41bis – 7Novembre – Frontex e ONG – DoNotPay AI
Estratti dalla puntata del 16 gennaio 2023 di Bello Come una Prigione Che Brucia
INTRODUZIONE
Iniziamo questa puntata di Bello Come Una Prigione Che Brucia con qualche riflessione sulla più importante lotta anticarceraria attualmente in atto in Italia, quella contro 41bis ed ergastolo ostativo, rilanciata dallo sciopero della fame di Alfredo Cospito: un confronto con la tortura dei prigionieri Tupamaros, il 41bis e le sue giustificazioni, la dimensione non personalistica della mobilitazione.
A margine alcune brevi notizie su cui speriamo di tornare con più calma: “aggressioni” in carcere a Torino, sfruttamento di manodopera schiavizzata dalla Bielorussia alla Louisiana, l’invio di forze dell’ordine nei reparti ospedalieri come soluzione alla crisi della sanità neoliberista.
NAPOLI: LOTTA E REPRESSIONE DEL MOVIMENTO DISOCCUPATI 7 NOVEMBRE
Il Movimento Disoccupati 7 Novembre, anche nelle ultime settimane, sta portando nelle strade di Napoli una forte mobilitazione di classe contro l’assenza di lavoro, contro la concentrazione delle ricchezze, contro la macchina della guerra, esprimendo solidarietà anche con lo sciopero della fame di Alfredo Cospito.
Insieme ad Angelo cerchiamo di approfondire le rivendicazioni di questo movimento e gli attacchi repressivi con cui deve confrontarsi:
FRONTEX VIOLA I DIRITTI UMANI PERCHE’ HA TROPPO POCHI AGENTI?
Da più parti è stata evidenziata la relazione tra presenza di Frontex all’interno di una scenario e violazioni dei diritti umani fondamentali. Il FRO (Fundamental Rights Officer) dell’agenzia ha dichiarato che la soluzione non può che ricercarsi in un aumento degli effettivi di Frontex schierati all’interno dei suddetti scenari.
Ne parliamo insieme a Yasha Maccanico di Statewatch.org:
TEORIE DEL COMPLOTTO, ONG, WAR ON MIGRANTS…
Mentre in Italia si implementano norme per sottrarre la presenza e gi sguardi scomodi delle navi ONG dal Mediterraneo, sbucano dei filmati “rimasti nascosti” di un sottomarino militare che scagionerebbero il ministro Salvini dalle accuse di sequestro di persona.
I toni torbidi non riguardano solo l’attualità, ma anche la genesi del teorema che vorrebbe rappresentare le navi ONG come complici dei “trafficanti di esseri umani”.
Ne parliamo con Lorenzo D’Agostino, co-autore – insieme a Zach Cambell – di un’inchiesta che cerca di fare luce su questi scenari:
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E PROCESSI CYBERGUIDATI
Abbiamo parlato in più occasioni della relazione che sta instaurandosi tra IA e apparato sanzionatorio, dalla valutazione del rischio per la messa in prova fino all’implementazione del sistema Smart Court – System Of Systems in Cina.
Negli USA, la start-up DoNotPay propone una sorta di “suggeritore” in tempo reale per guidare le persone imputate di reati legati al codice della strada all’interno delle udienze; un sistema rappresentato come “avvocato robot”. Cosa può produrre questa progressiva delega cognitiva e interpretativa dell’umano verso l’intelligenza artificiale? Si sta normalizzando una sostanziale dipendenza cognitiva?