INCHIESTA FABIO ROMAGNOLI – “RIVOLTE” IN CARCERE E MEDIA

Estratti dalla puntata del 31 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

L’INCHIESTA SULLA MORTE IN CARCERE DI FABIO ROMAGNOLI

La procura di Modena non è riuscita ad archiviare l’inchiesta sulla morte in carcere di Fabio Romagnoli, un uomo di 40 anni – ad alto rischio suicidario – lasciato in cella con una bomboletta del gas, con la quale si tolse la vita nel 2023.

Insieme alla sorellastra Jessica torniamo a riflettere sulla letalità del carcere e sull’importanza di questa inchiesta:

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“RIVOLTE” CARCERARIE E MANIPOLAZIONI MEDIATICHE

Rivolte e ammutinamenti sono strumenti che le persone detenute possono mettere in atto – solitamente a caro prezzo – come forme di autodifesa, di contrattazione, come segnale della loro dignità e della loro stessa esistenza in un contesto strutturalmente degradante e disumanizzante come il carcere.

Tuttavia, quando leggiamo di questi episodi dobbiamo sempre ricordarci del monopolio narrativo dei sindacati di polizia penitenziaria, del conformismo supino dei pennivendoli, delle traiettorie impresse alle politiche repressive che possono trarre vantaggio da scenari allarmistici.

Partendo da recenti casi avvenuti nel carcere Don Soria di Alessandria e ad Ariano Irpino (Avellino), cerchiamo di osservare alcune di queste dinamiche distorsive:

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Radio Blackout 105.25

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