Macerie su Macerie – 21 ottobre 2019. Rivolta e repressione in Cile
Con una compagna della rete anticarceraria cilena andiamo a raccontare di quello che sta accadendo in questi giorni oltreoceano, tra il caos luminoso della rivolta e la pesante repressione che lo Stato, letteralmente manu militari, sta presentando, tra coprifuoco e l’uccisione sommaria.
Le immagini che arrivano da tutto il paese, ma soprattutto dalla capitale Santiago, sono spiragli di una possibilità di rottura reale con questo mondo di oppressione capitalistica; è tuttavia grande l’orrore della forza statuale e delle sue armi di contenimento e morte, che nella storia cilena riecheggiano gli anni tragici intorno al 1973 e dimostrano ancora una volta quanto il “neoliberismo” non sia in contraddizione con una governamentalità anomica o autoritaria e che in questa sordida razionalità la libertà è solo il presupposto della governabilità: se quest’ultima viene messa in crisi non vi è diritto democratico che tenga e che non si sgretoli per quello che è, carta pesta.