frittura mista|radio fabbrica 01/02/2022
Questo primo approfondimento non è un’intervista, ma una piccola selezione di interventi succedutisi nella piazza di venerdì 28 Gennaio chiamata dagli studenti che denunciavano la morte di un loro collega morto in alternanza scuola/lavoro. Le voci che sentiremo servono, oltre a raccontare le condizioni generali vissute da studentesse e studenti per quanto riguarda questi percorsi formativi, a restituirci cosa è successo in quella piazza. Infatti il corteo che era inizialmente autorizzato dalla questura di Torino, è diventato nel giro di poche ore abusivo, con la conseguenza che studenti delle scuole medie e superiori, hanno ricevuto violentissime cariche perché il corteo non doveva partire.
Venerdì 4 Febbraio alle ore 9 con partenza da piazza XVIII Dicembre, si è deciso di riprovarci, perché le voci di protesta di chi studia ed è anche costretto a lavorare, possano percorrere le strade di Torino.
Buon ascolto
Nel secondo approfondiremo parleremo con Giuseppe Summa, infermiere e sindacalista del Nursind, firma che ha lanciato venerdì 28 uno sciopero nazionale, che ha visto un’alta partecipazione anche qui a Torino. Gli abbiamo chiesto se questo è un paese che tiene davvero alla salute dei cittadini come millantano i suoi esponenti politici, dato che se il personale sanitario lamenta sottodimensionamento del personale, ritardi nei pagamenti e altri problemi, anche il servizio viene inevitabilmente peggiorato.
Quella che il nostro ospite ci restituisce, è la visione di un comparto stremato, tra problemi strutturali e nuovi e con carichi lavorativi sempre maggiori. Non è un caso che se quando le ASL hanno provato a sollevare il problema del mancato servizio per le prestazioni sanitarie, i lavoratori hanno risposto che in quanto professionisti non hanno mai lasciato pazienti abbandonati e che se invece sarà necessario verranno proclamati ulteriori scioperi finchè le istituzioni non si renderanno conto dei danni che stanno perpetrando.
Buon ascolto
Il nostro terzo argomento della serata è stata la lotta dei lavoratori del Maxi DI di Spinetta Marengo, nell’alessandrino, lo abbiamo trattato in compagnia di Claudio di ADL Cobas.
Ci eravamo sentiti con lui circa un anno fa, quando il sindacato di base era appena entrato a tastare il polso delle condizioni di lavoro in quel luogo e subito erano state messe in atto azioni di protesta per chiedere miglioramenti, per lo più economici. Ora il problema da affrontare è un altro, e come ormai è di moda ultimamente in Italia, l’azienda ha deciso di annunciarlo dall’oggi al domani: “Si chiude la produzione e si trasferisce a Vercelli”. La risposta dei lavoratori non ha tardato ad arrivare ed è stato messo in piedi un riuscitissimo blocco delle merci, che ha costretto la controparte a correre ai ripari.
Ma sentiamo dalla voce di Claudio come si è svolto il tutto e quali sono le prospettive future di questa lotta.
Buon ascolto