PROPAGANDA, AI E SIONISMO – IBN SINA HOSPITAL – TAYLOR SWIFT
Estratti dalla puntata del 5 febbraio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
PROPAGANDA, AI E SIONISMO
Partiamo analizzando l’operato del gruppo di propaganda sionista Shirion Collective, impegnato a operare riconoscimento facciale (a detta loro con una AI di nome Maccabee) per identificare e conferire alla “gogna social” i dati personali di individui accusati di anti-semitismo per aver difeso la causa palestinese.
/ / https://twitter.com/ShirionOrg
Approdiamo quindi a qualche riflessione sull’incursione nell’ospedale Ibn Sina da parte di corpi speciali israeliani travestiti da sanitari e persone di cultura araba (Musta’ribeen o Mista’arvim), uccidendo nel sonno miliziani palestinesi feriti, cercando di riflettere sopratutto sul ruolo dei filmati e su una vecchia conoscenza: la tecnologia israeliana dell’azienda Toka, strutturata per prendere controllo e alterare i flussi video (registrati e in tempo reale) degli apparati di videosorveglianza.
TAYLOR SWIFT E LE OPERAZIONI PSICOLOGICHE DEL PENTAGONO
Riflettendo su manipolazione della realtà, guerra psicologica e propaganda, è fondamentale citare quanto “stia emergendo” attorno alla figura di Taylor Swift:
il mese scorso, il conduttore di Fox News Jesse Watters realizzava un servizio in cui si sosteneva la teoria secondo cui la cantante sarebbe parte di una “psy-op” (operazione psicologica) del Pentagono… ora il Pentagono ha dovuto diffondere una smentita ufficiale.