Anarres del 7 ottobre. Manifesto contro la guerra. Rossobruni. Identità erranti…
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Vi abbiamo presentato il Manifesto contro la guerra uscito quest’estate. Una prima valutazione della risposta internazionale anche in vista di una campagna di informazione e lotta in sostegno a disertori e obiettori russi e ucraini, per l’apertura delle frontiere a chi si oppone alla guerra
Ne parliamo con Federico Ferretti
Rossobruni. Una multiforme e pulviscolare corrente politica attraversa l’estrema destra, in differenti versioni, ma con una indubbia capacità di riemergere dalle nebbie della storia, mutuando stili e pratiche dalla sinistra, in un tentativo di rincorsa e possibile osmosi.
Ne abbiamo parlato con David Bernardini, autore di Nazionalbolscevismo, breve storia del rossobrunismo in Europa
Identità erranti. Contro lo stato, la religione, la famiglia
Appuntamenti:
Venerdì 14 ottobre ore 21
Rossobruni. Anatomia di una destra ambigua
La storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.
Una multiforme e pulviscolare corrente politica attraversa l’estrema destra, in differenti versioni, ma con una indubbia capacità di riemergere dalle nebbie della storia, mutuando stili e pratiche dalla sinistra, in un tentativo di rincorsa e possibile osmosi.
A lungo patrimonio pressoché esclusivo di un coacervo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che segna l’approccio violento, razzista, misogino, omofobo, nazionalista di tanta parte del nostro panorama politico.
Conoscerli è necessario per combatterli meglio. Il ruolo cruciale del nazionalismo. L’ecologismo di destra salda la difesa dell’ambiente discorso dell’autenticità alimenta l’idea della comunità naturale indivisa. Nazbol nasce negli anni venti. Negli anni 80 è originario il temine rosso bruno.
Introduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”
In corso Palermo 46
Venerdì 4 novembre
Giornata dei disertori
ore 17 piazza Castello angolo via Garibaldi
Dalle trincee della grande guerra sino alla Russia e all’Ucraina c’è chi rifiuta la guerra e il militarismo, chi getta la divisa perché non vuole uccidere e non vuole morire per spostare il confine di uno Stato. Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. Ogni anno il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria”, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro. Solo sul piccolo fronte nel nord est della penisola ci furono 600.000 morti.
In memoria dei disertori, dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi rifiuta l’arruolamento in Russia come in Ucraina una giornata di lotta per la cancellazione di tutte le frontiere, per l’accoglienza di chi fugge l’arruolamento forzato, per il ritiro delle missioni militari all’estero.
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
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