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TENUTA CHIUSA, MENTRE GLI SBIRRI CARICANO FERENDO QUATTRO PERSONE\r\n\r\n\r\n\r\nDopo un presidio molto animato davanti al Comune, le istituzioni e il padronato ancora una volta rifiutano di assumersi qualunque responsabilità per una situazione di \"emergenzialità permanente\" e sfruttamento selvaggio della manodopera agricola che va avanti dal 2009.\r\nLa ricchezza dell'economia locale si basa in modo evidente sullo sfacciato sfruttamento stagionale di lavoratori migranti nelle campagne, con salari da fame e nessun posto dove poter vivere.\r\n\r\n\r\n\r\nUn corteo molto determinato di braccianti e solidali si è quindi preso le strade della città bloccando la rotonda del Mercatò e quella di corso Roma, per poi proseguire fino al Foro Boario.\r\n\r\n\r\n\r\nCon entusiasmo in moltx hanno provato a prendersi il PAS (Prima Accoglienza Stagionali), struttura comunale con 600 posti letto tenuta chiusa con la scusa del Covid, mentre i braccianti da settimane dormono in strada e in molti ogni mattina fanno chilometri in bicicletta per essere sfruttati nelle aziende agricole del territorio.\r\nGli sbirri in antisommossa hanno caricato ferendo quattro persone, due saluzzesi solidali e due lavoratori stagionali, ora in ospedale.\r\n\r\nLa rabbia è tanta e non si ferma.\r\n\r\n\r\nSi levano le urla\r\n\"CASA PER TUTTX, GHETTI PER NESSUNO\r\nNO JUSTICE NO PEACE, FUCK THE POLICE!\"\r\n\r\n\r\nNe parliamo dai microfoni con una compagna di Campagne in lotta\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/Campagne-in-lotta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui invece alcuni interventi raccolti durante il corteo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/Interventi.mp3\"][/audio]","2020-06-18 19:08:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/Saluzzo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/Saluzzo-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" 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Si chiedono contratti regolari, il rispetto delle giornate in busta paga, l'apertura immediata delle strutture di accoglienza, indennizzi in busta paga per i lavoratori in affitto e risposte per le domande di sanatoria e di rinnovo dei permessi di soggiorno.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIn diretta dalla manifestazione:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021.07.16-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nRiprendiamo alcuni pezzi dal comunicato dei braccianti in lotta:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nSIAM MICA L'ALABAMA....DICIAMO BASTA ALLO SFRUTTAMENTO!\r\n\r\n\r\n+++ MANIFESTAZIONE VENERDì 16 LUGLIO, ORE 9:30 DAVANTI A CONFAGRICOLTURA, SALUZZO ++++\r\nScendiamo in piazza per il salario, la casa e i documenti!\r\n\r\n\r\nProsegue la raccolta della frutta nelle campagne saluzzesi: ci avviciniamo al momento il cui avremo il culmine di manodopera impiegata nella raccolta. Terminati mirtilli e piccoli frutti, recentemente impiantati sul territorio, è il momento delle mele e delle pesche.\r\n\r\n\r\nLa musica si ripete da anni: si lavora tutto l'anno, migrando da sud a nord e poi se non si riesce a trovar di meglio di nuovo a sud, dai ghetti ad altri alloggi di fortuna, senza sussidi o protezioni, continuamente ricattati. Il contratto nazionale e quello provinciale vengono continuamente disattesi, le paghe arrivano anche ad un paio di euro in meno l'ora rispetto ai già risicati minimi. Le giornate segnate in busta paga, così come la durata dei contratti, sono molto inferiori di quanto lavorato. Senza le giornate in buste paga non si può accedere alla disoccupazione agricola, nè si può richiedere il bonus per gli operai agricoli, previsto dall'ultimo decreto Sostegni. Magari, quando le giornate in busta coincidono con quelle lavorate, il lavoratore è costretto a ridare indietro parte del salario (1).\r\n\r\n\r\nSenza giornate in busta paga è spesso anche più difficile rinnovare il proprio permesso di soggiorno. Perdipiù, i lavoratori delle campagne sono ancora in attesa di una risposta alle domande di Sanatoria del 2020, e vista l'emergenza sanitaria, anche di un vaccino. Non esistono in Italia protocolli uniformi per garantire a chi è sprovvisto di tessera sanitaria (e magari anche di permesso di soggiorno) la copertura vaccinale, e anche laddove si approntano campagne di immunizzzione per i lavoratori agricole, queste sono demandate al \"buon cuore\" delle aziende presso cui sono regolarmente ingaggiati, con le ovvie conseguenze del caso.\r\nIl territorio agricolo che ha Saluzzo come suo centro principale si riconosce, come altri in Italia, per la diffusa emergenza abitativa che si ripete ogni anno nel periodo di raccolta.\r\nLe gelate di marzo hanno ridotto l'arrivo di manodopera ma non lo hanno impedito. Proprio nel comune di Saluzzo si concentrano gli stagionali senza dimora. I posti li conosciamo: il parco di villa Aliberti, uno dei pochi luoghi di dimora e socialità concesso ai lavoratori stagionali, assieme allo spiazzo antistante il cimitero e il retro del Penny Market.\r\n\r\n\r\nLo scorso anno, in risposta alla manifestazione dei braccianti del parco, fu firmato un protocollo tra i governi locali, le associazioni datoriali e le forze dell'ordine per un progetto di accoglienza diffusa tra tutti i Comuni.\r\n\r\n\r\nIl 28 di Giugno di quest'anno il protocollo è stato rinnovato. Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Interno con 498.000 euro e prevede l’apertura e la realizzazione di strutture per l’accoglienza degli stagionali senza dimora, in un’azione coordinata anche con Prefetto, Forze di Polizia e dell’Esercito per il “controllo del territorio”. (2)\r\n\r\n\r\nAl momento sappiamo che l’Associazione Papa Giovanni XXIII accoglierà a Saluzzo 9 lavoratori, e 4 a Verzuolo. Altre strutture sono in corso di ristrutturazione a Verzuolo, ma non si conosce nè la data di apertura nè il numero di persone ospitabili. Una struttura a Lagnasco, gestita dalla cooperativa Armonia, ha dalla settimana scorsa 36 posti operativi. Un po’ di persone in meno per strada, ma basta fare un giro a Saluzzo dopo le 18 per capire quanto poco sia. (3,4,5)\r\n\r\n\r\nNessun protocollo, dal 2011 ad oggi, ha mai garantito una copertura completa per tutti i lavoratori senza casa. Rispetto agli anni passati però, questo protocollo è anche un ulteriore passo indietro. Basti pensare che il PAS, chiuso nel 2020 (a detta delle autorità a causa del COVID), garantiva circa 400 soluzioni. La proposta del protocollo di quest'anno ne promette 180.\r\n\r\n\r\nIl problema non è solo quantitativo ma qualitativo, e riguarda il modello di gestione dell'intero sistema di alloggiamento dei lavoratori. Le imprese usufruiscono dei finanziamenti pubblici, contribuendo in minima parte alla risoluzione del problema. Coloro che generano la domanda di manodopera, e che assumono quella straniera per comprimere il costo del lavoro e aumentare i profitti, dovrebbero avere l'onere di garantire l'intera copertura economica del sistema alloggiativo. I protocolli coinvolgono le autorità locali o le associazioni del terzo settore, con piani in continuità con le esigenze padronali. Ne è un esempio la distinzione tra stagionali con contratto e quant'altri senza, questi ultimi non considerati meritevoli di accedere alle strutture di accoglienza. O magari idealmente accolti nel breve periodo, prima di essere “invitati ad andarsene” con le buone o le cattive. Come se vivere in campi container, o tende che si voglia, fosse un lusso o un privilegio, in un sistema in cui l'incontro tra domanda e offerta di lavoro non avviene attraverso il collocamento pubblico obbligatorio, ma per passaparola, obbligando le persone a rischiare la disoccupazione e la strada per sperare di trovare un lavoro stagionale.\r\nIl diritto ad abitare un territorio non può essere legato alla presenza o meno di un contratto di lavoro, e sembra incredibile doverlo sottolineare.\r\n\r\n\r\nL'immagine di Saluzzo come una nuova Alabama, che ha avuto una grossa risonanza mediatica in questi giorni (6,7), ha il merito di essere di forte impatto. Tuttavia, vogliamo provare a fare uno sforzo ulteriore, e superare l'immaginario passatista dello schiavismo per ricollocare il problema all'interno delle contraddizioni dei giorni nostri. Perchè Saluzzo non è un caso isolato in Italia e nel mondo, è lo specchio del presente, del governo delle migrazioni e della forza lavoro, della segregazione razziale di matrice 'democratica', della securitarizzazione degli spazi, del capitalismo agricolo post-fordista.\r\n\r\n\r\nQuesto i lavoratori lo sanno bene, vivendolo quotidianamente sulla loro pelle. Per questo hanno deciso, anche quest'anno, di organizzarsi per reagire a questo sistema. Questo venerdì, 16 di Luglio, saremo con loro in sostegno a questa giornata di mobilitazione.\r\nLe motivazioni per le quali scenderanno in piazza sono quelle riassunte dalle frasi precedenti: vogliamo dei contratti di lavoro in regola, un salario migliore, vogliamo un piano di accoglienza che possa coinvolgere tutte le persone senza dimora, a prescindere dalle tipologie dei contratti, vogliamo un collocamento pubblico obbligatorio e vogliamo delle risposte per i nostri documenti, per la sanatoria e per chi aspetta ancora un rinnovo.\r\nScendiamo in piazza a sostenere la lotta auto organizzata dei lavoratori.\r\n\r\n\r\nBASTA OPPRESSIONE, BASTA SFRUTTAMENTO. VOGLIAMO CASA, SALARIO E DOCUMENTO!\r\n\r\n\r\n1. https://torino.repubblica.it/.../venti_ore_di_lavoro.../\r\n2. https://www.interno.gov.it/.../protocollo-cuneo...\r\n3. https://www.corrieredisaluzzo.it/.../9-posti-a-Saluzzo-e...\r\n4. https://www.cuneocronaca.it/stagionali-a-lagnasco-la...\r\n5. https://www.corrieredisaluzzo.it/.../Spogliatoi-risistemati\r\n6. https://www.kulturjam.it/politica-e.../schiavismo-a-saluzzo/\r\n7. https://cuneo.coldiretti.it/.../raccolta-della-frutta-ma.../","16 Luglio 2021","2021-07-16 11:20:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/217774875_327964472296915_770455640606905624_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/217774875_327964472296915_770455640606905624_n-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/217774875_327964472296915_770455640606905624_n-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/217774875_327964472296915_770455640606905624_n-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/217774875_327964472296915_770455640606905624_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Enough is Enough - 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Un intervento economico che andrebbe quanto meno a sanare, almeno in parte, i debiti nei confronti di Eni (che secondo le stime ammonterebbero all’incirca a 600 milioni di euro) e di Snam che ha sostituito l’azienda del cane a sei zampe nella fornitura di gas, dopo l’interruzione del rapporto avvenuto nei mesi scorsi. Del resto parliamo di due aziende, Eni e Snam, in cui è presente lo Stato: nella prima attraverso il ministero dell’Economia e Finanza (MEF) e Cassa Depositi e Prestiti, quest’ultima presente anche in parte nel controllo di Snam attraverso la società veicolo d’investimento CDP Reti.\r\n\r\nInsomma elargisce altre centinaia di milioni di euro a questa direzione per saldare i debiti, principalmente coi fornitori di energia, rinnova l’immunità penale, senza dare niente agli operai, senza risolvere i problemi di reddito e sicurezza degli impianti che si aggravano di giorno in giorno.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Lorenzo-Slai-cobas-su-finanziamenti-arcelor-mittal.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo argomento siamo andati fuori Italia, nello specifico nel Regno Unito, per capire meglio cosa sta alle origini dell'ondata di scioperi che da mesi scuote l'isola britannica.\r\n\r\nGrazie all'intervista realizzata con una lavoratrice londinese che opera e ha lottato nel settore socio/assistenziale, siamo andati a scandagliare le rivendicazioni trasversali all'interno della piattaforma Enough is enough che inquadra i principali motivi per i quali tutti i servizi pubblici sono stati attraversati da questo generale malcontento.\r\n\r\nA risvegliare da anni di torpore la coscienza di classe di questi lavoratori e lavoratrici oltre alle pesantissime ripercussioni dell'inflazione sulle loro condizioni di vita, sono state anche le possibili modifiche al già molto limitato (rispetto ai nostri standard nazionali) diritto allo sciopero, proposte dal primo ministro tory Rishi Sunak, contro le quali ci si sta continuando a mobilitare.\r\n\r\nLa nostra ospite ci lancia inoltre un allarme molto concreto, quello legato a quanto nel Regno Unito è un sistema da anni consolidato e che nel nostro paese vede il suo inizio, ovvero la logica del bonus una tantum in sostituzione di una misura strutturale di sostegno al reddito. Si è parlato di questo e molto altro in riferimento ad una nazione dalla quale non siamo soliti sentire notizie riguardanti mobilitazioni dei lavoratori, aiutandoci ad allargare lo spettro su possibili futuri scenari con cui molto probabilmente ci troveremo a fare i conti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Lavoratrice-inglese-su-scioperi-nel-regno-unito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Gennaio 2023","2023-01-12 14:38:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/evidenza-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 10/01/23","podcast",1673534118,[],[],{"post_content":223},{"matched_tokens":224,"snippet":225,"value":226},[70,71,108],"rivendicazioni trasversali all'interno della piattaforma \u003Cmark>Enough\u003C/mark> \u003Cmark>is\u003C/mark> \u003Cmark>enough\u003C/mark> che inquadra i principali"," \r\n\r\nIl primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Eddy del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 novembre” alle prese con nuovi provvedimenti repressivi da parte della magistratura napoletana. Una nuova indagine che sta colpendo divers* esponent* del movimento dei disoccupati e compagn* delle realtà solidali per la giornata di lotta che ha attraversato la città lo scorso 19 Dicembre. Questo ennesimo atto repressivo rappresenta il tentativo di fermare un movimento che dalla richiesta di lavoro è riuscito a saldarsi alle altre lotte che agitano il territorio e, per molti aspetti, riesce a convergere con vertenze nazionali.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Eddy-Disoccupati-7-Novembre-Napoli-su-repressione-movimento.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Lorenzo del sindacato di base SLAI COBAS (operaio ex ILVA in cassaintegrazione) sul decreto salva ex ILVA.\r\n\r\nL’esecutivo ha approvato una sorta di finanziamento ponte, per consentire all’azienda di alleggerire la pesante situazione debitoria creatasi soprattutto nell’ultimo anno, in particolar modo a causa dell’aumento del costo del gas e dell’energia. Un intervento economico che andrebbe quanto meno a sanare, almeno in parte, i debiti nei confronti di Eni (che secondo le stime ammonterebbero all’incirca a 600 milioni di euro) e di Snam che ha sostituito l’azienda del cane a sei zampe nella fornitura di gas, dopo l’interruzione del rapporto avvenuto nei mesi scorsi. Del resto parliamo di due aziende, Eni e Snam, in cui è presente lo Stato: nella prima attraverso il ministero dell’Economia e Finanza (MEF) e Cassa Depositi e Prestiti, quest’ultima presente anche in parte nel controllo di Snam attraverso la società veicolo d’investimento CDP Reti.\r\n\r\nInsomma elargisce altre centinaia di milioni di euro a questa direzione per saldare i debiti, principalmente coi fornitori di energia, rinnova l’immunità penale, senza dare niente agli operai, senza risolvere i problemi di reddito e sicurezza degli impianti che si aggravano di giorno in giorno.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_10_01_Lorenzo-Slai-cobas-su-finanziamenti-arcelor-mittal.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo argomento siamo andati fuori Italia, nello specifico nel Regno Unito, per capire meglio cosa sta alle origini dell'ondata di scioperi che da mesi scuote l'isola britannica.\r\n\r\nGrazie all'intervista realizzata con una lavoratrice londinese che opera e ha lottato nel settore socio/assistenziale, siamo andati a scandagliare le rivendicazioni trasversali all'interno della piattaforma \u003Cmark>Enough\u003C/mark> \u003Cmark>is\u003C/mark> \u003Cmark>enough\u003C/mark> che inquadra i principali motivi per i quali tutti i servizi pubblici sono stati attraversati da questo generale malcontento.\r\n\r\nA risvegliare da anni di torpore la coscienza di classe di questi lavoratori e lavoratrici oltre alle pesantissime ripercussioni dell'inflazione sulle loro condizioni di vita, sono state anche le possibili modifiche al già molto limitato (rispetto ai nostri standard nazionali) diritto allo sciopero, proposte dal primo ministro tory Rishi Sunak, contro le quali ci si sta continuando a mobilitare.\r\n\r\nLa nostra ospite ci lancia inoltre un allarme molto concreto, quello legato a quanto nel Regno Unito è un sistema da anni consolidato e che nel nostro paese vede il suo inizio, ovvero la logica del bonus una tantum in sostituzione di una misura strutturale di sostegno al reddito. 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In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì (ascoltabili qui, qui e qui), vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. Abbiamo ricevuto complimenti e critiche, pensiamo di aver innalzato una serie di contraddizioni, ed è proprio questa la motivazione che ci spinge ad andare avanti. \r\n\r\n\r\nLa guerra continua, e ha mostrato tutte le sue brutalità, con le immagini dei vari massacri che ci palesano tutta la sua violenza. Ci si trova oggi ad impietosirci per le atrocità dei corpi lasciati marcire a Bucha, Irpin e nei dintorni di Kyiv, ma la guerra è questa, non c'è guerra senza sangue, senza morte, senza crimini, senza strage.\r\n\r\n\r\nLa dinamica bellica sembra cambiare, con una parziale ritirata russa da alcuni territori, e la riavanzata delle truppe ucraine. Si parla di eventuali fini delle ostilità, di date. Come già detto molte volte, tutto ciò non cambia la brutalità della guerra. Non cambia lo scenario di morte passato e futuro, e soprattutto non fa venire meno il bisogno di mettere al centro narrazioni altre rispetto a quelle propugnate dai media mainstram. Non cambia il clima militaresco, bellicista e nazionalista in cui siamo immersi. Il mondo dell’informazione oggi è sempre più drammaticamente ostaggio della guerra. La guerra è entrata nella testa di molti. Ha colonizzato il linguaggio. Monopolizzato i loro palinsesti. Occupato il loro stesso immaginario. E semplificato alla velocità della luce la complessità delle situazioni reali, riconducendola all’unico vettore dominante: la “logica delle armi”.\r\n\r\nOra più che mai, dove il conflitto potrebbe acuirsi ancora di più, o dove si potranno aprire eventual fasi di ricostruzione e accordi, il successo di un movimento contro la guerra e di una critica antimilitarista in Ucraina dipende dalla nostra capacità di sfuggire alle trappole nazionaliste. Non vogliamo infatti cadere in un appoggio acritico a forme che rischiano di ammiccare ad uno o ad un'altro nazionalismo, ma provare a dare elementi e spunti di lettura aggiuntivi, per una prospettiva libertaria e anti-imperialista sul conflitto che ci aiuti a posizionarci e prendere decisioni basate su una conoscenza più ampia e complessa, come d'altronde la guerra è. \r\n\r\n\r\n\r\nQuest’oggi la puntata ha avuto diversi punti centrali: abbiamo ascoltato un testo di riflessione sulla guerra in corso proposto da \"Antiautoritari per la Solidarietà Internazionale\", poi ci siamo spostate in Russia ascolando un lungo contributo sulle possibilità di obiezione e diserzione durante questo conflitto, siamo andati in Bielorussia ascoltando le parole di un compagno anarchico spiegandoci bene l'urgenza dal loro punto di vista della resistenza contro l'invasione russa, e infine siamo tornate qui con una serie di domande fatte al giornalista e scrittore Yurii Colombo che conosce bene il contesto russo ed ex-sovietico.\r\n\r\n\r\nQui, per iniziare, una serie di poesie di Marco Rovelli, lette magistralmente dal nostro tecnico-intellettuale:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/poesie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nA seguire, \"Dodici tesi sulla guerra in corso\", dal sito Internazionale Vitalista (qui)\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/12_tesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa prima diretta con Elena Popova (Movimento per gli Obiettori di Coscienza russi), grazie alla quale entriamo nel dettaglio nelle possibilità di obiezione e diserzione alla guerra in Russia, di quanto sia diffusa e reale questa scelta e in che contesto sociale si inserisce nella Russia di oggi (maggiori info qui):\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/elena_popova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa seconda diretta con un compagno della Croce Nera Anarchica Bielorussa, con il quale affrontiamo diversi temi, dalla situazione politica in Bielorussa, a come lo scoppio della guerra abbia ancora reso più difficile le possibiltà di antagonismo o resistenza sotto il regime di Aljaksandr Lukašėnka, sino alla lucida consapevolezza della necessità politica e storica, per le regioni dell'area ex sovietica, di combattere l'invasore russo e il suo imperialismo:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bielorussia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine, mandiamo in onda una serie di domande fatte a Yurii Colombo, giornalista, scrittore, esperto di storia, politica e cultura Russa e di tutto il blocco ex-Sovietico, redattore del sito e canale Telegram Matrioska.info. Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html","9 Aprile 2022","2022-05-03 17:10:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Senza-titolo-1-01-1-scaled-e1650031742567-200x110.jpg","VOCI DALL'UCRAINA, VOCI DALLA RUSSIA, VOCI DENTRO E CONTRO LA GUERRA",1649498038,[246,247,248],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[199,195,201],{"post_content":251},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[70,71,70],"è volontari* combattente in Ucraina (\u003Cmark>Enough\u003C/mark> \u003Cmark>is\u003C/mark> \u003Cmark>Enough\u003C/mark>)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in","Dall’inizio del conflitto in Ucraina siamo sottoposti a un sovraccarico di informazioni e analisi geopolitiche di ogni risma. 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Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (\u003Cmark>Enough\u003C/mark> \u003Cmark>is\u003C/mark> \u003Cmark>Enough\u003C/mark>)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (\u003Cmark>Enough\u003C/mark> \u003Cmark>is\u003C/mark> \u003Cmark>Enough\u003C/mark>)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html",[256],{"field":229,"matched_tokens":257,"snippet":253,"value":254},[70,71,70],{"best_field_score":143,"best_field_weight":232,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":233,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":47},{"document":260,"highlight":272,"highlights":278,"text_match":281,"text_match_info":282},{"comment_count":47,"id":261,"is_sticky":47,"permalink":262,"podcastfilter":263,"post_author":181,"post_content":264,"post_date":265,"post_excerpt":53,"post_id":261,"post_modified":266,"post_thumbnail":267,"post_title":268,"post_type":218,"sort_by_date":269,"tag_links":270,"tags":271},"69827","http://radioblackout.org/podcast/il-podcast-di-backwards-del-12-giugno-2021/",[181]," 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