","Francia. L'onda cresce","post",1460550295,[62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/31-marzo/","http://radioblackout.org/tag/9-aprile/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/nuit-debut/","http://radioblackout.org/tag/place-de-la-republique/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[69,70,28,31,71,72],"31 marzo","9 aprile","Place de la Rèpublique","sciopero",{"post_content":74,"tags":80},{"matched_tokens":75,"snippet":78,"value":79},[76,77],"31","marzo","più importante è stata il \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark>, quando è stato proclamato uno","Il movimento contro il nuovo codice del lavoro del governo Valls sta crescendo e allargando i propri orizzonti. La giornata più importante è stata il \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark>, quando è stato proclamato uno sciopero generale che ha bloccato fabbriche ed uffici, dilagando nelle strade di tutto il paese.\r\n\r\nI cortei del 5 e del 9 aprile, pur con numeri meno importanti, hanno riempito le piazze, nonostante una reazione poliziesca molto dura.\r\n\r\nLe Nuit Debut, partite da Parigi e dilagate in tutto il paese, hanno dato il via ad un diversificarsi sia delle tematiche, sia delle pratiche di lotta, sia della spinta alla partecipazione diretta.\r\n\r\nLe assemblee di place de la Republique, che per una decina di giorni si sono trasformate una sorta di “acampada” sul modello di Puerta del Sol o di Occupy Wall Street, mettono in campa una presa di parola, crescita di relazioni, moltiplicazione di prospettive.\r\nLunedì scorso la polizia ha sgomberato le strutture della piazza, che ne stavano poco a poco mutando la geografia, ridisegnandola quotidianamente.\r\nIl giorno successivo la piazza è stata nuovamente occupata con un'assemblea serale, senza tuttavia consentire un'occupazione stabile.\r\nUna prima analisi di questo movimento mostra una tensione partecipativa forte, che mette in campo una soggettività che si costituisce a partire dalla situazione, dalla piazza come luogo di reinvenzione di una comunità che riterritorializza il conflitto, costruendo relazioni ed intersezioni tra ambiti sociali e di lotta frammentati e sparsi. Resta tuttavia sullo sfondo la questione della trasformazione sociale che pure aveva caratterizzato le piazze altermondialiste francesi tra la fine del '900 e i primi anni di questo secolo.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, corrispondente da Parigi di Collegamenti, redattore di radio Frequence Paris Plurielle.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-11-gianni-francia\r\n\r\nAbbiamo poi fatto un aggiornamento con Gianluca della redazione indo di Rbo:\r\n\r\n2016-04-12.gianlu-francia",[81,84,86,88,90,92],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[76,77],"\u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":28},[],{"matched_tokens":89,"snippet":31},[],{"matched_tokens":91,"snippet":71},[],{"matched_tokens":93,"snippet":72},[],[95,100],{"field":36,"indices":96,"matched_tokens":97,"snippets":99},[48],[98],[76,77],[83],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":78,"value":79},"post_content",[76,77],1157451471441625000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":107,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":109,"highlight":131,"highlights":139,"text_match":145,"text_match_info":146},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":48,"id":112,"is_sticky":48,"permalink":113,"post_author":51,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":54,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":127},[45],[47],"96764","http://radioblackout.org/2025/03/di-fronte-allaccusa-di-associazione-a-delinquere-siamo-tutti-e-associazione-a-resistere-lunedi-31-marzo-presidio-al-tribunale/","Lunedì 31 marzo sarà emessa la sentenza di primo grado nel processo contro 26 compagni e compagne del centro sociale Askatasuna, dello spazio popolare Neruda e del movimento NO TAV, con condanne richieste per un totale di 88 anni. 16 tra loro sono accusati di \"associazione e delinquere\", dopo una lunga e costosa inchiesta della procura di Torino per la quale la DIGOS aveva solertemente tagliato e cucito insieme scampoli di anni e anni di intercettazioni, con l'obiettivo di mettere su un teorema accusatorio che de-politicizzasse le lotte sociali, togliesse qualsiasi legittimità alle pratiche conflittuali che fanno parte da oltre 30 anni del patrimonio di movimento di questa città e della Val Susa e paragonasse collettivi, occupazioni e comitati popolari ad un'organizzazione criminale dedita a compiere reati con l'unico scopo di arricchirsi. Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c'è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l'ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell'estrema destra.\r\n\r\nDi fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l'associarsi per resistere e praticare insieme un'alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. Per questo, lunedì 31 marzo dalle h. 10 è stato lanciato un PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ davanti al Tribunale di Torino per sostenere chi è imputato/a e dimostrare collettivamente che le lotte sociali si difendono e si rilanciano insieme di fronte alla criminalizzazione.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna dello spazio popolare Neruda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/neruda.mp3\"][/audio]","29 Marzo 2025","2025-03-29 13:48:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-819x1024.jpg 819w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-768x960.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","Di fronte all'accusa di associazione a delinquere siamo tutti/e \"Associazione a Resistere\"! 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Nessun divieto per il settore privato non soggetto alle limitazioni comunque imposte a chi si è impiegato nel settore della sanità privata.\r\nI sindacati di base hanno peraltro ritirato l’indizione di sciopero anche nei settori dove non c’erano divieti.\r\nL’epidemia, che, grazie ai buchi della sanità e ai protocolli che non funzionano, continua ad allargarsi, diviene il pretesto per erodere ulteriori spazi di libertà a noi tutti. La paura è la chiave con la quale ci ingabbiano sempre di più.\r\nCe ne ha parlato Cosimo, sindacalista della CUB\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-03-cosimo-divieto-di-sciopero.mp3\"][/audio]","3 Marzo 2020","2020-03-03 13:08:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"129\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-300x129.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-300x129.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-1024x439.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-768x329.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sciopero-femminista.jpg 1400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","9 marzo. 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Il WCF riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI.\r\nL’incontro, che culminerà con una marcia domenica 31, raccoglie gruppi e associazioni dell’estrema destra omofoba, cristiana, il cui scopo è la riproposizione della famiglia “naturale”, con la divisione sessista del ruoli e delle gerarchie e la negazione di ogni sessualità non riproduttiva.\r\nAlla XIII edizione del Congresso parteciperanno associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana e integralista da tutto il mondo ma anche tre ministri del governo italiano: il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.\r\nL’iniziativa ha il patrocinio del ministero della famiglia e del comune di Verona e si svolgerà in un imponente palazzo della centralissima piazza Bra.\r\nSoggetti in violenta competizione tra loro come chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica trovano il loro comun denominatore nella lotta alla libertà e alla vita delle donne, che tutti vorrebbero costrette al ruolo riproduttivo, prive di autonomia in una relazione gerarchica patriarcale.\r\nNon un salto al Medioevo, ma un reazione del tutto post-moderna ai percorsi di libertà costruiti dalle donne.\r\n\r\nIn risposta vi sarà una tre giorni transfemminista che si articolerà in incontri, assemblee e un corteo previsto per sabato 30.\r\nAll’iniziativa, in preparazione da mesi, parteciperanno reti e associazioni femministe da tutta Italia.\r\nDa Torino sono in partenza tre pullman.\r\nIl programma completo lo trovate sulle pagine di NUDM Verona\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia Siviero del Post e di NUDM Verona.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-giulia-siviero-verona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Marzo 2019","2019-03-26 18:13:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"127\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-768x326.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona.jpg 959w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","30 marzo. 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Dei 28 imputati i 1o accusati di associazione a delinquere sono stati assolti con la formula «perché il fatto non sussiste», mentre i 18 accusati di reati singoli vedono condanne fortemente ridotte rispetto a quanto richiesto dall'accusa.\r\n\r\nSi sfalda con questa sentenza la macchina del fango costruita negli ultimi due anni nelle stanze di una giustizia \"dei ricchi e dei potenti\", \"una giustizia finalizzata a garantire lo status quo, atta ad alimentare la disuguaglianza sociale, tutelando gli interessi borghesi pronti a volersi riprodurre sulla pelle di chi non ha gli stessi privilegi\".\r\n\r\nCrolla come un castello di carte il tentativo di screditare la lotta sociale ed in primis l'opposizione all'opera inutile Tav e così il tentativo di costruire un precedente repressivo che riporta alla lettura novecentesca delle varie forme di dissenso come mera criminalità. Ne esce, ancora una volta, vincitrice la lotta sociale o per meglio dire l'Associazione a resistere.\r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni di Dana del Movimento NO Tav:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/DanaProcessoSovrano-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl commento ai nostri microfoni dell'avvocato difensore Valentina Colletta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/2025_04_01_2025.04.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","1 Aprile 2025","2025-04-02 17:32:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"175\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-300x175.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1024x596.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-768x447.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962-1536x894.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/signal-2025-04-01-123045_018-e1743514375962.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo sovrano: cadono le accuse di associazione a delinquere",1743523874,[122,124,288,289,126],"http://radioblackout.org/tag/primo-grado/","http://radioblackout.org/tag/proesso-sovrano/",[128,17,291,292,15],"primo grado","Proesso Sovrano",{"post_content":294},{"matched_tokens":295,"snippet":297,"value":298},[76,296],"Marzo","Con l'udienza del \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>Marzo\u003C/mark> cade ufficilmente l'accusa di associazione","Con l'udienza del \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>Marzo\u003C/mark> cade ufficilmente l'accusa di associazione a Delinquere.\r\n\r\nIn questa data si è tenuto il primo grado del Processo Sovrano ai danni di 28 militati dello Spazio Popolare Neruda, Centro Sociale Askatasuna e Movimento No Tav, nel quale i pm Pedrotta e Gatti, coadiuvati dal capo della DIGOS Ambra, avevano redatto il teorema della regia interna alla lotta con finalità simil-mafiose.\r\n\r\nIl collegio dei ministri sancisce che non esiste alcun sodalizio di siffatta natura e decreta che dei 6,7 milioni di risarcimento tra Telt e magistratura ne sono dovuti solo 500 euro di danni effettivi. 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dell'accusa? \r\n\r\nDa questa domanda, lanciata provocatoriamente dalla Signora Bulian durante il servizio a intento diffamatorio di Quarta Repubblica, parte la controrisposta che lo Spazio Popolare Neruda ha presentato nella conferenza stampa indetta direttamente sotto la Rai.\r\n\r\nLa sede per la conferenza stampa è stata scelta in segno di protesta ad un meccanismo giornalistico che dopo aver diffamato lo spazio, riprendendo accuse false e già smentite nel 2020, stralci di intercettazioni decontestualizzate condite con tentativi di giornalisti di raccimolare testimonianze \"aspettato fuori dal nostro portone in attesa di chissà quale scoop\", ha poi silenziato la riposta e la presa di parola dello spazio stesso.\r\n\r\nInfatti nella sede di due trasmissioni televisive, la prima a \"Quarta Repubblica\" e la seconda allo \"Stato delle Cose\" è stata messa in moto una ben conosciuta macchina del fango mediatica, che più e più volte si è accanita contro gli spazi sociali.\r\n\r\nDurante la coferenza stampa sono state smentite, dagli inquilini del Neruda, le accuse di Blessing, la donna che ha accusato lo spazio di aver causato il suo aborto, ma che in realtà viene testimoniato non essere incinta, sottolineando come l'allontanamento del suo compagno era legato a problemi derivanti dallo spaccio dello stesso.\r\n\r\nE' stata evidenziata l'importanza fondamentale dello spazio come risposta all'incuria sistemica delle istituzioni e all'assenza di un welfare garantito per tutti, smarcando lo spazio dalle accuse di sfruttamento delle persone che quello spazio lo vive, riportando sotto gli occhi di tutti la realtà: le varie persone che animano lo spazio hanno raccontato della ricchezza che rappresenta dal Doposcuola per bambini, Rassegne di teatro e Circo, Corsi gratuiti di Italiano e di Arabo, la Palestra Popolare Autogestita, fino allo spazio artistico \"Artiste estinte\".\r\n\r\nAl vostro ascolto un montato, curato dalla nostra redazione, della 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C’è anche chi, semplicemente, vuole andare in Europa, perché desidera un’altra vita.\r\nTutti si trovano di fronte frontiere chiuse, filo spinato, polizia ed esercito.\r\n\r\n\r\nDomenica 2 aprile\r\nore 16\r\npiazza Castello\r\ncacerolazo rumoroso contro la violenza dei tribunali\r\n\r\n\r\nMartedì 4 aprile\r\nore 20,30\r\nalla cavallerizza\r\nassemblea di Non Una di Meno Torino\r\n\r\n\r\nGiovedì 6 aprile \r\nore 10,30/12,30\r\nQuando la sicurezza diventa decoro. Dal Daspo urbano, ai nuovi CPR, dall’asilo negato alle deportazioni\r\nvolantinaggio al mercato di piazza Foroni\r\n\r\n\r\nMercoledì 12 aprile\r\nore 12\r\npresidio contro la violenza dei tribunali in solidarietà con Laura\r\nal tribunale di Torino e di tante altre città italiane\r\n\r\n\r\nMercoledì 19 aprile\r\nore 10,30\r\nPunto info sul campo rom di via Germagnano. Sotto sgombero dalla magistratura, sotto attacco dei fascisti\r\nAl mercato di via Porpora\r\n\r\n\r\n\r\nGiovedì 20 aprile\r\nore 17\r\nQuando la sicurezza diventa decoro. Dal Daspo urbano, ai nuovi CPR, dall’asilo negato alle deportazioni\r\npresidio ai giardinetti tra via Montanaro e corso Giulio Cesare\r\n\r\n\r\nLunedì 25 aprile\r\nore 14,30\r\nAlla lapide del partigiano anarchico “Ilio Baroni” ricordo, bicchierata lungo il filo rosso e nero che lega le lotte di ieri con quelle di oggi.\r\n\r\n\r\nAppuntamenti fissi:\r\nLe riunioni della federazione anarchica torinese, aperte a tutti gli interessati, sono in corso Palermo 46 ogni giovedì alle 21\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","7 Aprile 2017","2018-10-17 22:58:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/minucci-200x110.jpg","Anarres del 31 marzo. 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Con Massimo Varengo\r\n\r\n\r\nPopulismo e demagogia. Con Francesco Codello\r\n\r\n\r\nProcesso per stupro a Torino. La sentenza che ha assolto uno stupratore perché la donna ha “solo” detto “no, basta” ci riporta indietro di decenni.\r\n\r\nScritte sono comparse davanti al tribunale e alla Croce Rossa. \r\nAppuntamenti:\r\n\r\n\r\nSabato 1 aprile\r\nore 10,30/12,30 \r\npresidio contro le deportazioni\r\nall'ufficio postale di piazza Santa Giulia\r\nManda una cartolina a Poste Italiane\r\nMistral Air, la compagnia aerea di Poste Italiane, non trasporta lettere, pacchi e cartoline… ma deporta rifugiati e migranti in paesi dove non vogliono tornare.\r\nFuggono guerre, miseria, persecuzioni, dittature. C’è chi non vuole sottostare ad un matrimonio forzato e chi non intende fare il soldato. C’è anche chi, semplicemente, vuole andare in Europa, perché desidera un’altra vita.\r\nTutti si trovano di fronte frontiere chiuse, filo spinato, polizia ed esercito.\r\n\r\n\r\nDomenica 2 aprile\r\nore 16\r\npiazza Castello\r\ncacerolazo rumoroso contro la violenza dei tribunali\r\n\r\n\r\nMartedì 4 aprile\r\nore 20,30\r\nalla cavallerizza\r\nassemblea di Non Una di Meno Torino\r\n\r\n\r\nGiovedì 6 aprile \r\nore 10,30/12,30\r\nQuando la sicurezza diventa decoro. Dal Daspo urbano, ai nuovi CPR, dall’asilo negato alle deportazioni\r\nvolantinaggio al mercato di piazza Foroni\r\n\r\n\r\nMercoledì 12 aprile\r\nore 12\r\npresidio contro la violenza dei tribunali in solidarietà con Laura\r\nal tribunale di Torino e di tante altre città italiane\r\n\r\n\r\nMercoledì 19 aprile\r\nore 10,30\r\nPunto info sul campo rom di via Germagnano. 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Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! 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Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. 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Dick","polyphia","Porfido","psychedelia","queer","radio wombat","reggae","regista","religione","Richard Dawson","Rising Sound music is the weapon","rote zora","satyricon","savage lands","Sceptre","Seeyousound","setta.","sfruttamento","società","soundtrack to a Coup d'Etat","speciale","sport","Stefan Christensen","techno","Texas","the acacia strain","the devil's trade","Too Loud For The Crowd","trasmissione musicale","USA","Vernon Wayne Howell","worm hole",{"post_content":722,"post_title":726},{"matched_tokens":723,"snippet":724,"value":725},[76],"Lunedì \u003Cmark>31\u003C/mark> ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025","Lunedì \u003Cmark>31\u003C/mark> ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025 71 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. 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E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni di Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" di \"Proiezioni di Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-4_53.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","25 Marzo 2024","2024-03-31 18:59:40","Black Holes dal 25 al 31 marzo 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\u003Cmark>31\u003C/mark> ore 8,30 - Quaresima in quarantena"," \r\n\r\nMartedì 26 ore 8,30 - ENI Greenwashing [Titolo originale: Eni: verde come un cane] 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/ENI-greenwashing_30-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 11,30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 ore 12,30 - 12,45 Proiezioni di Sizigia #1 e #2 2 + 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nDall'EP \"Tetralogia della polvere da sparo\" di \"Proiezioni di Sizigia\", ascoltiamo i primi due brani:\r\n\r\nAlain (parole tratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle) e Meursault (parole tratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Alain]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download Meursault]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 ore 8,30 - Perno originario #6 : Svezia: ascesa e declino della \"Atene del nord\" 18 minuti [La fine della fine della storia]:\r\n\r\n“Oggigiorno diamo per scontata l’appartenenza geografica e culturale della Scandinavia ad un continente chiamato Europa. Ma non fu sempre così. Nell’alto Medioevo, la Scandinavia non partecipa allo spazio europeo se non per il tramite delle spedizioni vichinghe – spedizioni di distruzione e di saccheggio che concorrono al lungo processo di disgregazione del Sacro Romano Impero e alla frammentazione dello spazio tedesco in generale. I protagonisti di queste incursioni sono per lo più di stanza nella penisola danese e sulle coste norvegesi, mentre gli abitanti dell’odierna Svezia si attengono ad una condotta meno bellicosa fatta di rotte commerciali in direzione della Russia e del Mar Nero.”\r\n\r\n[…] “La prospettiva della Svezia sotto Gustavo Adolfo era nientemeno che quella di divenire la prima potenza regionale del Baltico. Da ciò discendevano le mire espansionistiche sulle zone costiere del Sacro Romano Impero e in particolare su Stettino, città portuale situata allo sfociare dell’Oder nella baia della Pomerania. La comune adesione al protestantesimo poteva costituire una leva potente per sottrarre la Pomerania all’influenza degli Asburgo regnanti sull’Impero del centro. Ma non bastava per assicurarne il controllo agli svedesi. È così che l’esercito svedese finì per mettere fisicamente piede in Pomerania nel 1630, negoziando con le autorità locali il trattato di Stettino che significava un’annessione di fatto. La Svezia diventava in questo modo belligerante.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.6_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 ore 8,30 - Vogliamo Tutto 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPresentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini “Vogliamo tutto”. Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 8,30 - Frank Zappa pt.5 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 ore 20 - Pasque piemontesi 80 minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nIl 16 aprile 1655 si consumó un efferato eccidio. I savoia hanno dato seguito ad un’azione violenta nei confronti della comunità valdese, ancora una volta viene usata la religione per giustificare la sete di sangue e la passione per la repressione , ancora presente nella nostra società, ora le alabarde son diventate laser e a dio è subentrato lo stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/BlackHoles.pasquepiemontesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 9,30 - Natale a babbo morto 41 minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nLa NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 ore 20,30 - Working Class 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica \u003Cmark>31\u003C/mark> ore 8,30 - Quaresima in quarantena minuti [Nessun Rimborso]:\r\n\r\nQUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica \u003Cmark>31\u003C/mark> ore 13 - Podcast Franti pt.4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-4_53.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",{"matched_tokens":865,"snippet":866,"value":866},[76,77],"Black Holes dal 25 al \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark> 2024",[868,870],{"field":143,"matched_tokens":869,"snippet":866,"value":866},[76,77],{"field":101,"matched_tokens":871,"snippet":862,"value":863},[76],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},{"document":874,"highlight":886,"highlights":894,"text_match":145,"text_match_info":899},{"comment_count":48,"id":875,"is_sticky":48,"permalink":876,"podcastfilter":877,"post_author":344,"post_content":878,"post_date":879,"post_excerpt":54,"post_id":875,"post_modified":880,"post_thumbnail":881,"post_title":882,"post_type":401,"sort_by_date":883,"tag_links":884,"tags":885},"81371","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-marzo-decolonialita-e-lotte-afroindigene-in-brasile-congresso-dellifa-la-fai-nella-rivoluzione-sociale-diritto-penale-del-nemico/",[344],"ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-03-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nDecolonialità e lotte afroindigene in Brasile\r\nQuando si parla di decolonialità occorre non confondere con concetti diversi come decolonizzazione e post colonizzazione. La decolonizzazione è indipendenza delle istituzioni politiche dei paesi sottoposti alla colonizzazione europea. La critica internazionalista ha contestato ai nuovi stati decolonizzati di riprodurre i modelli degli stati europei. La critica decoloniale mette in luce come dinamiche colonialiste si siano riprodotte all’interno dei nuovi stati.\r\nIn alcuni paesi come il Brasile la coscienza creola bianca ha rotto con gli stati colonialisti ma ha mantenuto la marginalizzazione razzista con indigeni e afrodiscendenti, proseguendo l’espropriazione dei territori indigeni.\r\nGli studi post coloniali di cui Edward Said è l’esponente più noto sottolineano la dimensione dell’esotico come pericolo per l’identità di chi si riconosce nelle culture europee colonialiste. L’approccio decoloniale critica gli studi postcolonanialisti per quello che considera un eccesso di discorsività sulla cultura.\r\nLa decolonialità si occupa di relazioni di potere ancora esistenti, mettendo in campo un forte legame tra teoria e prassi. In campo non c’è solo l’accademia ma un percorso che si innesta nelle pratiche dei movimenti indigeni ed afrodiscendenti. É una decolonizzazione epistemica, che prende spunto dai saperi indigeni. La decolonialità rappresenta una rottura con il pensiero critico occidentale che si fonda sullo sguardo di maschi, bianchi, europei ed eurocentrici, cercando riferimenti sulle pratiche indigene, per inaugurare un rapporto rispettoso tra umani.\r\nPer venire al Brasile. Nel più recente censimento il 56% dei brasiliani si dichiarano afrodiscendenti. Nelle favelas il numero degli afrodiscendenti arriva alla quasi totalità degli abitanti.\r\nSempre in Brasile dichiarano indigene 900.000 persone con 300 lingue ed etnie differenti. C’è una legge che in teoria riconosce il diritto alle terre, ma che viene costantemente aggirata, perché il diritto viene limitato alle terre occupate al momento della promulgazione della costituzione brasiliana.\r\nOggi ci sono lotte che vanno dalle cause giudiziarie alle occupazioni di terre.\r\nI Quilombo sono stati stati fondati da persone che fuggivano alla schiavitù (marronage). Un fenomeno ampio, che dimostra che gli schiavi non erano docili ma si ribellavano, fuggivano e costruivano luoghi autonomi ed autogestiti. L’approccio decoloniale consente di evitare la commiserazione tipica dell’antirazzismo europeo verso gli schiavi per mostrare soggettività che spezzano le catene e costruiscono vere comunità in lotta.\r\nI quilombo resistono anche dopo la fine della schiavitù. Ci fu un momento insorgente. I sem terra attuano la riappropriazione delle terre.\r\nTra gli indigeni vi sono villaggi autogestiti con esperienze di pedagogia libertaria, come nel villaggio Guarani M'bya che sorge nei pressi di Sao Paulo.\r\nUn breve video su quest’esperienza verrà proiettato giovedì 13 aprile nel corso dell’incontro con Johnny del gruppo anarcopunk Aurora Negra di Sao Paulo e con Linguica di Espirito Santo sulle lotte afroindigene.\r\nCe ne ha parlato con Federico Ferretti docente di geografia all’Università di Bologna\r\n\r\nInternazionale di Federazioni Anarchiche\r\nDal 7 al 10 aprile si terrà a Massenzatico il congresso dell’IFA.\r\nUna buona occasione per fare il punto sulle lotte e la solidarietà internazionale\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini uno dei compagni della FAI che seguono da vicino le relazioni internazionali\r\n\r\nLa Federazione Anarchica Italiana: nelle lotte, per la rivoluzione sociale\r\nUn comunicato dei compagni e compagne della FAI riuniti a convegno a Livorno l’11 marzo\r\n\r\nDiritto penale del nemico\r\nLa personalità dell’imputato, ormai da alcuni anni è divenuta elemento di valutazione cardine in processi contro compagn accusat di aver partecipato alle lotte sociali. In base a generici criteri di pericolosità sociale, che prescindono dalle condotte specifiche. Il diritto penale liberale ha il suo cardine in due concetti chiave.\r\nIl primo è che l’azione giudiziaria è rivolta verso la condotta del reo e non contro la persona dello stesso\r\nIl secondo è che gli imputati sono soggetti giuridici ovvero titolari di alcuni diritti inalienabili, sono persone inserite all’interno di un contratto sociale. Questi due principi vengono pesantemente messi in crisi dalla teoria del diritto penale del nemico, elaborata negli anni ottanta dal giurista tedesco Jakobs.\r\nSegno inequivocabile che la democrazia consente il dissenso finché questo non si trasforma in critica radicale della gerarchia e del capitalismo.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n13 e 14 aprile. Due incontri con anarchici brasiliani\r\n\r\nGiovedì 13 aprile\r\nLotte afroindigene nelle favelas e nei quilombo\r\nIncontro con Johnny del Collettivo anarco-punk Aurora Negra di Sao Paulo e Linguiça di Espirito Santo, attivi nelle lotte nelle favelas, nelle periferie, nelle occupazioni per la casa e per la terra.\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 14 aprile\r\nEsperienze di educazione libertaria in Brasile\r\nInterverrà Rodrigo Rosa da Silva della Biblioteca Terra Livre e docente all’Università di Sao Paulo,\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nMartedì 25 aprile\r\nPresidio antifascista alla lapide di Ilio Baroni.\r\nRicordo, interventi, canzoniere anarchico e antifascista con Alba\r\nOre 15 in corso Giulio Cesare angolo corso Novara \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","6 Aprile 2023","2023-04-06 12:28:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/locandina-ifa-23_web-200x110.jpg","Anarres del 31 marzo. 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Decolonialità e lotte afroindigene in Brasile. Congresso dell’IFA. La FAI nella rivoluzione sociale. Diritto penale del nemico...",[895,897],{"field":143,"matched_tokens":896,"snippet":893,"value":893},[76,77],{"field":101,"matched_tokens":898,"snippet":889,"value":890},[77],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},{"document":901,"highlight":917,"highlights":925,"text_match":145,"text_match_info":930},{"comment_count":48,"id":902,"is_sticky":48,"permalink":903,"podcastfilter":904,"post_author":906,"post_content":907,"post_date":908,"post_excerpt":54,"post_id":902,"post_modified":909,"post_thumbnail":910,"post_title":911,"post_type":401,"sort_by_date":912,"tag_links":913,"tags":915},"35070","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-del-tdm-31-marzo-2016/",[905],"teste-di-minchia-scio","dj","Teste di Minchia sciò – Puntata del 31 marzo 2016\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPer consigli, critiche, commenti deliranti: tdmblackout@gmail.com\r\n\r\nAscolta la prima parte\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nAscolta la seconda parte\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nTutti i giovedì dalle 20 alle 21 e in replica il sabato dalle 9 alle 10\r\n\r\n ","11 Aprile 2016","2018-10-28 23:14:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/Van_Basten_Gullit_Rijkaard_1988-200x110.jpg","I podcast del TdM. 31 marzo 2016",1460396969,[914],"http://radioblackout.org/tag/tdm-scio/",[916],"tdm-scio",{"post_content":918,"post_title":922},{"matched_tokens":919,"snippet":920,"value":921},[76,77],"di Minchia sciò – Puntata del \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark> 2016\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPer","Teste di Minchia sciò – Puntata del \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark> 2016\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPer consigli, critiche, commenti deliranti: tdmblackout@gmail.com\r\n\r\nAscolta la prima parte\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nAscolta la seconda parte\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nTutti i giovedì dalle 20 alle 21 e in replica il sabato dalle 9 alle 10\r\n\r\n ",{"matched_tokens":923,"snippet":924,"value":924},[76,77],"I podcast del TdM. \u003Cmark>31\u003C/mark> \u003Cmark>marzo\u003C/mark> 2016",[926,928],{"field":143,"matched_tokens":927,"snippet":924,"value":924},[76,77],{"field":101,"matched_tokens":929,"snippet":920,"value":921},[76,77],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":48},{"document":932,"highlight":953,"highlights":961,"text_match":145,"text_match_info":966},{"comment_count":48,"id":933,"is_sticky":48,"permalink":934,"podcastfilter":935,"post_author":906,"post_content":937,"post_date":938,"post_excerpt":54,"post_id":933,"post_modified":939,"post_thumbnail":940,"post_title":941,"post_type":401,"sort_by_date":942,"tag_links":943,"tags":948},"22295","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-de-il-colpo-della-strega-la-terza-puntata-31-marzo-2014/",[936],"il colpo del strega","Eccoci alla terza puntata che abbiamo scelto di dedicare alle donne kurde in vista dell'iniziativa che si terrà venerdì sera a Radio Blackout organizzata in collaborazione con Alpi Libere. La stessa iniziativa sarà replicata il giorno prima a Genova e il sabato a Milano, grazie alle compagne di Refe.\r\n\r\nSiamo partite con la diretta con Silvia di Refe Milano che ci ha presentato le tre serate e ci ha raccontato le ragioni di questa iniziativa sulla lotta delle donne kurde.\r\n\r\nAbbiamo proseguito con la lettura di alcuni stralci del libretto \"Lotta e organizzazioni autonome delle donne in Kurdistan\", un libretto fotografico molto bello che si intitola \"Perchè la libertà non rimanga solo un sogno\" che ritrae le donne nella loro vita quotidiana sulle montagne e riporta alcune loro dichiarazioni molto suggestive. Ne abbiamo letto alcune, proprio per restituire l'idea di che aria si respira da quelle parti e per ricostruire l'atmosfera politica di quei territori, attraversati non solo da una lotta per la libertà e l'autodeterminazione di un popolo, ma anche da una lotta autonoma e femminista delle donne molto importante e davvero interessante per gli spunti che offre.\r\n\r\nLe donne ci rivelano quanto hanno imparato dalla storia delle rivoluzioni e delle lotte di liberazione, e cioè che il tema della liberazione delle donne non può essere rimandato o definito meno importante o collaterale.\r\n\r\nDopo le letture, il collegamento in diretta con Rojin, compagna curda che fa parte dell'Organizzazione delle donne kurde a Roma. 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La seconda parte dell'approfondimento alla prossima puntata!\r\n\r\nLa rubrica \"Storie di donne\" con la vita di Libera e Vera Arduino, morte proprio a marzo, per mancanza di tempo è stata rinviata alla prossima settimana...vi annunciamo fin da ora che questa rubrica per tutto il mese di aprile sarà dedicato alle donne nella Resistenza.\r\n\r\nQui potere riascoltare la puntata....\r\n\r\nLa prima parte:\r\n\r\nil colpo della strega_31marzo2014_prima parte\r\n\r\nLa seconda parte:\r\n\r\nil colpo della strega_31marzo2014_seconda parte","1 Aprile 2014","2018-10-24 17:36:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/03/medea-strega-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: la terza puntata (31 marzo 2014)",1396391023,[944,495,945,946,947],"http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/",[949,630,950,951,952],"autodeterminazione","Kurdistan","patriarcato","storie di donne",{"post_content":954,"post_title":958},{"matched_tokens":955,"snippet":956,"value":957},[77],"Vera Arduino, morte proprio a \u003Cmark>marzo\u003C/mark>, per mancanza di tempo è","Eccoci alla terza puntata che abbiamo scelto di dedicare alle donne kurde in vista dell'iniziativa che si terrà venerdì sera a Radio Blackout organizzata in collaborazione con Alpi Libere. 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