","In Marcia per per 4 mesi per \"restare umani\"","post",1562585029,[],[],{"post_content":60},{"matched_tokens":61,"snippet":63,"value":64},[62],"John","saluto in piena diretta da \u003Cmark>John\u003C/mark> Mpaliza, attivista italo-congolese impegnato nella","Un saluto in piena diretta da \u003Cmark>John\u003C/mark> Mpaliza, attivista italo-congolese impegnato nella Marcia Restiamo Umani, partita da Trento il 20 giugno e che si concluderà il 20 ottobre a Roma.\r\n\r\n\u003Cmark>john\u003C/mark>\r\n\r\nIl 12 - 13 - 14 luglio il passaggio a Torino, con un ricco programma:\r\n\r\nhttp://cisvto.org/eventi/marcia-restiamo-umani-john-mpaliza",[66],{"field":67,"matched_tokens":68,"snippet":63,"value":64},"post_content",[62],578730123365187700,{"best_field_score":71,"best_field_weight":72,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":16,"score":73,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":75,"highlight":103,"highlights":108,"text_match":69,"text_match_info":111},{"cat_link":76,"category":77,"comment_count":44,"id":78,"is_sticky":44,"permalink":79,"post_author":47,"post_content":80,"post_date":81,"post_excerpt":50,"post_id":78,"post_modified":82,"post_thumbnail":83,"post_thumbnail_html":84,"post_title":85,"post_type":55,"sort_by_date":86,"tag_links":87,"tags":95},[41],[43],"54692","http://radioblackout.org/2019/06/monetarismo-draghi-e-minibot/","Districarsi nel turbocapitalismo monetarista è un'impresa, anche perché se si cominciasse a intravedere un barlume di rotta da seguire, si potrebbe forse prendere le contromisure, contrapporre scelte eticamente condivisibili, fargli male davvero... o semplicemente trarre piacere dal fatto che si era anticipato dove si stava andando a parare. E tralasciamo le opportunità redditizie derivanti dall'aver capito uno sviluppo economico-finanziario in corso.\r\n\r\nNon sono pochi i fronti che quotidianamente presenta la comunità economico-finanziaria; oggi ci siamo occupati di quello che pertiene all'ambito monetario a seguito dello scontro tra Draghi, che ha di nuovo imbracciato il bazooka del quantitative easing, e Trump, che si è trovato rinnovata la spietata concorrenza delle merci targate euro, proveniente dal sostegno alla moneta attraverso l'emissione di ulteriori certificati del tesoro del vecchio continente, spendibili a sostegno dell'economia UE, perché le previsioni sono di una nuova recessione... e allora sono stati rinnovati a forza in un'ammissione di fallimento, da questo lato dell'Atlantico come dall'altro con la reazione di riflesso della Federal Reserve; però abbiamo capito da questa chiacchierata che non si produce inflazione – come avveniva quando si batteva Lira negli anni Settanta – ma le paure possono essere neanche più di stagflazione quanto di deflazione... quindi diventa essenziale capire il contesto in cui opera questa imponente e unica immissione di liquidità lunga un decennio.\r\n\r\nAnche se si guarda alla produzione, si nota una stagnazione a ogni livello, persino tedeschi e cinesi hanno ridotto i ritmi... e anche in questo caso va contestualizzato il dato con il resto degli aspetti economici, primo tra tutti la droga dei tagli fiscali, ma anche la bolla borsistica creata dalla accumulazione senza ricaduta produttiva... e la mossa di Draghi si può leggere anche come risposta alla spinta neonazionalista (a diversi livelli e con differenti protagonisti) derivante dalle elezioni europee.\r\n\r\nL'avvento dei populismi, ancora più ammantati da sofismi in ambito economico-monetario (visto il nazionalismo e dunque l'attaccamento a una moneta \"sovrana\"), aggiunge strappi locali a quelli che sono quegli scontri planetari. In quest'altro contesto vanno inseriti i minibot di Borghi, che però a una disamina minimamente più approfondita rispetto al loro muoversi nella stessa direzione degli stimoli monetari che rimetterebbero in moto l'economia si ammantano di qualche afflato keynesiano (ovvero nella vulgata ormai diffusa, \"di sinistra\")... e anche stavolta dunque serve una contestualizzazione dei concetti sottesi a quelle che sembrano sparate provocatorie a livello locale, ma se ricondotte alle dispute tra Usa e UE assumono altri spunti di interesse.\r\n\r\nPer contestualizzare tutte queste innumerevoli spinte contrapposte ci siamo rivolti a Raffaele Sciortino, il cui ultimo libro è appunto, parafrasando John Reed, I dieci anni che sconvolsero il mondo. 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La promozione di Domenico “Marco” Minniti da sottosegretario con delega ai Servizi segreti a ministro dell’Interno suggerisce di no. Il cambio al Viminale coincide con l’avvio di nuovi programmi di contrasto delle migrazioni “irregolari”, di gestione dell’ordine pubblico e repressione del dissenso. Peraltro alla vigilia di due importanti appuntamenti internazionali, che hanno contribuito alla scelta di rinviare la fine della legislatura: la celebrazione del 60esimo anniversario della firma del Trattato istitutivo della Cee (il 25 marzo a Roma) e, soprattutto, il vertice dei Capi di Stato del G7 a Taormina il 26 e 27 maggio.\r\nIn vista di tali scadenze, Marco Minniti appare come il politico più “adeguato” per consolidare il giro di vite securitario sul fronte interno e – in vista delle politiche – strappare a leghisti e centrodestra il monopolio della narrazione sul “pericolo” immigrato e sulla “sicurezza”. Di comprovata fede Nato, vicino all’establishment ultraconservatore degli Stati Uniti d’America e alle centrali d’intelligence più o meno occulte del nostro Paese, il suo curriculum vitae e le trame tessute in questi anni ci spiegano come e perché.\r\n\r\nLa sua “creatura” è l’ICSA, di cui sino alla morte è stato presidente Francesco Cossiga. Un nome un programma.\r\n\r\nEterogeneo per ideologie e orientamenti politici anche se in buona parte i cuori battono per l’ordine sociale e la conservazione, il consiglio scientifico della Fondazione ICSA testimonia la portata e la forza della rete di relazioni istituzionali, nazionali e internazionali, realizzata nel tempo da Marco Minniti. Si tratta di una lunga lista di Capi di Stato Maggiore delle forze armate e dell’Arma dei carabinieri; comandanti dei reparti speciali della Nato e dei servizi segreti; segretari e consiglieri militari di presidenti del consiglio e ministri; diplomatici, magistrati, responsabili della security di importanti holding economiche; giornalisti, professori universitari e finanche consulenti e analisti della CIA e dei dipartimenti statunitensi per la lotta al terrorismo.\r\n\r\nCoordinatore del Consiglio scientifico della Fondazione ICSA il sociologo Italo Saverio Trento.\r\n\r\nMembri\r\n\r\nAmm. Gianfranco Battelli, dal 1979 al 1983 a capo del cosiddetto “ufficio I” incaricato della valutazione, produzione e aggiornamento di tutti i documenti d’intelligence della Marina Militare; successivamente capo di Gabinetto del ministero della Difesa e dal 1996 al 2001 direttore del Sismi (i vecchi servizi segreti militari) e infine consigliere della Corte dei Conti.\r\n\r\nAmm. Sergio Biraghi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare dal 2004 al 2006 e poi consigliere militare del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.\r\n\r\nGen. Carlo Cabigiosu, già vicecomandante del Corpo d’Armata di reazione Rapida della Nato in Germania, poi Capo di Stato maggiore del Comando Regionale delle Forze Terrestri Alleate del Sud Europa (il primo generale italiano ad assumere tale carica, da sempre ricoperta da militari Usa), comandante della Forza Nato in Kosovo (2000-01), rappresentante dell’Italia al Senior Official Group (SOG) della Nato per la revisione della struttura di Comando dell'Alleanza e infine consigliere militare della Missione italiana in Iraq (2003-04).\r\n\r\nGen. Vincenzo Camporini, dal 2008 al 2011 Capo di Stato maggiore della difesa e poi consulente dell’allora ministro degli esteri Franco Frattini; oggi è vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali e membro della Fondazione Italia-Usa.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovanni De Carli ed Edoardo Esposito, generali della Guardia di Finanza.\r\n\r\nGen. Giampaolo Ganzer, già comandante dei reparti dei Carabinieri impegnati contro la colonna veneto-friulana delle Brigate Rosse e delle teste di cuoio che liberarono il generale Usa James Lee Dozier sequestrato dalle Br a Verona nel 1981. Nel 2002 è stato nominato comandante del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dell’Arma dei Carabinieri, incarico ricoperto sino al luglio 2012 nonostante la condanna in primo grado a 14 anni per “associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati”, commessi nel corso di alcune operazioni antidroga dei ROS. Dopo la riduzione della condanna in secondo grado a 4 anni e 11 mesi di reclusione, lo scorso anno è scatta la prescrizione per i reati dopo la revisione della Cassazione.\r\n\r\nGen. Fabio Mini, esperto di geostrategia, ex comandante della missione Nato in Kosovo dal 2002 al 2003, autore di articoli per Limes, l’Espresso, la Repubblica e Il Fatto Quotidiano.\r\n\r\nGen. Mario Nunzella, già Capo di Stato maggiore dell’Arma dei Carabinieri, ex consigliere per la sicurezza del Presidente del Consiglio Massimo D’Alema, poi responsabile del coordinamento delle forze di polizia presso il Ministero dell’Interno. Nel giugno 2000 è stato nominato comandante del ROS dei Carabinieri.\r\n\r\nGen. Stefano Panato, ex sottocapo di Stato maggiore dell’Aeronautica (si è interessato ai programmi di sviluppo dei cacciabombardieri Tornado, Amx ed Eurofighter 2000), poi presidente del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), l’organismo di più alto livello nel campo della formazione e degli studi di sicurezza e vicedirettore del Sismi e dell’AISE (l’agenzia che sovrintende alla gestione dei servizi segreti). Dal 1999 al 2002 è stato consigliere militare presso la Rappresentanza d’Italia al Consiglio Atlantico a Bruxelles; oggi ricopre il ruolo coordinatore del Centro Studi Militari Aeronautici (Cesma) “Giulio Dohuet” di Roma.\r\n\r\nGen. Luciano Piacentini, già comandante del battaglione d’assalto “Col Moschin” e successivamente capo di Stato Maggiore della brigata paracadutisti “Folgore” e consigliere per la sicurezza in diverse aree del continente asiatico.\r\n\r\nGen. Sergio Siracusa, prima addetto militare presso l’ambasciata d’Italia a Washington, poi sottocapo di Stato maggiore presso il Comando Forze terrestri alleate del Sud Europa di Verona, direttore del Sismi dal 1994 al 1996, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri dal 1997 al 2002 e infine Consigliere di Stato.\r\n\r\nGiancarlo Capaldo, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma ed ex collaboratore dei ministri della prima Repubblica Sebastiano Vassalli e Virginio Rognoni.\r\n\r\nStefano Dambruoso, ex magistrato a Milano dove ha condotto inchieste sulle cellule anarco-insurrezionaliste e sul terrorismo jidahista in Italia, dal 2008 Capo dell’Ufficio coordinamento attività internazionali del ministero della Giustizia, poi membro del Consiglio direttivo dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e dal febbraio 2013 deputato alla Camera, eletto in Lombardia con Scelta Civica e transitato nel gruppo scissionista Civici e Innovatori. Membro anch’egli della Fondazione Italia-USA, nel gennaio 2016, unitamente al parlamentare Pd Andrea Manciulli (presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO) ha presentato la proposta di legge “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista”.\r\n\r\nNicola Di Giannantonio, prefetto fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio nel 2000 e successivamente direttore della Sovrintendenza Centrale dei Servizi di Sicurezza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.\r\n\r\nDomenico Vulpiani, prefetto e direttore dell’Ufficio centrale ispettivo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, dal 1978 al 1988 responsabile dei servizi di protezione dei Presidenti della Repubblica Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro, di alcuni presidenti del Consiglio e ministri dell’Interno. Dal 1990 al 1996 presso la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ha ricoperto diversi incarichi in materia di antiterrorismo; dal 1996 al 2001 è stato a capo della DIGOS di Roma, dal 2001 al 2009 direttore del Servizio Polizia Postale, ufficio specializzato nel contrasto ai crimini postali ed informatici e del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Paese.\r\n\r\nGiovanni Castellaneta, già ambasciatore d’Italia negli Usa dal 2005 al 2009 (anni in cui vengono sottoscritti accordi strategici con Washington in campo militare e industriale, come ad esempio la coproduzione dei cacciabombardieri F-35, l’installazione del terminale MUOS a Niscemi e dei droni d’intelligence a Sigonella); successivamente presidente del consiglio di amministrazione di SACE (il gruppo assicurativo-finanziario a favore delle imprese italiane che operano all’estero, interamente controllato dalla Cassa depositi e Prestiti) e membro del Cda di Finmeccanica (l’holding a capo del complesso militare-industriale italiano). È stato inoltre consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Berlusconi e suo rappresentante personale per i Vertici del G8 del 2001 e del 2005.\r\n\r\nGuido Lenzi, ambasciatore, già rappresentante permanente presso l’OSCE a Vienna, direttore dell’Istituto Europeo di Studi di Sicurezza a Parigi e consigliere diplomatico presso il ministero degli affari esteri e della difesa.\r\n\r\nAndrea Monorchio, originario di Reggio Calabria, ex ragioniere generale dello Stato, docente di materie economiche presso l’Università di Siena e la Luiss di Roma, per alcuni anni presidente del Cda di Infrastrutture S.p.A. (società voluta dal ministero del Tesoro per finanziare le grandi opere pubbliche) e dei collegi sindacali di Eni, Fintecna e Telespazio (gruppo Finmeccanica). Nell’ottobre 2011 è stato nominato vicepresidente della Banca popolare di Vicenza.\r\n\r\nPaolo Savona, già direttore generale e poi amministratore delegato della Banca Nazionale del Lavoro (1989-1990), presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (dal 1990 al 1999 e dal 2010 al 2014), dei Cda di holding e società come Impregilo, Gemina, Aeroporti di Roma, Consorzio Venezia Nuova, Banca di Roma, membro dei Cda di RCS, TIM Italia, Capitalia. Savona è stato pure presidente della Commissione d’indagine sul nucleare in Italia e membro delle Commissioni Ortona e Jucci per la riforma dei servizi di sicurezza.\r\n\r\nAsher Daniel Colombo e Marzio Barbagli, docenti di sociologia dell’Università di Bologna, consulenti di fiducia del ministero dell’Interno e autori di diverse pubblicazioni sulle migrazioni internazionali e le “relazioni” immigrati-sicurezza-criminalità in Italia.\r\n\r\nSalvatore Tucci, docente di Calcolatori elettronici presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “Tor Vergata” di Roma, dal 1999 al 2008 responsabile del sistema informativo della Presidenza del consiglio dei ministri.\r\n\r\nI giornalisti Andrea Nativi direttore della Rivista Italiana Difesa e Carlo Panella ex dirigente di Lotta Continua, collaboratore de Il Foglio e responsabile delle tribune politiche Mediaset, nominato da Marco Minniti quale membro della Commissione di studio sulla Jihad in Italia.\r\n\r\nI direttori della security e protezione aziendale, Raffaele Di Lella di ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) e Franco Fiumara delle Ferrovie dello Stato (quest’ultimo ha pure diretto le compagnie della Guardia di finanza di Mondragone e Gela e il Nucleo centrale Polizia tributaria di Roma - Sezione Stupefacenti; nel dicembre 2014 è stato eletto presidente di Colpofer, l’Associazione internazionale dei Capi delle strutture di sicurezza aziendale ferroviaria di 24 paesi e della Polizia dei trasporti).\r\n\r\nLuisa Franchina, ingegnere elettronico ed esperta di strategie di sicurezza delle reti e dell’informazione, dal 2011 al 2013 direttrice generale del Nucleo operativo per gli attentati NBCR (nucleari, biologici, chimici e radiologici) presso la Presidenza del Consiglio e successivamente delegata italiana per la Protezione civile presso il comando Nato di Bruxelles.\r\n\r\nGli ispettori generali della Police nationale francese, Hélène Martini (già consigliere tecnico per la sicurezza interna del Presidente della Repubblica) ed Emile Pérez, direttore del Service de Coopération Technique Internationale de Police e presidente di Francopol.\r\n\r\nFrances Fragos Townsend, ex consigliere per la sicurezza nazionale e le politiche di lotta al terrorismo del presidente Usa George W. Bush, nonché inviata speciale per le ispezioni alla prigione-lager “Abu Ghraib” in Iraq, nota al mondo per i crimini commessi dai militari statunitensi a danno dei reclusi. Tra il 2006 e il 2007, l’allora vice-ministro all’interno Marco Minniti e il prefetto Carlo De Stefano (al tempo direttore centrale della Polizia di prevenzione e coordinatore del Comitato di analisi strategica antiterrorismo) ebbero modo d’incontrare più volte a Roma e Washington la consigliere Townsend per uno “scambio di informazioni Italia-Usa sulla “minaccia terroristica”.\r\n\r\nKurt Volker, ex ambasciatore Usa alla Nato (su nomina del presidente George W. Bush) ed ex analista internazionale della CIA, managing director del Centro per le Relazioni Transatlantiche alla Johns Hopkins University. Già consulente del senatore ultraconservatore John MacCain e vicedirettore dell’allora Segretario generale della NATO George Robertson (1998-2001), Volker ha ricoperto l’incarico di consulente del Dipartimento di Stato in preparazione dei summit Nato di Praga (2002) e Istanbul (2004).\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, autore di un profilo di Minniti, uscito su Left.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 01 17 minniti mazzeo","17 Gennaio 2017","2017-01-20 16:11:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/Cossiga-e-Minniti-600x400-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/Cossiga-e-Minniti-600x400-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/Cossiga-e-Minniti-600x400-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/Cossiga-e-Minniti-600x400.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Minniti. 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Gianfranco Battelli, dal 1979 al 1983 a capo del cosiddetto “ufficio I” incaricato della valutazione, produzione e aggiornamento di tutti i documenti d’intelligence della Marina Militare; successivamente capo di Gabinetto del ministero della Difesa e dal 1996 al 2001 direttore del Sismi (i vecchi servizi segreti militari) e infine consigliere della Corte dei Conti.\r\n\r\nAmm. Sergio Biraghi, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare dal 2004 al 2006 e poi consigliere militare del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.\r\n\r\nGen. Carlo Cabigiosu, già vicecomandante del Corpo d’Armata di reazione Rapida della Nato in Germania, poi Capo di Stato maggiore del Comando Regionale delle Forze Terrestri Alleate del Sud Europa (il primo generale italiano ad assumere tale carica, da sempre ricoperta da militari Usa), comandante della Forza Nato in Kosovo (2000-01), rappresentante dell’Italia al Senior Official Group (SOG) della Nato per la revisione della struttura di Comando dell'Alleanza e infine consigliere militare della Missione italiana in Iraq (2003-04).\r\n\r\nGen. Vincenzo Camporini, dal 2008 al 2011 Capo di Stato maggiore della difesa e poi consulente dell’allora ministro degli esteri Franco Frattini; oggi è vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali e membro della Fondazione Italia-Usa.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovanni De Carli ed Edoardo Esposito, generali della Guardia di Finanza.\r\n\r\nGen. Giampaolo Ganzer, già comandante dei reparti dei Carabinieri impegnati contro la colonna veneto-friulana delle Brigate Rosse e delle teste di cuoio che liberarono il generale Usa James Lee Dozier sequestrato dalle Br a Verona nel 1981. Nel 2002 è stato nominato comandante del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dell’Arma dei Carabinieri, incarico ricoperto sino al luglio 2012 nonostante la condanna in primo grado a 14 anni per “associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati”, commessi nel corso di alcune operazioni antidroga dei ROS. Dopo la riduzione della condanna in secondo grado a 4 anni e 11 mesi di reclusione, lo scorso anno è scatta la prescrizione per i reati dopo la revisione della Cassazione.\r\n\r\nGen. Fabio Mini, esperto di geostrategia, ex comandante della missione Nato in Kosovo dal 2002 al 2003, autore di articoli per Limes, l’Espresso, la Repubblica e Il Fatto Quotidiano.\r\n\r\nGen. Mario Nunzella, già Capo di Stato maggiore dell’Arma dei Carabinieri, ex consigliere per la sicurezza del Presidente del Consiglio Massimo D’Alema, poi responsabile del coordinamento delle forze di polizia presso il Ministero dell’Interno. Nel giugno 2000 è stato nominato comandante del ROS dei Carabinieri.\r\n\r\nGen. Stefano Panato, ex sottocapo di Stato maggiore dell’Aeronautica (si è interessato ai programmi di sviluppo dei cacciabombardieri Tornado, Amx ed Eurofighter 2000), poi presidente del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), l’organismo di più alto livello nel campo della formazione e degli studi di sicurezza e vicedirettore del Sismi e dell’AISE (l’agenzia che sovrintende alla gestione dei servizi segreti). Dal 1999 al 2002 è stato consigliere militare presso la Rappresentanza d’Italia al Consiglio Atlantico a Bruxelles; oggi ricopre il ruolo coordinatore del Centro Studi Militari Aeronautici (Cesma) “Giulio Dohuet” di Roma.\r\n\r\nGen. Luciano Piacentini, già comandante del battaglione d’assalto “Col Moschin” e successivamente capo di Stato Maggiore della brigata paracadutisti “Folgore” e consigliere per la sicurezza in diverse aree del continente asiatico.\r\n\r\nGen. Sergio Siracusa, prima addetto militare presso l’ambasciata d’Italia a Washington, poi sottocapo di Stato maggiore presso il Comando Forze terrestri alleate del Sud Europa di Verona, direttore del Sismi dal 1994 al 1996, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri dal 1997 al 2002 e infine Consigliere di Stato.\r\n\r\nGiancarlo Capaldo, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma ed ex collaboratore dei ministri della prima Repubblica Sebastiano Vassalli e Virginio Rognoni.\r\n\r\nStefano Dambruoso, ex magistrato a Milano dove ha condotto inchieste sulle cellule anarco-insurrezionaliste e sul terrorismo jidahista in Italia, dal 2008 Capo dell’Ufficio coordinamento attività internazionali del ministero della Giustizia, poi membro del Consiglio direttivo dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e dal febbraio 2013 deputato alla Camera, eletto in Lombardia con Scelta Civica e transitato nel gruppo scissionista Civici e Innovatori. Membro anch’egli della Fondazione Italia-USA, nel gennaio 2016, unitamente al parlamentare Pd Andrea Manciulli (presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO) ha presentato la proposta di legge “Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista”.\r\n\r\nNicola Di Giannantonio, prefetto fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio nel 2000 e successivamente direttore della Sovrintendenza Centrale dei Servizi di Sicurezza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.\r\n\r\nDomenico Vulpiani, prefetto e direttore dell’Ufficio centrale ispettivo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, dal 1978 al 1988 responsabile dei servizi di protezione dei Presidenti della Repubblica Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro, di alcuni presidenti del Consiglio e ministri dell’Interno. Dal 1990 al 1996 presso la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ha ricoperto diversi incarichi in materia di antiterrorismo; dal 1996 al 2001 è stato a capo della DIGOS di Roma, dal 2001 al 2009 direttore del Servizio Polizia Postale, ufficio specializzato nel contrasto ai crimini postali ed informatici e del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Paese.\r\n\r\nGiovanni Castellaneta, già ambasciatore d’Italia negli Usa dal 2005 al 2009 (anni in cui vengono sottoscritti accordi strategici con Washington in campo militare e industriale, come ad esempio la coproduzione dei cacciabombardieri F-35, l’installazione del terminale MUOS a Niscemi e dei droni d’intelligence a Sigonella); successivamente presidente del consiglio di amministrazione di SACE (il gruppo assicurativo-finanziario a favore delle imprese italiane che operano all’estero, interamente controllato dalla Cassa depositi e Prestiti) e membro del Cda di Finmeccanica (l’holding a capo del complesso militare-industriale italiano). È stato inoltre consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Berlusconi e suo rappresentante personale per i Vertici del G8 del 2001 e del 2005.\r\n\r\nGuido Lenzi, ambasciatore, già rappresentante permanente presso l’OSCE a Vienna, direttore dell’Istituto Europeo di Studi di Sicurezza a Parigi e consigliere diplomatico presso il ministero degli affari esteri e della difesa.\r\n\r\nAndrea Monorchio, originario di Reggio Calabria, ex ragioniere generale dello Stato, docente di materie economiche presso l’Università di Siena e la Luiss di Roma, per alcuni anni presidente del Cda di Infrastrutture S.p.A. (società voluta dal ministero del Tesoro per finanziare le grandi opere pubbliche) e dei collegi sindacali di Eni, Fintecna e Telespazio (gruppo Finmeccanica). Nell’ottobre 2011 è stato nominato vicepresidente della Banca popolare di Vicenza.\r\n\r\nPaolo Savona, già direttore generale e poi amministratore delegato della Banca Nazionale del Lavoro (1989-1990), presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (dal 1990 al 1999 e dal 2010 al 2014), dei Cda di holding e società come Impregilo, Gemina, Aeroporti di Roma, Consorzio Venezia Nuova, Banca di Roma, membro dei Cda di RCS, TIM Italia, Capitalia. Savona è stato pure presidente della Commissione d’indagine sul nucleare in Italia e membro delle Commissioni Ortona e Jucci per la riforma dei servizi di sicurezza.\r\n\r\nAsher Daniel Colombo e Marzio Barbagli, docenti di sociologia dell’Università di Bologna, consulenti di fiducia del ministero dell’Interno e autori di diverse pubblicazioni sulle migrazioni internazionali e le “relazioni” immigrati-sicurezza-criminalità in Italia.\r\n\r\nSalvatore Tucci, docente di Calcolatori elettronici presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “Tor Vergata” di Roma, dal 1999 al 2008 responsabile del sistema informativo della Presidenza del consiglio dei ministri.\r\n\r\nI giornalisti Andrea Nativi direttore della Rivista Italiana Difesa e Carlo Panella ex dirigente di Lotta Continua, collaboratore de Il Foglio e responsabile delle tribune politiche Mediaset, nominato da Marco Minniti quale membro della Commissione di studio sulla Jihad in Italia.\r\n\r\nI direttori della security e protezione aziendale, Raffaele Di Lella di ENAC (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) e Franco Fiumara delle Ferrovie dello Stato (quest’ultimo ha pure diretto le compagnie della Guardia di finanza di Mondragone e Gela e il Nucleo centrale Polizia tributaria di Roma - Sezione Stupefacenti; nel dicembre 2014 è stato eletto presidente di Colpofer, l’Associazione internazionale dei Capi delle strutture di sicurezza aziendale ferroviaria di 24 paesi e della Polizia dei trasporti).\r\n\r\nLuisa Franchina, ingegnere elettronico ed esperta di strategie di sicurezza delle reti e dell’informazione, dal 2011 al 2013 direttrice generale del Nucleo operativo per gli attentati NBCR (nucleari, biologici, chimici e radiologici) presso la Presidenza del Consiglio e successivamente delegata italiana per la Protezione civile presso il comando Nato di Bruxelles.\r\n\r\nGli ispettori generali della Police nationale francese, Hélène Martini (già consigliere tecnico per la sicurezza interna del Presidente della Repubblica) ed Emile Pérez, direttore del Service de Coopération Technique Internationale de Police e presidente di Francopol.\r\n\r\nFrances Fragos Townsend, ex consigliere per la sicurezza nazionale e le politiche di lotta al terrorismo del presidente Usa George W. Bush, nonché inviata speciale per le ispezioni alla prigione-lager “Abu Ghraib” in Iraq, nota al mondo per i crimini commessi dai militari statunitensi a danno dei reclusi. Tra il 2006 e il 2007, l’allora vice-ministro all’interno Marco Minniti e il prefetto Carlo De Stefano (al tempo direttore centrale della Polizia di prevenzione e coordinatore del Comitato di analisi strategica antiterrorismo) ebbero modo d’incontrare più volte a Roma e Washington la consigliere Townsend per uno “scambio di informazioni Italia-Usa sulla “minaccia terroristica”.\r\n\r\nKurt Volker, ex ambasciatore Usa alla Nato (su nomina del presidente George W. Bush) ed ex analista internazionale della CIA, managing director del Centro per le Relazioni Transatlantiche alla Johns Hopkins University. Già consulente del senatore ultraconservatore \u003Cmark>John\u003C/mark> MacCain e vicedirettore dell’allora Segretario generale della NATO George Robertson (1998-2001), Volker ha ricoperto l’incarico di consulente del Dipartimento di Stato in preparazione dei summit Nato di Praga (2002) e Istanbul (2004).\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, autore di un profilo di Minniti, uscito su Left.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 01 17 minniti mazzeo",[143],{"field":67,"matched_tokens":144,"snippet":140,"value":141},[62],{"best_field_score":71,"best_field_weight":72,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":16,"score":73,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},{"document":147,"highlight":167,"highlights":172,"text_match":69,"text_match_info":175},{"cat_link":148,"category":149,"comment_count":44,"id":150,"is_sticky":44,"permalink":151,"post_author":47,"post_content":152,"post_date":153,"post_excerpt":50,"post_id":150,"post_modified":154,"post_thumbnail":155,"post_thumbnail_html":156,"post_title":157,"post_type":55,"sort_by_date":158,"tag_links":159,"tags":164},[41],[43],"37710","http://radioblackout.org/2016/10/siria-washington-sospende-negoziati-con-mosca-la-russia-schiera-sistema-antimissile/","Gli Stati Uniti hanno sospeso i negoziati con la Russia per il rilancio del cessate-il-fuoco in Siria e per la creazione di una taskforce militare congiunta per colpire i jihadisti. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby, ha accusato la Russia e il suo alleato siriano di intensificare gli attacchi sulle zone civili, dichiarando che Mosca non è riuscita a rispettare i propri impegni nel campo umanitario ed è stata \"incapace\" di fermare i bombardamenti del regime siriano. Intanto, in quella che viene chiamata \"guerra per procura\" da alcune fonti giornalistiche, inizia il botta e risposta tra Russia e Usa: \"Washington non ha rispettato gli accordi sulla Siria e ora sta cercando di scaricare la colpa su qualcun altro.\" E' la prima reazione di Mosca, attraverso la portavoce del ministero degli Esteri. Secondo fonti americane la Russia avrebbe dispiegato un avanzato dispositivo antimissile in Siria per la prima volta. Non si ha conferma sullo scopo di questa mossa, ma secondo le fonti tale sistema militare sarebbe potenzialmente in grado di contrastare qualsiasi attacco missilistico americano.\r\nUn aggiornamento con Davide, un compagno che da alcuni mesi si trova in Rojava:\r\nsiria_usavsrussia","5 Ottobre 2016","2016-10-07 12:21:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/310x0_1475562497653.rainews_20161004082534253-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"206\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/310x0_1475562497653.rainews_20161004082534253-300x206.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/310x0_1475562497653.rainews_20161004082534253-300x206.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/310x0_1475562497653.rainews_20161004082534253.jpg 310w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siria, Washington sospende negoziati con Mosca. 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In alcuni casi i detenuti hanno ricevuto una seppur minima assistenza medica, ma a quello gravemente ferito la polizia ha rifiutato di fornire cure mediche. Uno dei medici in servizio, udito dal testimone, ha detto: “Lasciatelo morire. Diremo che quando è arrivato qui era già morto”.\r\n\r\nLa persona in servizio ha riferito ad Amnesty che nel centro sportivo della polizia erano detenuti da 650 a 800 soldati e che almeno 300 di essi mostravano segni di pestaggi, tra cui ematomi, tagli e fratture. Almeno 40 erano in così gravi condizioni da non poter camminare. Una donna, tenuta separata dagli altri, aveva ferite sul volto e sul tronco.\r\nSempre questa persona ha riferito di aver ascoltato agenti di polizia rivendicare la responsabilità dei pestaggi e dire che questi sarebbero andati avanti fino a quando i detenuti non avessero parlato.\r\nIn generale, pare che i trattamenti peggiori siano riservati ai militari di alto grado.\r\nMolti dei detenuti hanno i polsi legati dietro la schiena con lacci di plastica e sono costretti a rimanere in ginocchio per ore. I lacci di plastica sono così stretti da provocare ferite. Alcuni detenuti sono anche bendati.\r\nGli avvocati incontrati da Amnesty International hanno denunciato che detenuti sono comparsi di fronte ai procuratori coi vestiti ricoperti di sangue. Hanno anche riferito di detenuti privati di cibo per tre giorni e di acqua per due giorni.\r\nUn avvocato che lavora presso il tribunale di Caglayan, a Istanbul, ha riferito che alcuni detenuti erano in fortissimo stress emotivo; uno ha tentato di gettarsi da una finestra al sesto piano, un altro colpiva ripetutamente con la testa un muro.\r\nSabato scorso il governo turco ha emesso il primo decreto dello stato d’emergenza, che aumenta da quattro a 30 giorni il periodo di detenzione senza incriminazione. Questa modifica rischia di esporre i detenuti ad altre torture.\r\n\r\nEpurazioni ed arresti continuano a ritmo serrato. Ieri la compagnia di bandiera turca Turkish Airlines ha cacciato oltre 100 dipendenti, tra cui membri della direzione e personale di cabina, per presunti legami con la rete di Fethullah Gulen, accusato da Ankara del fallito golpe. Lo riporta il quotidiano filo-governativo Sabah.\r\nAlmeno altre 198 persone sono state allontanate con le stesse accuse dalla compagnia di telecomunicazioni Turk Telekom, partecipata dallo Stato al 30%. Alcuni di questi sono anche indagati. Al ministero degli Esteri turco \"ci saranno dei licenziamenti, compresi alcuni al livello di ambasciatore\", anche se non si tratta di personale attualmente in missione.\r\nNella 'lista nera' ci sarebbero, tra gli altri, un ex capo del personale e un consigliere dell'ex premier Ahmet Davutoglu, ai tempi in cui questi era ministro degli Esteri.\r\nE stato emesso un mandato d'arresto nei confronti di almeno 42 giornalisti. Nella lista c'è anche la giornalista veterana Nazli Ilicak, 72 anni, da tempo critica nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan.\r\n\r\nErdogan sta facendo piazza pulita di ogni forma di opposizione politica e sociale, colpendo tutti, non solo i sostenitori di Gulen.\r\nIl quotidiano turco Yeni Safak, vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan accusa gli Stati Uniti di aver sostenuto e finanziato il fallito golpe. Nella sua prima pagina di ieri punta direttamente il dito contro un generale Usa, John F. Campbell, accusando la Cia di averlo finanziato attraverso una banca con sede in Nigeria.\r\n\r\nOggi le agenzie hanno battuto la notizia della visita di Erdogan a Mosca il prossimo 9 agosto, quando incontrerà Putin, un segnale del rapido disgelo delle relazioni tra i due paesi, cominciata una decina di giorni prima del fallito golpe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, mediattivista e blogger di origine turca.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016 07 26 muraturchia","26 Luglio 2016","2016-07-29 17:45:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/colpo-stato-turchia-31-1000x600-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/colpo-stato-turchia-31-1000x600-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/colpo-stato-turchia-31-1000x600-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/colpo-stato-turchia-31-1000x600-768x461.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/colpo-stato-turchia-31-1000x600.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Turchia. 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Campbell, accusando la Cia di averlo finanziato attraverso una banca con sede in Nigeria.\r\n\r\nOggi le agenzie hanno battuto la notizia della visita di Erdogan a Mosca il prossimo 9 agosto, quando incontrerà Putin, un segnale del rapido disgelo delle relazioni tra i due paesi, cominciata una decina di giorni prima del fallito golpe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, mediattivista e blogger di origine turca.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016 07 26 muraturchia",[207],{"field":67,"matched_tokens":208,"snippet":204,"value":205},[62],{"best_field_score":71,"best_field_weight":72,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":16,"score":73,"tokens_matched":16,"typo_prefix_score":44},{"document":211,"highlight":239,"highlights":244,"text_match":69,"text_match_info":247},{"cat_link":212,"category":213,"comment_count":44,"id":214,"is_sticky":44,"permalink":215,"post_author":47,"post_content":216,"post_date":217,"post_excerpt":50,"post_id":214,"post_modified":218,"post_thumbnail":219,"post_thumbnail_html":220,"post_title":221,"post_type":55,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":232},[41],[43],"28612","http://radioblackout.org/2015/03/genitorialita-ma-in-quali-termini-polemiche-al-di-sotto-di-ogni-sospetto/","Oggi i giornali sono stati invasi da polemiche e curiosità sulla \"querelle\" tra Stefano Dolce, di Dolce e Gabbana, e Elton John sulla fecondazione assistita, maternità surrogata, etc., dopo le dichiarazioni dello stilista contro i \"figli sintetici\".\r\nAl di là della sterile nonchè ridicola querelle tra vip miliardari e i vari roghi di magliette e mutande D&G, torna ancora sui giornali una questione che riguarda la genitorialità delle persone omosessuali che si trovano spesso in mezzo a \"dibattiti di opinione\" non troppo profondi su varie questioni: dal matrimonio, ai figli, all'educazione, etc. sentendosi costantemente giudicati o chiamati a giustificarsi e posizionarsi in tanti aspetti della vita quotidiana.\r\nSarebbe sensato un percorso di analisi e costruzione più oculato su determinate questioni che invece vengono spesso relegate alla cronaca o al gossip.\r\nNe abbiamo parlato allegramente con Maurizio del Circolo Maurice.\r\nAscolta il contributo\r\n\r\nmauri","16 Marzo 2015","2015-03-20 12:12:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/sintetico-child-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"274\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/sintetico-child.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Genitorialità, ma a quale costo? 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(2005) Jean-Marc ValléeEat the Night (2024) Caroline Poggi e Jonathan VinelPriscilla – La regina del deserto (1994) Stephan ElliottSalon Kitty (1976) Tinto BrassLouise-Michel (2008) Gustave de Kervern e Benoît DelépineLes Reines du drame (2024) Alexis LangloisSessomatto (1973) Dino RisiPink Flamingos (1973) John WatersLooking (2014-2016) [serie TV] Michael LannanAbsolutely Fabulous (1992-1996) [serie TV] Jennifer SaundersMoonlight (2016) Barry JenkinsTotally Fucked Up (1993) Gregg ArakiJ’ai tué ma mère (2009) Xavier Dolan120 battiti al minuto (2017) Robin CampilloBeau Travail (1999) Claire DenisBlue (1993) Derek Jarman","7 Ottobre 2025","2025-10-07 21:52:41","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/Screenshot-2025-10-07-alle-09.31.56-scaled-e1759824650962.jpg","le pellicule di malormone",1759831354,[382],"https://radioblackout.org/tag/cinema/",[384],"cinema",{"post_content":386},{"matched_tokens":387,"snippet":388,"value":389},[62,312],"1973) Dino RisiPink Flamingos (1973) \u003Cmark>John\u003C/mark> \u003Cmark>Waters\u003C/mark>Looking (2014-2016) [serie TV] Michael LannanAbsolutely","le vostre emanuela folliero del cuore in formazione completa vi portano una selecta di film da vedere e colonne sonore da ascoltare. urrà per hollywood\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nBoys Don’t Cry (1999) Kimberly PeirceShortbus (2006) \u003Cmark>John\u003C/mark> Cameron MitchellC.R.A.Z.Y. 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Tonico70 - Anni Di Piombo\r\n\r\n \tJAB - 5,6,7,8 (Dance Is Life)\r\n \tSay She She - Prism\r\n \tSay She She - Blow My Mind\r\n \t4. 4 13 - Tawana Yvone\r\n \tOSHUN - You Cant (Love Me)\r\n \tOSHUN - Milk (feat. Niambi Sala)\r\n \tOSHUN - Kali\r\n \tLAVVA - Oshuns Waters\r\n \tLAVVA - Citrine\r\n \tSons Of Kemet - Pick Up Your Burning Cross ft. Moor Mother, Angel Bat Dawid\r\n \tSons Of Kemet - To Never Forget The Source\r\n \tSons Of Kemet - Hustle ft. Kojey Radical\r\n \tLes Mamans du Congo & RROBIN - Sans Pagne\r\n \tLes Mamans du Congo & RROBIN - Bordel De Rap\r\n \tLes Mamans du Congo & RROBIN - Meki\r\n \tThe Strange Fruit Project - Special\r\n \tThe Strange Fruit Project - You (The Only Ones)\r\n \tThe Strange Fruit Project - Making My Way\r\n \tJohn Robinson And PVD - Respect King\r\n \tChoose Your Words Wisely (feat. 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Melinda Camille)\r\n \tSlum Village - Fall In Love\r\n \tAretha Franklin - Call Me\r\n \tJ Dilla - So Far to Go\r\n \tThe Roots - I Remember\r\n \tKool On",[422],{"field":67,"matched_tokens":423,"snippet":419,"value":420},[312],1155199671761633300,{"best_field_score":426,"best_field_weight":72,"fields_matched":16,"num_tokens_dropped":44,"score":427,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":44},"1112386306048","1155199671761633393",6674,{"collection_name":300,"first_q":250,"per_page":251,"q":250},{"title":431,"slug":432},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",434],{},["Set"],["ShallowReactive",437],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fOj84j1Fn8HFZHBZnZZs1vPAnFTpNVYjyV6hubgbEP-8":-1},true,"/search?query=John+Waters"]