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Era stato arrestato mentre partecipava a una manifestazione antifascista nel corso della quale si erano verificati scontri tra chi protestava e le forze dell’ordine.\r\n\r\nFranco aveva poco più di 20 anni, faceva parte del Gruppo Anarchico “Giuseppe Pinelli” di Pisa e partecipava insieme a tanti compagne e compagni alle numerose iniziative che si svolgevano a Pisa in quegli anni di grande attivismo politico che aveva coinvolto un' intera generazione di giovani. Franco lottava contro gli esecutori fascisti e i mandanti governativi della Strage di Stato (Piazza Fontana, 1969), l'assassinio di Giuseppe Pinelli e l'ingiusta detenzione di Pietro Valpreda e compagni, accusati della strage da una macchinazione poliziesca.\r\n\r\nDella morte di Franco Serantini non è certo responsabile un triste destino personale, come banalmente troppe volte si è detto, ma la violenza e la repressione di governo e polizia. I governi dell'epoca prima vollero fermare le lotte operaie con la strategia della tensione e con la strage di Piazza Fontana, a Milano, il 12 dicembre del 1969, poi vollero mettere a tacere le proteste per l'assassinio di Pinelli e l'ingiusta detenzione degli anarchici impedendo manifestazioni di piazza nell'anniversario della strage, nel 1970 (assassinio di Saverio Saltarelli) e nel 1971.\r\n\r\nIn quegli anni il fascismo era dilagante: la Spagna era sotto il tallone di Franco dal 1939, in Grecia un colpo di Stato favorito dalla NATO aveva portato al governo la sanguinaria giunta dei colonnelli, mentre un'altra dittatura militare appoggiata sempre dalla NATO opprimeva la Turchia. Anche in Francia il gollismo era ancora al potere, conquistato con un colpo di Stato nel 1958. 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Perché nel 2022, come nel 1972, Franco è ancora con noi.","10 Maggio 2022","2022-05-10 14:44:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"141\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-300x141.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-300x141.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-1024x481.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-768x361.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882-1536x722.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/280057755_5061095873967633_8740651682420516001_n-e1652186643882.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Serantini. 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Un colpo duro perché il controllo delle amministrazioni è storicamente il cuore del successo dell’islam politico, fatto di attivismo dal basso, welfare acchiappa-voti e distribuzione di lucrativi appalti. Per le opposizioni una vittoria che lancia un segnale politico fortissimo, ma anche assai fragile: poche decine di migliaia di voti di margine e l’Akp che già annuncia ricorsi.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Eleonora Masi, collaboratrice di East Journal\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Eleonora_Masi_elezioniturchia.mp3\"][/audio]","3 Aprile 2019","2019-04-04 23:13:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia-1024x681.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Erdogan-elezioni-Turchia.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Elezioni Turchia: Erdogan perde a Ankara e Istanbul",1554317728,[196,197,198,199],"http://radioblackout.org/tag/akp/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[201,202,17,15],"akp","elezioni",{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[61],"successo dell’islam politico, fatto di \u003Cmark>attivismo\u003C/mark> dal basso, welfare acchiappa-voti e","Prima vera sconfitta elettorale in 17 anni per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il cui partito Akp perde in un colpo la capitale Ankara, la metropoli Istanbul e molte altre città nel paese. 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L’attacco di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti del 2011 ha portato alla caduta e alla morte il raiss di Tripoli, Muammar Gheddafi, ma ha gettato il paese in una guerra civile permanente. Oggi di fatto la Libia, come entità statale autonoma, non esiste più. Le due provincie ottomane, la Tripolitania e la Cirenaica, che il regno d’Italia sottrasse al controllo di Istanbul nella guerra italo-turca del 1911, oggi sono di fatto nuovamente divise. In Cirenaica governa Haftar, mentre la Tripolitania è sede del governo al Sarraj, l’unico riconosciuto internazionalmente, che tuttavia non riesce nemmeno ad essere il sindaco di Tripoli.\r\nLa recente rivolta che ha rischiato di far saltare la traballante poltrona di al Sarraj ed è stata rintuzzata solo grazie alle milizie di Misurata, spinte ad intervenire dall’Italia.\r\n\r\nLa partita vera, che si sta giocando sin dal 2011, ha sul piatto lo sfruttamento delle ricchezze petrolifere del paese, che oggi come allora sono rimaste nelle mani del gigante italiano degli idrocarburi, l’ENI, l’azienda che determina gli orientamenti del governo di turno a palazzo Chigi. La Francia, che appoggia Haftar, sinora, ha raccolto solo briciole.\r\nQualcosa pare si stia muovendo sotto traccia.\r\nMoavero pare aver inaugurato un modello di relazioni, che, restando il sostegno ad Al Sarrai, apre la possibilità di una relazione stabile con la Cirenaica di Aftar.\r\nD’altra parte in questi anni c’è stato un forte attivismo ENI in Egitto, principale sponsor di Aftar nell’area, ed oggi legato da forti interessi con l’ENI, per lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di gas, frutto delle trivellazioni del cane a sei zampe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 09 18 Stefano Capello, Libia; terreno di gioco tra Francia e Italia","18 Settembre 2018","2018-09-22 23:41:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"206\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-300x206.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-300x206.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-768x527.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/10-antimili-e1521646626129-1024x703.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il grande gioco di Italia e Francia in Libia",1537284206,[226,227,228,229,230,231],"http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/grande-gioco/","http://radioblackout.org/tag/guerra-per-la-libia/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/moavero/",[233,234,235,236,237,238],"ENI","francia","grande gioco","guerra per la libia","libia","moavero",{"post_content":240},{"matched_tokens":241,"snippet":242,"value":243},[61],"anni c’è stato un forte \u003Cmark>attivismo\u003C/mark> ENI in Egitto, principale sponsor","La guerra per la Libia non è mai finita. L’attacco di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti del 2011 ha portato alla caduta e alla morte il raiss di Tripoli, Muammar Gheddafi, ma ha gettato il paese in una guerra civile permanente. Oggi di fatto la Libia, come entità statale autonoma, non esiste più. Le due provincie ottomane, la Tripolitania e la Cirenaica, che il regno d’Italia sottrasse al controllo di Istanbul nella guerra italo-turca del 1911, oggi sono di fatto nuovamente divise. In Cirenaica governa Haftar, mentre la Tripolitania è sede del governo al Sarraj, l’unico riconosciuto internazionalmente, che tuttavia non riesce nemmeno ad essere il sindaco di Tripoli.\r\nLa recente rivolta che ha rischiato di far saltare la traballante poltrona di al Sarraj ed è stata rintuzzata solo grazie alle milizie di Misurata, spinte ad intervenire dall’Italia.\r\n\r\nLa partita vera, che si sta giocando sin dal 2011, ha sul piatto lo sfruttamento delle ricchezze petrolifere del paese, che oggi come allora sono rimaste nelle mani del gigante italiano degli idrocarburi, l’ENI, l’azienda che determina gli orientamenti del governo di turno a palazzo Chigi. La Francia, che appoggia Haftar, sinora, ha raccolto solo briciole.\r\nQualcosa pare si stia muovendo sotto traccia.\r\nMoavero pare aver inaugurato un modello di relazioni, che, restando il sostegno ad Al Sarrai, apre la possibilità di una relazione stabile con la Cirenaica di Aftar.\r\nD’altra parte in questi anni c’è stato un forte \u003Cmark>attivismo\u003C/mark> ENI in Egitto, principale sponsor di Aftar nell’area, ed oggi legato da forti interessi con l’ENI, per lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di gas, frutto delle trivellazioni del cane a sei zampe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 09 18 Stefano Capello, Libia; terreno di gioco tra Francia e Italia",[245],{"field":72,"matched_tokens":246,"snippet":242,"value":243},[61],{"best_field_score":76,"best_field_weight":37,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":181,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":14},6659,{"collection_name":54,"first_q":250,"per_page":251,"q":250},"ARTIVISMO",6,11,{"facet_counts":254,"found":14,"hits":279,"out_of":363,"page":19,"request_params":364,"search_cutoff":34,"search_time_ms":19},[255,261],{"counts":256,"field_name":259,"sampled":34,"stats":260},[257],{"count":14,"highlighted":258,"value":258},"Malafemme","podcastfilter",{"total_values":19},{"counts":262,"field_name":33,"sampled":34,"stats":277},[263,265,266,268,269,271,273,275],{"count":14,"highlighted":264,"value":264},"arte",{"count":14,"highlighted":250,"value":250},{"count":14,"highlighted":267,"value":267},"femminismo",{"count":19,"highlighted":61,"value":61},{"count":19,"highlighted":270,"value":270},"SANTA FICA",{"count":19,"highlighted":272,"value":272},"ENDOMETRIOSI",{"count":19,"highlighted":274,"value":274},"QUEEN OF SABA",{"count":19,"highlighted":276,"value":276},"PAOLA DANIELE",{"total_values":278},8,[280,328],{"document":281,"highlight":301,"highlights":316,"text_match":323,"text_match_info":324},{"comment_count":45,"id":282,"is_sticky":45,"permalink":283,"podcastfilter":284,"post_author":285,"post_content":286,"post_date":287,"post_excerpt":51,"post_id":282,"post_modified":288,"post_thumbnail":289,"post_title":290,"post_type":291,"sort_by_date":292,"tag_links":293,"tags":300},"95147","http://radioblackout.org/podcast/santa-fica-at-malafemme/",[258],"MALA FEMME","INTERVISTA A GIULIA AKA SANTA FICA\r\nUna mattinata nel salotto RBO in compagnia di esperienze legate al femminile, all'arte.. all'attivismo e molto più\r\n\r\nParleremo anche di endometriosi, e di come l'arte ha supportato la comunicazione con sè stesse\r\n\r\nmusica:\r\n\r\nHISTORIKA - SARA HEBE\r\n\r\nCAGNE VERE - QUEEN OF SABA\r\n\r\nNASTY GIRL - NATHY PELUSO\r\n\r\nLABOUR - PARIS PALOMA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/SANTA-FICA-160125.mp3\"][/audio]","27 Gennaio 2025","2025-01-27 21:05:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/photo_5906863978569644553_y-200x110.jpeg","SANTA FICA at MALAFEMME","podcast",1738011924,[294,295,296,297,298,299],"http://radioblackout.org/tag/arte/","http://radioblackout.org/tag/artivismo/","http://radioblackout.org/tag/endometriosi/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/queen-of-saba/","http://radioblackout.org/tag/santa-fica/",[264,250,272,267,274,270],{"tags":302},[303,305,308,310,312,314],{"matched_tokens":304,"snippet":264,"value":264},[],{"matched_tokens":306,"snippet":307,"value":307},[250],"\u003Cmark>ARTIVISMO\u003C/mark>",{"matched_tokens":309,"snippet":272,"value":272},[],{"matched_tokens":311,"snippet":267,"value":267},[],{"matched_tokens":313,"snippet":274,"value":274},[],{"matched_tokens":315,"snippet":270,"value":270},[],[317],{"field":33,"indices":318,"matched_tokens":319,"snippets":321,"values":322},[19],[320],[250],[307],[307],578730123365712000,{"best_field_score":325,"best_field_weight":326,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":327,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":329,"highlight":343,"highlights":355,"text_match":323,"text_match_info":362},{"comment_count":45,"id":330,"is_sticky":45,"permalink":331,"podcastfilter":332,"post_author":285,"post_content":333,"post_date":334,"post_excerpt":51,"post_id":330,"post_modified":335,"post_thumbnail":336,"post_title":337,"post_type":291,"sort_by_date":338,"tag_links":339,"tags":342},"94581","http://radioblackout.org/podcast/paola-daniele-artista-e-attivista/",[258],"Nel 2013 ha fondato a Parigi il collettivo *Hic Est Sanguis Meus* (Questo è il mio sangue), un progetto che promuove la re-sacralizzazione dei corpi femminili e una visione emancipatoria della femminilità. Da oltre un decennio, il collettivo organizza performance, contributi artistici e letterari, laboratori e dibattiti pubblici per decostruire i modelli culturali patriarcali e valorizzare il legame tra i corpi, il sangue e il potere trasformativo della creazione. Il lavoro di Paola si nutre di una profonda riflessione sul corpo come luogo di identità, memoria e resistenza, portando avanti un approccio che unisce arte, femminismo e attivismo. Il lavoro di Paola Daniele si inscrive in una prospettiva profondamente politica e poetica, in cui il corpo diventa uno strumento di riappropriazione e sovversione delle norme patriarcali. 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