Anarres del 21 novembre. Violenza patriarcale e giustizialismo fascista. Giustizia trasformativa.Una cittadella bellica a Forlì…
sabato 22 novembre 2025

ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Violenza patriarcale e giustizialismo fascista
La violenza contro le donne e tutte le soggettività non conformi all’eteronormatività e alla logica binaria non è episodica o marginale, ma costituente e costitutiva; non merletto, ma stoffa dell’abito sociale nel quale siamo costrette a vivere, quell’abito sociale che ci cuciono addosso fin da piccole e col quale ci forzano ad andare in giro.
Vero, oggi in una certa parte di mondo se ne parla. Oggi sappiamo quasi tutt3 cosa significa “violenza di genere”; sappiamo di cosa parliamo quando affermiamo che viviamo immerse nella “cultura dello stupro”; sappiamo che la violenza di genere è una piramide di cui il femminicidio è solo la punta dell’iceberg, costituito in realtà da episodi di violenza quotidiana. Sappiamo che per ogni persona che subisce violenza sessuale ce ne sono centinaia, migliaia, che subiscono battute sessiste o omofobe, palpeggiamenti non richiesti, richieste denigranti e sessualizzate – o denigranti in quanto sessualizzate.
Alla violenza maschile contro le donne il governo Meloni reagisce con l’ennesimo atto di forza, dimostrando il pugno duro del potere del Padre che si abbatte sul colpevole per riportare giustizia.
Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti di NUDM Livorno
Infrangere la giustizia dei padri. Riflessioni sulla giustizia trasformativa
Se parliamo di “giustizia trasformativa” credo sia inevitabile porsi una domanda preliminare: cosa significa “fare giustizia”?
Se intervistassimo persone a caso per strada, credo che le risposte ruoterebbero nella gran parte attorno al concetto di “punizione del colpevole”. Avremmo dunque un doppio focus, sul responsabile come oggetto principale del discorso e sulla punizione come scopo primario. Il tutto letto attraverso la lente della colpa. Una colpa che, per sovrappiù, di fatto non si esaurisce al termine della punizione, ma si cristallizza nell’identità del “criminale”, del “delinquente”, del “pregiudicato”. Quest’ultima locuzione mi pare particolarmente interessante, poiché identifica, attraverso un mero dato oggettivo, l’esistenza di un pre-giudizio: una condizione immutabile e irredimibile, con buona pace della funzione rieducativa della pena.
Potenzialità e limiti di uno strumento interessante e, insieme, ambiguo.
Ne abbiamo parlato con Sara di NUDM Trieste
Aerospazio e guerra. Il progetto EriS di Leonardo e Thales a Forlì
A Forlì, il Comune e la Fondazione Cassa dei Risparmi (onnipresente dove c’è da far soldi!), unite nella “Fondazione Mercury”, assieme al consorzio “ERiS” (Emilia Romagna in Space), promosso da “Thales Alenia Space” con sette imprese emiliano romagnole, vogliono impiantare una cittadella della guerra, un “polo” di produzione altamente tecnologico nell’ambito delle antenne satellitari “dual-use”, ossia doppio utilizzo, in ambito sia civile che militare.
Sabbia nel motore della guerra!
C’è una doppia morale che domina l’organizzazione politica delle società democratiche. Nei paesi dove vigono regimi autoritari la violenza legalizzata dello Stato si dispiega con minore ipocrisia.
In Italia chi uccide viene considerato un criminale ed è perseguito dalla legge, ma quando l’omicidio è compiuto da militari al servizio dello Stato, il loro agire diventa azione onorevole, giusta, perché fatta in nome della patria, della nazione, della sicurezza, della ricchezza, della sicurezza dei confini.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi, inermi. Non lo siamo.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo, quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Occorre avere uno sguardo lucido. Non basta rescindere un contratto, fermare un pezzo di logistica, rallentare un trasporto.
L’industria bellica è uno dei motori di tutte le guerre. L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, contribuendo direttamente alle guerre di ogni dove.
Queste armi sono prodotte a due passi dalle nostre case.
Occorre chiudere e riconvertire tutte le fabbriche d’armi. Occorre impedirne il commercio.
Ottimi motivi per partecipare alle iniziative contro il mercato delle armi, l’aerospace ad defense meetings, il mercato delle armi che si terrà a Torino all’inizio di dicembre.
Appuntamenti:
Venerdì 21 settembre a Reggio Emilia
Dibattito contro la guerra e chi la arma
via Dom Minzoni 1
in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino
Domenica 23 novembre ad Alessandria
Dibattito contro la guerra e chi la arma
in vista del corteo antimilitarista del 29 novembre a Torino
Ore 16
Al Laboratorio Anarchico Perlanera via Tiziano Vecellio 1
Sabato 29 novembre a Torino
corteo antimilitarista
ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Contro la guerra e chi la arma!
Via i mercanti d’armi!
Martedì 2 dicembre
giornata di blocco all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70
No all’aerospace and defence meetings!
A-Distro e SeriRiot
ogni mercoledì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30
per info scrivete a fai_torino@autistici.org
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
www.anarresinfo.org









