","Sardegna: uno sguardo su esercitazioni militari e industria bellica","post",1586518527,[64,65,66,67,68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/aeronautica-militare/","http://radioblackout.org/tag/blackout/","http://radioblackout.org/tag/capo-frasca/","http://radioblackout.org/tag/esercitazioni-militari/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/poligono-di-quirra/","http://radioblackout.org/tag/rwm/","http://radioblackout.org/tag/sardegna/",[75,76,26,30,77,53,78,79,80,15],"aeronautica militare","blackout","industria bellica","news","poligono di quirra","RWM",{"post_content":82,"post_title":88,"tags":91},{"matched_tokens":83,"snippet":86,"value":87},[84,85],"esercitazioni","militari","Militare annunciava la ripresa delle \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> in Sardegna dal 6 aprile","Il 5 aprile l'Aeronautica Militare annunciava la ripresa delle \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> in Sardegna dal 6 aprile al 9 maggio, con anche l'istituzione di tre corridoi aerei riservati tra il poligono del Salto di Quirra e quello di Capo Frasca. 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Dalla base siciliana di Sigonella ovviamente.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023-10-17-mazzeo-sigonella-toxic-trip.mp3\"][/audio]","17 Ottobre 2023","2023-10-17 14:23:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/4-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"197\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/4-300x197.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/4-300x197.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/4.jpg 580w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L’Italia, crocevia di guerra: da Israele ad Aviano, passando per Toxic Trip",1697545416,[67,145,146,147],"http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/sigonella/","http://radioblackout.org/tag/toxic-trip/",[30,149,150,151],"Israele","sigonella","toxic trip",{"post_content":153,"tags":157},{"matched_tokens":154,"snippet":155,"value":156},[85],"annualmente per addestrare le aeronautiche \u003Cmark>militari\u003C/mark> dei paesi membri all'impiego in","È iniziata ieri nella base aerea di Aviano (Pordenone) l'edizione 2023 di “Steadfast Noon\", l'esercitazione che la NATO organizza annualmente per addestrare le aeronautiche \u003Cmark>militari\u003C/mark> dei paesi membri all'impiego in un conflitto di armi nucleari.\r\nLa maxi-esercitazione interesserà fino al 26 ottobre buona parte dell'Italia, in particolare le regioni centro-settentrionali, la Puglia, la Sardegna, il basso Tirreno, il mar Adriatico e la vicina Croazia.\r\nIn Belgio dal 23 al 30 settembre il complesso militare-industriale-finanziario-accademico italiano ha preso parte a Toxic Trip 2023, la maxi-esercitazione NATO nel campo della “difesa” dalle minacce di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRN) in ambito aeronautico.\r\nC’erano pure i ricercatori della Fondazione Links e del Politecnico di Torino alle attività addestrative di guerra globale che hanno visto protagonisti nella base di Koksijde (Fiandre occidentali) oltre 600 \u003Cmark>militari\u003C/mark> specializzati di 15 paesi dell’Alleanza Atlantica.\r\nA proposito… Da dove pensate che partano i rifornimenti ad Israele per la guerra in corso? 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Da mesi si susseguono esercitazioni militari nelle basi dislocate in tutto il territorio dello stato italiano.\r\nLa Sardegna è circondata da navi da guerra, con centinaia di uomini in divisa dislocati su tutto il fronte mare, lo spazio aereo è riservato alle plance di comando delle portaerei e alle cloche dei caccia.\r\nIl 16 ottobre si è svolta una manifestazione per la pace, per la chiusura delle basi militari, contro l’uso della Sardegna in funzione della guerra: “Non vogliamo che nella nostra isola siano preparati i conflitti che infiammeranno lo scenario internazionale. Non vogliamo essere complici del sangue che sarà versato”.\r\nScrive L’Unione Sarda: “Quello che sta accadendo da 48 ore sul proscenio di Cagliari è la conferma che la Sardegna è precettata. Il Porto di Cagliari, dal molo Ichnusa passando a quello di Ponente, sino al Porto Canale, è la prova di una mobilitazione senza precedenti. La mappa della dislocazione delle portaerei, delle navi da combattimento, americane, tedesche e italiane agganciate alle bitte cagliaritane, non lascia presagire niente di buono. Da stamane le “corazzate” della Nato, con il supporto dei caccia, a partire dai nuovissimi F35, potrebbero già posizionarsi in\r\nassetto operativo per raggiungere sia il poligono del Salto di Quirra che quello di Teulada.”\r\nLe esercitazioni sarde, così come le esercitazioni nucleari Steadfast Noon che coinvolgono i bombardieri B-52 nel nord Europa assumono di questi tempi ben altra rilevanza vista la drammatica evoluzione del conflitto in Ucraina.\r\nL’obiettivo di queste “esercitazioni” è quello di preparare una risposta a un eventuale attacco contro uno dei Paesi membri della Nato. Il Manifesto riporta il comunicato con il quale la Us Navy dà l’annuncio delle manovre nelle acque sarde: «Mare 22 è un’esercitazione avanzata, marittima e anfibia. Il suo scopo è addestrare e testare comandi, personale ed equipaggi durante una serie di attività in mare, in uno scenario realistico e multidimensionale».\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno ed antimilitarista sardo\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-10-18-guido-capo-frasca.mp3\"][/audio]","18 Ottobre 2022","2022-10-18 15:43:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"135\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-300x135.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-300x135.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-1024x461.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-768x346.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-1536x692.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/307019509_676966203991074_7624221075323686819_n.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Capo Frasca. 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I war games hanno simulato le operazioni di mobilitazione aerea e rifornimento armi in vista di una guerra nucleare. Le due principali basi operative di Steadfast Noon sono Aviano (Pordenone) e Ghedi (Brescia) dove sono ospitate le testate nucleari tattiche B-61 aggiornate e potenziate per poter essere utilizzate dai nuovi cacciabombardieri F-35 “Lighting II” acquistati da diversi paesi NATO ed extra-NATO. Italia in testa. Gli F35, destinati al mercato europeo, sono prodotti dalla Lookeed Martin in Joint venture con l’Alenia, del gruppo Leonardo. Nello stabilimento di Cameri, 5 chilometri da Novara, Alenia produce i cassoni alari li assembla con i pezzi prodotti negli Stati Uniti. Lookeed Martin ed Alenia parteciperanno alla convention “Aerospace and defence Meetings”, che si svolgerà a fine novembre a Torino e contro la quale sono previste numerose iniziative, tra cui un corteo il 20 novembre ed una contestazione il 30 novembre.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, blogger e insegnante\r\n\r\nascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-26-mazzeo-esercitaz-nucleari.mp3\"][/audio]","26 Ottobre 2021","2021-10-26 15:11:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-1024x572.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-768x429.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-1536x857.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F-15E-Steadfast-Noon-top.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Esercitazioni nucleari nei cieli del Belpaese",1635261087,[236,237,238,239,67,240,241,242,243,244,245,246],"http://radioblackout.org/tag/aerospace-and-defence-meeting/","http://radioblackout.org/tag/alenia/","http://radioblackout.org/tag/aviano/","http://radioblackout.org/tag/bombe-atomiche/","http://radioblackout.org/tag/eurofighter-typhoon/","http://radioblackout.org/tag/f35/","http://radioblackout.org/tag/ghedi/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/militarismo/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/steadfast-noon-2021/",[248,249,250,251,30,252,253,254,255,256,24,257],"aerospace and defence meeting","alenia","aviano","bombe atomiche","eurofighter typhoon","F35","ghedi","leonardo","militarismo","steadfast noon 2021:",{"post_title":259,"tags":263},{"matched_tokens":260,"snippet":262,"value":262},[261],"Esercitazioni","\u003Cmark>Esercitazioni\u003C/mark> nucleari nei cieli del Belpaese",[264,266,268,270,272,274,276,278,280,282,285,287],{"matched_tokens":265,"snippet":248},[],{"matched_tokens":267,"snippet":249},[],{"matched_tokens":269,"snippet":250},[],{"matched_tokens":271,"snippet":251},[],{"matched_tokens":273,"snippet":100},[84,85],{"matched_tokens":275,"snippet":252},[],{"matched_tokens":277,"snippet":253},[],{"matched_tokens":279,"snippet":254},[],{"matched_tokens":281,"snippet":255},[],{"matched_tokens":283,"snippet":284},[85],"\u003Cmark>militari\u003C/mark>smo",{"matched_tokens":286,"snippet":24},[],{"matched_tokens":288,"snippet":257},[],[290,297],{"field":38,"indices":291,"matched_tokens":293,"snippets":296},[23,292],9,[294,295],[84,85],[85],[100,284],{"field":120,"matched_tokens":298,"snippet":262,"value":262},[261],{"best_field_score":127,"best_field_weight":128,"fields_matched":130,"num_tokens_dropped":50,"score":175,"tokens_matched":130,"typo_prefix_score":50},{"document":301,"highlight":319,"highlights":335,"text_match":346,"text_match_info":347},{"cat_link":302,"category":303,"comment_count":50,"id":304,"is_sticky":50,"permalink":305,"post_author":53,"post_content":306,"post_date":307,"post_excerpt":56,"post_id":304,"post_modified":308,"post_thumbnail":309,"post_thumbnail_html":310,"post_title":311,"post_type":61,"sort_by_date":312,"tag_links":313,"tags":316},[47],[49],"89472","http://radioblackout.org/2024/05/amare-aperto-esercitazioni-militari-in-sardegna/","Il 3 maggio è iniziata MARE APERTO, una maxi-esercitazione interforze condotta dalla Marina Militare italiana che andrà avanti fino al 27 maggio: sono ventidue le nazioni coinvolte, di cui 11 appartenenti alla Nato e si svolgerà non solo in Sardegna, ma avrà un’estensione amplissima: dal Mar Ionio alle coste della Provenza, inglobando Sicilia e Corsica. I marines americani opereranno insieme con i reparti anfibi della Brigata San Marco e con le truppe da sbarco di Spagna e Francia. I francesi schiereranno la loro ammiraglia, la portaerei Charles De Gaulle. È la più grande esercitazione militare internazionale mai coordinata nel Mediterraneo dalla Marina italiana. Esercitazioni hanno luogo ogni anno, ma quest'anno è (ancora più) imponente dell'anno scorso: sono impegnati 9.500 militari di 22 nazioni e 65 studenti. Una prova muscolare in un quadrante, il Mediterraneo, che la guerra in Palestina e le tensioni in Medio Oriente hanno reso cruciale. Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre cento tra navi, caccia, sommergibili e droni. 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Lo scorso marzo, dopo proteste e denunce, le esercitazioni militari nell’area di Punta Bianca, che nel frattempo era diventata Riserva naturale, erano state sospese. Poi l’annuncio di ripresa a partire dal 17 ottobre.\r\nIn questo periodo non sono neanche state realizzate le necessarie bonifiche, né il ripristino delle strade danneggiate promesse al Sindaco di Agrigento come compensazione per l’occupazione militare.\r\nAssociazioni locali come Mareamico, Marevivo, Legambiente insieme al Movimento No Muos e singoli cittadini della zona hanno deciso di fare un sit-in all’ingresso della Riserva di Punta Bianca.\r\nper impedire l'entrata ai mezzi dell'Esercito. Questi ultimi, però, nonostante la pubblicazione del calendario che annunciava la ripresa delle attività, non si sono presentati, sospendendo di fatto le esercitazioni senza però cancellarle del tutto.\r\nNe abbiamo parlato con Fernando del Movimento No Muos\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-10-18-fernando-punta-bianca.mp3\"][/audio]","2022-10-18 15:51:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca--200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca--300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca--300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca--1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca--768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/La-scogliera-Punta-Bianca-.jpg 1320w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Punta Bianca. 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Queste promesse non hanno ovviamente incantato gli abitanti di Sinjajevina che mantengono alta l’attenzione per mettersi in gioco nella difesa del proprio territorio e della propria autosussistenza, dimostrandoci ancora una volta che fermare le \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> è importante ed è possibile.\r\n\r\nAscolta l'approfondimento qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/sinjajevina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[caption id=\"attachment_66913\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] \u003Cmark>Militari\u003C/mark> che piantano conifere a rapida crescita in una delle più ampie zone di pascolo d'Europa, disturbandone l'equilibrio ecologico e ostacolando la locale attività di pastorizia[/caption]",{"matched_tokens":447,"snippet":448,"value":448},[261,85],"\u003Cmark>Esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> nei luoghi naturali: il recente caso del Montenegro",[450,452],{"field":120,"matched_tokens":451,"snippet":448,"value":448},[261,85],{"field":123,"matched_tokens":453,"snippet":444,"value":445},[84,85],{"best_field_score":348,"best_field_weight":349,"fields_matched":130,"num_tokens_dropped":50,"score":350,"tokens_matched":130,"typo_prefix_score":50},{"document":456,"highlight":493,"highlights":530,"text_match":346,"text_match_info":539},{"comment_count":50,"id":457,"is_sticky":50,"permalink":458,"podcastfilter":459,"post_author":390,"post_content":460,"post_date":461,"post_excerpt":56,"post_id":457,"post_modified":462,"post_thumbnail":463,"post_title":464,"post_type":437,"sort_by_date":465,"tag_links":466,"tags":480},"42624","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-giugno-le-nuove-frontiere-del-controllo-urbano-movida-proibizionismo-polizia-fascisti-e-amministrazione-a-5stelle-contro-i-rom-strage-di-classe-e-di-stato-a-londra-esercitazioni/",[390],"Come ogni venerdì, anche il 23 giugno, dalle 10,45 alle 12,45, sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout, la nostra navicella è scesa su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\n\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n2017 06 23 anarres1\r\n\r\n2017 06 23 anarres2\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\nBuona parte della puntata è stata dedicata alla città, attraversata da dispositivi di controllo sempre più sofisticati, dove la messa a valore di numerose aree urbane passa dall'eliminazione delle presenze, scomode, ingombranti, indesiderabili. 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Sul tema delle servitù in materia di servitù militari. «Sono sovradimensionate, un gravame che appare sempre più ingiustificato, anche sul piano operativo», ha detto Pigliaru. Il presidente ha ipotizzato una riduzione di quasi 7mila ettari delle servitù nell’isola, pari al 21% dell’intero onere che al momento pesa sulla Sardegna e proporzionale alla contrazione del personale impiegato.\r\nIl fronte istituzione dell'opposizione a basi e poligoni di guerra in Sardegna punta sulla conferenza Stato/Regioni per raccogliere i consensi dei sovranisti, molto numerosi nell'isola. Persino L'Unione Sarda dell'imprenditore immobiliarista Sergio Zuncheddu si è impegnato in uma forte campagna mediatica contro le servitù militari.\r\nLa stessa manifestazione di sabato 13 a Capo Frasca è stata indetta da formazioni dell'arcipelago stalino/indipendentista ed inizialmente ha raccolto ben pochi consensi. Poi la manifestazione è cresciuta, raccogliendo adesioni molto più ampie e rimettendo in pista una prospettiva antimilitarista.\r\nOltre a Capo Frasca ci sono altre tre basi: il poligono del Salto di Quirra, quello di Teulada, e la base aerea di Decimomannu.\r\nA Quirra, una sorta di \"zona franca\", lecito e illecito si sono attorcigliati in un nodo, stretto soprattutto dal silenzio militare. Giganteschi cumuli di munizioni, brillati con esplosioni tossiche. Nanoparticelle nocive di missili e bombe, sprigionate nell'aria all'uranio che non hanno risparmiato la natura circostante, né, tantomeno, la salute della popolazione civile, colpita da una straordinaria incidenza di patologie e forme tumorali. Popolazione lotta con le istituzioni: quelle sarde non meno di quelle italiane.\r\nNei quattro poligoni sardi vengono fatte esercitazioni militari sin dagli anni '40. Qui la seconda guerra mondiale non è mai finita.\r\nLa lunga teoria di morti per tumori e leucemie, bambini e agnelli nati malformati, fondali e terreni pieni di ordigni inesplosi segna l'esistenza di luoghi dove si testano armi, si simulano condizioni di guerra, a discapito della vita e della salute di uomini donne e bambini che vivono nei paesi più vicini. Incalcolabili i costi di bonifiche forse impossibili. Negli Stati Uniti i luoghi scelti per questi giochi di guerra vengono definite \"aree sacrificate per l'interesse nazionale\". Luoghi a perdere.\r\n\r\nNon c'é mediazione possibile sulle servitù militari, sulle basi e sulle industrie armiere.\r\nVanno chiuse. 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Nanoparticelle nocive di missili e bombe, sprigionate nell'aria all'uranio che non hanno risparmiato la natura circostante, né, tantomeno, la salute della popolazione civile, colpita da una straordinaria incidenza di patologie e forme tumorali. Popolazione lotta con le istituzioni: quelle sarde non meno di quelle italiane.\r\nNei quattro poligoni sardi vengono fatte \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> sin dagli anni '40. Qui la seconda guerra mondiale non è mai finita.\r\nLa lunga teoria di morti per tumori e leucemie, bambini e agnelli nati malformati, fondali e terreni pieni di ordigni inesplosi segna l'esistenza di luoghi dove si testano armi, si simulano condizioni di guerra, a discapito della vita e della salute di uomini donne e bambini che vivono nei paesi più vicini. Incalcolabili i costi di bonifiche forse impossibili. Negli Stati Uniti i luoghi scelti per questi giochi di guerra vengono definite \"aree sacrificate per l'interesse nazionale\". Luoghi a perdere.\r\n\r\nNon c'é mediazione possibile sulle servitù \u003Cmark>militari\u003C/mark>, sulle basi e sulle industrie armiere.\r\nVanno chiuse. Senza se e senza ma.\r\n\r\nLa manifestazione di sabato 13 a Capo Frasca potrebbe essere una buona occasione per rimettere in pista l'opposizione alla \u003Cmark>militari\u003C/mark>zzazione dei territori e delle nostre vite.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Guido Coraddu, anarchico e antimilitarista e sardo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 09 12 sardegna\r\n\r\nAggiornamento al 14 settembre\r\n\r\nMigliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione al poligono di capo Frasca, circondando la base e facendo una sonora battitura. In un paio di punti gli antimilitaristi hanno tentato di tagliare le reti. La polizia schiarata in antisommossa all'interno del recinto è dovuta indietreggiare per sottrarsi al lancio di sassi e fumogeni. Abbattute le reti in diversi punti buona parte dei manifestanti è riuscita ad entrare nella base.\r\nUna manifestazione che, alla vigilia pareva giocarsi all'interno del circuito istituzionale, ha invece aperto una prospettiva di azione diretta popolare.",[594,596,598,601,603,605,607],{"matched_tokens":595,"snippet":419,"value":419},[],{"matched_tokens":597,"snippet":421,"value":421},[],{"matched_tokens":599,"snippet":600,"value":600},[85],"basi \u003Cmark>militari\u003C/mark>",{"matched_tokens":602,"snippet":26,"value":26},[],{"matched_tokens":604,"snippet":417,"value":417},[],{"matched_tokens":606,"snippet":79,"value":79},[],{"matched_tokens":608,"snippet":15,"value":15},[],[610,612],{"field":123,"matched_tokens":611,"snippet":591,"value":592},[84,85],{"field":38,"indices":613,"matched_tokens":614,"snippets":616,"values":617},[130],[615],[85],[600],[600],{"best_field_score":348,"best_field_weight":569,"fields_matched":130,"num_tokens_dropped":50,"score":570,"tokens_matched":130,"typo_prefix_score":50},{"document":620,"highlight":635,"highlights":640,"text_match":346,"text_match_info":643},{"comment_count":50,"id":621,"is_sticky":50,"permalink":622,"podcastfilter":623,"post_author":624,"post_content":625,"post_date":626,"post_excerpt":56,"post_id":621,"post_modified":627,"post_thumbnail":628,"post_title":629,"post_type":437,"sort_by_date":630,"tag_links":631,"tags":633},"97761","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-29-04-2025/",[394],"fritturamista","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. Meg ci ha spiegato come attraverso le assemblee aperte a tutt* nelle università si è organizzata la costruzione politica dello spezzone di quest'anno\": \"lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra\"\r\nAPPUNTAMENTO PER TUTT* ALLE 9.00 IN PIAZZA VITTORIO\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Studentessa-presenta-spezzone-sociale-1-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Salvatore, compagno di Taranto storico e coordinatore provinciale COBAS che ci ha spiegato come quest'anno in Puglia si terranno in piedi sia il primo maggio a Bari unitario regionale che quello a Taranto. Questa decisione è stata concordata e condivisa durante le assemblee di preparazione ed ha convinto tutt*: \"non è un segnale di separazione/divisione delle realtà di base coinvolte ma un riconoscere da parte di tutt* che la specificità di Taranto, dove si riscontra il ricatto salute/lavoro/ambiente da sempre, và a tracciare/riprendere e confermare un percorso politico che diventa riappropriazione del protagonismo della classe operaia pronta a riprendersi la piazza, il concerto popolare (che fin dalla sua prima edizione, l’evento si proponeva essere come un’alternativa alle celebrazioni istituzionali del Primo Maggio), la salute, il territorio, etc.\"\r\nQui di seguito pubblichiamo comunicato stampa del primo maggio regionale di Bari:\r\n\r\n\"Chiudiamo il consolato onorario israeliano di Bari, luogo di guerra e politiche di orrore!!!\r\nIl Tavolo regionale per la Palestina ,contro le guerre ed il riarmo UE, contro il governo della Meloni, organizza a Bari il 1 Maggio con partenza alle ore 9,30 da Piazza Diaz un corteo internazionalista a sostegno della Palestina e di tutti i popoli oppressi.\r\nAlla fine del corteo,affianco al teatro Petruzzelli, ci saranno interventi di lavoratori, studenti , associazioni, per un 1 Maggio solidale e contro il governo meloni .\r\nIl tavolo regionale ha sempre sostenuto nelle manifestazioni per la Palestina che israele non è solo quella entità che vediamo ;\r\nisraele vive soprattutto , come quello che vediamo in Puglia, grazie a quelle fitte relazioni sui territori fatte di produzione militare e civile ,di esercitazioni militari in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di accordi con Enti ed Istituzioni come Regione Puglia ed Università.\r\nBasta vedere cosa riporta il sito facebook del consolato onorario di Puglia ,che comprende anche la regione Basilicata e Molise; il consolato è retto da luigi de santis, unico console onorario in Italia riconosciuto dallo stato di israele proprio per la sua importanza.\r\nIl console onorario Luigi de santis ha ricevuto a Dicembre dalla prefettura di Bari il mantenimento della scorta.\r\nUn esempio di questa proficua attività è rappresentato dall’incontro realizzato il 18 marzo2025 tra il presidente della nuova fiera del levante(proprietà regione Puglia),Gaetano Frulli,e il decano del corpo consolare della Puglia, Basilicata e Molise, ioania Gherorghias.\r\nIn questa occasione è stato firmato un protocollo d’intesa per promuovere le imprese del territorio sui mercati internazionali.\r\nOppure l’incontro svolto il 14 Gennaio 2025con il ministro degli affari esteri di israele, gideon moshe sa’ar.\r\nUnitamente ai rapporti di collaborazione con la Regione Puglia ,con le Università,di scuole di droni per quello che significa, di costruzione di pezzi di aereo od elicottero per uso militare a volte in piccoli paesi,di esercitazioni militari come quella avvenuta presso l’aeroporto militare di Amendola ,vicino Foggia , l’11 Febbraio 2025.\r\nProprio lì davanti abbiamo manifestato lo scorso giugno per il G7 ascoltando negli incontri svolti in quella occasione il Vescovo di Manfredonia Moscone;oggi il Vescovo viene messo all’indice dall’Ambasciata israeliana di Roma che si è recata presso la Santa Sede dove lo ha accusato di antisemitismo.\r\nIl ruolo di informatore qualcuno lo avrà certamente svolto…. ed il dubbio ci viene.\r\nPer non dimenticare tutte le apparecchiature di sicurezza e di comunicazione comprate dai militari italiani,nell’ultimo periodo il governo italiano ha comprato centinaia di missili anti/carro proprio come quelli usati a Gaza in questi anni.\r\nRicordiamo anche il tentativo di costruire un villaggio turistico per riccastri in località Mogale (Ostuni) da una società Israeliana; caso strano il console onorario è il responsabile regionale dei giovani costruttori edili.\r\nBisogna chiudere questo consolato barese ormai diventato luogo di guerra e di terrore ; così come sul finire degli anni ’80 ,nelle lotte di sostegno alle Intifada Palestinesi, contrastammo in tanti duramente la istituita camera di commercio italo-israeliana fino alla sua chiusura.\r\nRealizzammo una doppia incursione all’interno della Fiera del Levante; la prima togliendo dal pennone la bandiera di israele ,buttandola nel cassonetto della spazzatura ed esponendo una enorme bandiera Palestina con la scritta “Palestina Libera”.\r\nLa seconda incursione avvenne all’interno di uno stand a loro dedicato , all’esterno della “galleria delle nazioni”.\r\nIn quella occasione furono trovati, ben occultati, degli opuscoli dedicata agli operatori commerciali.\r\nQuesti opuscoli parlavano della possibilità di non pagare tasse attraverso la triangolazione Italia-israele-Sudafrica dell’allora Apartheid.\r\nOggi più che mai è necessaria la lotta contro israele , a sostegno della Palestina.\r\nBisogna chiudere il consolato onorario di Bari che sostiene israele attraverso relazioni con “sinceri democratici” pugliesi.\r\nE’ ora di dire basta, la misura è più che colma.\r\nBari 27.04.2025\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Salvatore-COBAS-su-1-maggio-a-Bari-e-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Leo dell'Assemblea Pecaria Universitaria. Partendo dall'assemblea che ha visto ricercat* e lavorat* dell'università sempre più unit* nella lotta contro i forti tagli imposti dalla scorsa finanziaria e dalla riforma Bernini (per quanto momentaneamente \"stoppata), ci siamo fatti poi descrivere i prossimi appuntamenti che coinvolgeranno l'assemblea pecaria, il primo maggio in corteo all'interno dello spezzone sociale e il 12 maggio verso uno sciopero del precariato universitario, creato dall'unione delle diverse realtà italiane.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Leo-assemblea-universitaria-precaria-su-sciopero-nazionale-12-maggio-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl quarto argomento della puntata è stato quello dei reiterati comportamenti a dir poco anti-sindacali, messi in atto dalla cooperativa sociale Arcobaleno, ne abbiamo parlato con Giancarlo secondo lavoratore da poco licenziato dalla cooperativa stessa. Abbiamo parlato più volte di questa realtà, che tra gli altri ambiti si occupa di fornire servizi di raccolta rifiuti per il comune di Torino, che da quando ha visto l'interesse attivo da parte di Marco e Giancarlo, delegati USB all'interno della cooperativa, nel tutelare i lavoratori e la loro paga, ha inaugurato una vera e propria guerra contro chi osa dissentire.\r\n\r\nPrima i richiami a Marco per gli attacchinaggi in sede (tramite il cavillo che la bacheca sindacale era ad uso esclusivo dell'altro sindacato interno alla cooperativa, la CGIL), seguiti dal licenziamento per danno di immagine alla cooperativa. (ne abbiamo parlato in passato in questa intervista). Per poi arrivare al licenziamento di una persona con un'invalidità del 75%, seguita dai servizi sociali di più di 50 anni, da parte di quelle realtà che dovrebbero agire esattamente per non permettere che queste cose avvengano. Ci siamo fatti raccontare da Giancarlo i dettagli di questa vicenda, il quale ci ha anche invitati al presidio del 13 maggio, all'interno dello sciopero delle cooperative sociali davanti al comune, per richiedere il commissariamento della cooperativa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_29_04_Giancarlo-su-licenziamento-cooperativa-arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","13 Maggio 2025","2025-05-13 23:17:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/spezzone-social-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 29/04/2025",1747178222,[632],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[634],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":636},{"matched_tokens":637,"snippet":638,"value":639},[84,85],"produzione militare e civile ,di \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark> in comune,di cosiddetti rapporti culturali,di","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Meg studentessa universitaria a Torino sulla partecipazione al corteo del primo maggio 2025 dello spezzone sociale. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-10-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nClandestini per legge\r\nNel nostro paese si è clandestini per legge. Entrare “legalmente” è impossibile: per avere il permesso di soggiorno serve un contratto di lavoro firmato nel paese d’origine. Quanti padroni conoscete che assumono a scatola chiusa un lavoratore mai visto, in un paese a migliaia di chilometri dall’Italia?\r\nNessuno di quelli che arrivano ha le carte in regola. Chi incappa in un controllo prende il foglio di via, se viene ripescato finisce al CPR.\r\nI CPR sono un importante ingranaggio della macchina delle espulsioni, necessaria a mantenere intatta la fama di intransigenza verso i “clandestini” di cui si fregia ogni governo.\r\nLe vite intrappolate nei CPR, sospese negli hotspot, in bilico tra carte da bollo e quotidiani abusi di polizia partono da lontano, in terre dove il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse, le guerre fanno il deserto.\r\nLa storia dei CPR – un tempo CIE e prima ancora CPT – è storia di rivolte, fughe, pestaggi, scioperi della fame, gente che si taglia, altri che si cuciono la bocca. I CPR italiani sono stati distrutti e ricostruiti più e più volte.\r\nI CPR sono, con le carceri, discariche sociali nelle quali vengono rinchiusi quelli che non si sono adattati, quelli inghiottiti dalla strada, i ribelli, gli scarti da eliminare alla fine di un processo che comincia nei paesi d’origine.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nHamas a fianco della Turchia contro il confederalismo democratico\r\nIl 23 ottobre la Tusas, fabbrica d’armi del settore aerospaziale di proprietà pubblica, metà dell’esercito, metà del ministero della Difesa, è stata attaccata con esplosivi e mitra da due persone, che sono state uccise durante l’attacco in cui sono morte cinque persone.\r\nNelle ore successive un massiccio bombardamento turco ha colpito le città del nord della Siria e le basi del PKK in Iraq.\r\nHamas si è ovviamente posta a fianco di Erdogan con un comunicato di solidarietà per l’attacco alla Tusas.\r\nNoi non ci stupiamo. Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. \r\nQuello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. \r\n\r\nEl Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo\r\nAnche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti.\r\nIn un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi militari italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. Con loro ricordiamo con deferenza tutti i Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.”\r\nNe abbiamo parlato con Dario\r\n\r\nIndustria bellica, esercitazioni militari: le ultime novità \r\n\r\nDal 14 al 29 ottobre si è tenuta Steadfast Noon, l’esercitazione annuale della NATO in cui viene simulato il dispiegamento e l'impiego di armi nucleari “tattiche” in territorio europeo (le nuove B61-12 già installate anche in territorio italiano nelle basi di Ghedi, Brescia, e Aviano, Pordenone).\r\n\r\nNell’ambito di un’ampia serie di accordi bilaterali tra Italia e Qatar definiti nel bilaterale tenutosi a Villa Pamphili a Roma tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, spicca un memorandum di intesa tra Fincantieri e il gruppo qatarino del settore difesa Barzan Holdings in vista della firma di un contratto per 40 radar Omega 360.\r\n\r\nIl programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\n\r\nContro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre dalle 15\r\nNo alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Novembre 2024","2024-11-01 09:33:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/11-200x110.jpeg","Anarres del 25 ottobre. Clandestini per legge. Hamas e la Turchia. El Alamein: guerra e (neo)colonialismo...",1730453431,[],[],{"post_content":659},{"matched_tokens":660,"snippet":661,"value":662},[84,85],"parlato con Dario\r\n\r\nIndustria bellica, \u003Cmark>esercitazioni\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark>: le ultime novità \r\n\r\nDal 14","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-10-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nClandestini per legge\r\nNel nostro paese si è clandestini per legge. Entrare “legalmente” è impossibile: per avere il permesso di soggiorno serve un contratto di lavoro firmato nel paese d’origine. Quanti padroni conoscete che assumono a scatola chiusa un lavoratore mai visto, in un paese a migliaia di chilometri dall’Italia?\r\nNessuno di quelli che arrivano ha le carte in regola. Chi incappa in un controllo prende il foglio di via, se viene ripescato finisce al CPR.\r\nI CPR sono un importante ingranaggio della macchina delle espulsioni, necessaria a mantenere intatta la fama di intransigenza verso i “clandestini” di cui si fregia ogni governo.\r\nLe vite intrappolate nei CPR, sospese negli hotspot, in bilico tra carte da bollo e quotidiani abusi di polizia partono da lontano, in terre dove il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse, le guerre fanno il deserto.\r\nLa storia dei CPR – un tempo CIE e prima ancora CPT – è storia di rivolte, fughe, pestaggi, scioperi della fame, gente che si taglia, altri che si cuciono la bocca. I CPR italiani sono stati distrutti e ricostruiti più e più volte.\r\nI CPR sono, con le carceri, discariche sociali nelle quali vengono rinchiusi quelli che non si sono adattati, quelli inghiottiti dalla strada, i ribelli, gli scarti da eliminare alla fine di un processo che comincia nei paesi d’origine.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nHamas a fianco della Turchia contro il confederalismo democratico\r\nIl 23 ottobre la Tusas, fabbrica d’armi del settore aerospaziale di proprietà pubblica, metà dell’esercito, metà del ministero della Difesa, è stata attaccata con esplosivi e mitra da due persone, che sono state uccise durante l’attacco in cui sono morte cinque persone.\r\nNelle ore successive un massiccio bombardamento turco ha colpito le città del nord della Siria e le basi del PKK in Iraq.\r\nHamas si è ovviamente posta a fianco di Erdogan con un comunicato di solidarietà per l’attacco alla Tusas.\r\nNoi non ci stupiamo. Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. \r\nQuello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. \r\n\r\nEl Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo\r\nAnche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti.\r\nIn un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi \u003Cmark>militari\u003C/mark> italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. 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Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\n\r\nContro la guerra, il \u003Cmark>militari\u003C/mark>smo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre dalle 15\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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