratori a nastro e poi birre, acidi, fumo, chitarre. A seconda del luogo coltiviamo piante e culti segreti. Oppure viviamo sotto i cavalcavia delle autostrade, nelle jungle urbane invase dalle luci, nei nuovi quartieri progettati per il benessere e finiti vuoti invasi dalla povertà e dai topi. Per noi la musica sacra e il sega master system galleggiano alla stessa frequenza della lounge music e del canto yodel. Ce ne fotte dell’accademia. Suoniamo banjos tampura, sarangi, sintetizzatori modulari, tape echo, macerie prog, residui kraut, scorie wawe, rottami post tutto. Ci siamo rotti il cazzo della distribuzione commerciale. Vogliamo soltanto strafarci e vedere il vostro mondo super lusso fottersi in un mare di merda. il logo di mc donald che affonda in un lungo abisso di droni. Vogliamo sballare e non ci interessano le palle degli hippy, vogliamo mescolare e mescolarci, neri bianchi asiatici finnici, uomini piante e animali. Facciamo musica accessibile, libera, replicabile. Rifiutiamo la logica del cd rom o di qualsiasi distribuzione vagamente commerciale. Abbiamo preso possesso dei vostri rifiuti e dai margini emettiamo segnali di guerra. Finchè sarà fottuto anche l’ultimo megastore.
PER DUE GIOVEDÌ OUTSIDER MUSIC IN VIAGGIO NELLE NUOVE MUSICHE ANTI-SISTEMA