Bello come una prigione che brucia: il podcast dell’8 gennaio 2018
Nella puntata di oggi affrontiamo la sintesi di alcuni dati sull’apparato detentivo italiano: un bilancio del 2017 tra incremento della popolazione detenuta, sovraffollamento e sempre più bambini rinchiusi con le loro madri.
Le galere italiane sono attraversate dalle trasformazioni promosse dalla Riforma dell’Ordinamento Penitenziario, che se da un lato sancisce un ritorno alla manicomializzazione con il potenziamento delle sezioni psichiatriche, dall’altro lascia immancabilmente incompiute tutte le intenzioni di promozione dell’affettività per gli uomini e le donne in carcere.
Da un sguardo generale a uno specifico sul carcere minorile di Torino, partendo dalla storia di Vitali, giovane recluso ricoverato con ustioni gravi conseguenti a un episodio di protesta e ai mancati soccorsi.
Andiamo quindi a parlare del carcere di Asti e della sua storia di torture. L’ultima, arrivata a condanna in Cassazione, riguarda il pestaggio rituale in stile Abu Ghraib di un detenuto finito sotto le attenzioni sadiche dei secondini per la sua conversione all’Islam.
Passiamo alle galere statunitensi: in vista dell’Operazione Push, mobilitazione dei prigionieri della Florida contro la moderna schiavitù del lavoro carcerario, estendiamo lo sguardo, grazie alla testimonianza del prigioniero in lotta Shaka Shakur, sulle strategie afflittive dell’isolamento e in particolare delle “celle a infrarossi”.