DEPORTAZIONI E REMIGRATION – OPEN.AI E GUERRA – AI ACT IN CRISI?
Estratti dalla puntata del 29 gennaio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
WAR ON MIGRANTS
Partendo dalla notizia della rivolta messa in atto lunedì 22 gennaio 2024 dagli uomini reclusi nel CPR di Trapani (contrada Milo), passando per la “violenza logistica” delle deportazioni e la relativa strutturazione dei nuovi centri esternalizzati (come in Albania), cerchiamo di osservare alcuni attriti tra governo spagnolo e Frontex sull’utilizzo dei dati estratti dagli interrogatori in frontiera, per arrivare ai progetti neonazisti di Remigration e al loro sdoganamento:
Aggiornamento: nel pomeriggio di lunedì 29 gennaio è circolata la notizia riguardo al raggiungimento di un accordo tra Ministero degli Interni spagnolo e Frontex.
CHATGPT, DREAM SECURITY E LE AZIENDE TECH IN GUERRA
Mentre OpenAI (ChatGPT) ha rimosso le restrizioni sull’utilizzo delle sue tecnologie in ambito militare (negli stessi giorni in cui Sam Altman si stava recando al WEF di Davos), Shalev Huolio, ex Ceo di NSO Group (spyware Pegasus) e boss della neonata Dream Security, ha promosso la sua nuova ditta facendosi riprendere con un fucile a tracolla all’interno della Striscia di Gaza.
Un po’ di cronaca e qualche riflessione su guerra e intelligenza artificiale:
AI ACT EUROPEO, DEEP FAKES E IPERAUTENTICAZIONE
Stanno emergendo elementi che potrebbero suggerire attriti attorno alla stesura definitiva dell’AI ACT (normativa europea di regolamentazione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale): la Francia sarebbe contraria a limitazioni con potenziali ricadute industriali, altre “forze non meglio specificate” avrebbero agito per limitare le garanzie sul riconoscimento biometrico in differita.
Intanto, con la campagna per le primarie americane in New Hampshire, l’ingresso in scena della voce clonata di Joe Biden ci sottopone delle riflessioni su scenari futuribili e il potenziale ricorso alla “iperautenticazione”.