","La lobby del gas. E dell’idrogeno","post",1612524623,[57,58,59,60],"http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/gas/","http://radioblackout.org/tag/idrogeno/","http://radioblackout.org/tag/snam/",[12,62,27,15],"gas",{"post_content":64},{"matched_tokens":65,"snippet":67,"value":68},[66],"esplorazione","della Nigeria dei diritti di \u003Cmark>esplorazione\u003C/mark> sul giacimento petrolifero offshore Opl24.","La promessa di un futuro radioso è sempre dietro l'angolo. Al tempo della crisi ambientale si sfoga nella speranza che dal cappello del soluzionismo tecnologico esca il magico coniglio salvifico che possa traghettare la carcassa della rivoluzione industriale verso un orizzonte tutto green e digitale. Il sottofondo di questo sogno è l'allegro motivetto del business as usual, una coperta troppo corta che ormai si è ridotta ad un fazzoletto logoro.\r\n\r\nQuesta promessa l'abbiamo conosciuta bene con la sbornia dei TAV, MOSE, TAP e tutto il caravan serraglio di grandi opere che avrebbero dovuto riportare l'Italia e l'Europa ad accarezzare il proprio passato coloniale.\r\n\r\nEd ecco che troviamo titoli nuovi come \"Stanno per arrivare i primi treni a idrogeno in Italia, saranno un orgoglio piemontese!\" al fianco dei soliti sospetti: Eni e Snam. La prima portata a processo insieme all’attuale amministratore delegato, Claudio Descalzi, e l’ex numero uno del gruppo, Paolo Scaroni. Cuore del processo una presunta tangente da 1,092 miliardi di dollari che sarebbe stata versata da Eni e Shell per aggiudicarsi la concessione da parte del governo della Nigeria dei diritti di \u003Cmark>esplorazione\u003C/mark> sul giacimento petrolifero offshore Opl24. La seconda, snam, vera protagonista della millantata corsa all'idrogeno in Italia.\r\n\r\nPer trovare una bussola tra queste storie vecchie e promesse nuove abbiamo intervistato Elena Gerebizza di Recommon che ha collaborato alla traduzione in italiano del rapporto \"La montatura dell'idrogeno: favola dell'industria del gas o racconto dell'orrore sul clima?\"\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/elena-gerebizza-idrogeno.mp3\"][/audio]",[70],{"field":71,"matched_tokens":72,"snippet":67,"value":68},"post_content",[66],578730123365187700,{"best_field_score":75,"best_field_weight":35,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":76,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":44},"1108091338752","578730123365187697",{"document":78,"highlight":99,"highlights":104,"text_match":73,"text_match_info":107},{"cat_link":79,"category":81,"comment_count":44,"id":83,"is_sticky":44,"permalink":84,"post_author":19,"post_content":85,"post_date":86,"post_excerpt":49,"post_id":83,"post_modified":87,"post_thumbnail":49,"post_thumbnail_html":49,"post_title":88,"post_type":54,"sort_by_date":89,"tag_links":90,"tags":97},[41,80],"http://radioblackout.org/category/informazione/no-tav/",[43,82],"NO TAV","25033","http://radioblackout.org/2014/09/mercoledi-renzi-assente-notav-presenti/"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLa giornata di mercoledì ha visto infine il premier Renzi abbandonare l'ipotesi di una visita a Chiomonte dopo innumerevoli tentennamenti e smentite, ma ha visto comunque 200 No Tav prendere i sentieri della Clarea da Giaglione e da Chiomonte per raggiungere il cantiere e ribadire di essere sempre pronti a mobilitarsi in caso di future visite sgradite (già si mormora che, per accontentare i colleghi di partito, il premier potrebbe tornate a Chiomonte a metà Ottobre...).\r\n\r\nDopo anni di lavori a passo di lumaca, il “giorno del giudizio” europeo si avvicina ad alta velocità (l’unica vista finora). L’ennesimo fiasco è annunciato. A che punto stanno i lavori? A zero, sia Italia che in Francia. Zero scavi per il megatunnel sotto le Alpi, del quale manca persino il progetto definitivo. Ma allora cosa stanno facendo a Chiomonte? Solo un cunicolo di esplorazione della roccia, non ci passeranno mai treni e binari. Dicono serva per capire se il megatunnel si può fare o no.\r\n\r\nE a che punto sono i lavori di questa galleria accessoria? Ad un misero 16%. Il sito di Lyon Turin Ferroviaire (LTF, la società pubblica italo-francese che deve fare l’opera) è laconico: 11 settembre 2014, 1242 m. Il ritardo è impressionante.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta con Dana, del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno: dana_notav","19 Settembre 2014","2014-10-24 12:38:13","Mercoledì: Renzi assente, NoTav presenti!",1411130584,[91,92,93,94,95,96],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[19,31,17,98,21,23],"no tav",{"post_content":100},{"matched_tokens":101,"snippet":102,"value":103},[66],"Chiomonte? 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Una ricchezza che rappresenta invece una dannazione per le popolazioni del Delta del Niger, che pagano con la salute le conseguenze dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo ma non godono in alcun modo dei profitti dell'oro nero.\r\nLe pagine dei giornali hanno dato grande rilievo all'inchiesta che coinvolge i dirigenti del colosso italiano degli idrocarburi, accusati di corruzione per aver pagato qualche satrapo locale per garantirsi posizioni di vantaggio per i propri impianti sia di terra che di mare.\r\nQuasi nulla l'attenzione per le responsabilità dell'ENI nell'avvelenamento del suolo, dell'acqua, dell'aria: le popolazioni del Delta, che vivono di agricoltura e pesca, sono duramente colpite da questa politica criminale.\r\nNonostante anche Amnesty abbia più volte denunciato le politiche di sfruttamento feroce e senza tutela dell'ambiente e per chi ci vive, i media vi hanno dedicato ben poca attenzione.\r\nDa diversi decenni, le aziende petrolifere, presenti nel delta del fiume Niger in Nigeria - oltre all'Eni, Total e Shell - favorite da un tessuto normativo che non tutela le popolazioni dell'area, hanno fatto il bello e il cattivo tempo.\r\n\r\nEni opera in Nigeria, con la costituzione, negli anni sessanta, di Agip e l'avvio delle sue attività di esplorazione. Le fuoriuscite di petrolio dagli oleodotti gestiti da Eni sono un fenomeno ricorrente. Hanno contaminato i campi coltivati, le falde acquifere, le paludi e i fiumi dai quali le comunità traggono l'acqua per tutte le esigenze della vita quotidiana. Le conseguenze delle fuoriuscite sono aggravate da incendi e ritardi nella bonifica dei siti inquinati.\r\n\r\nNei siti produttivi di Eni sono inoltre presenti le torce di gas, bruciato durante l'estrazione del petrolio. A causa di questa pratica, detta gas flaring, gli abitanti convivono con una polvere nera che si deposita nelle case, sui vestiti e sugli alimenti e in molti lamentano problemi di salute, per effetto degli agenti nocivi e cancerogeni sprigionati da tali torce. La qualità di vita viene inoltre compromessa dal rumore delle torce di gas nonché dall'odore acre e dall'illuminazione che esse producono nell'area circostante ventiquattr'ore su ventiquattro.\r\n\r\nOltre a essere responsabile nei casi in cui l'azienda gestisce direttamente gli oleodotti, Eni lo è anche attraverso la sua partecipazione del 5% alla Joint Venture, costituita con la società statale nigeriana NNPC (Nigerian National Petroleum Company) e con le compagnie petrolifere Elf ed SPDC (Shell Petroleum Development Company): quest'ultima è la società sussidiaria del Gruppo Royal Dutch Shell e rappresenta il principale operatore della Joint Venture.\r\n\r\nUn importante rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente sulle conseguenze dell'inquinamento da petrolio nel territorio dell'Ogoniland, una zona del delta del Niger, pubblicato il 4 agosto 2011, ha sottolineato che sebbene la Shell sia la principale responsabile degli effetti negativi degli impatti dell'estrazione di petrolio da parte della Joint Venture, gli altri partner di quest'ultima hanno anch'essi una parte di responsabilità. Eni è consapevole delle gravi mancanze delle operazioni realizzate dalla Joint Venture con la Shell e degli effetti negativi sui diritti umani e sull'ambiente.\r\n\r\nNel dicembre del 2012 la Corte di giustizia della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha dichiarato il governo nigeriano responsabile per i gravi e ripetuti abusi perpetrati delle compagnie petrolifere e sottolineato l'esigenza per il governo stesso di riportate tali società alle proprie responsabilità.\r\n\r\nUn'ipotesi fantascientifica per una classe politica corrotta e legata a filo doppio agli interessi delle multinazionali, cui è permesso usare una propria polizia privata contro le popolazioni che protestano in difesa della propria salute e del territorio in cui vivono. La violenza di questi mercenari al servizio di ENI, Shell e Elf nei confronti di manifestanti inermi, contribuisce ad infittire le fila dei ribelli armati del Mend.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca Saltalamacchia, avvocato che collabora con organizzazioni ambientaliste impegnate in Nigeria.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\navvocato_nigeria","16 Settembre 2014","2014-09-19 13:26:18","ENI in Nigeria. Soldi e veleni",1410880848,[57,120,121,122,123],"http://radioblackout.org/tag/gas-flaring/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/nigeria/","http://radioblackout.org/tag/petrolio/",[12,29,125,25,126],"inquinamento","petrolio",{"post_content":128},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[66],"l'avvio delle sue attività di \u003Cmark>esplorazione\u003C/mark>. 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.","6 Febbraio 2025","2025-02-06 23:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 3 al 9 Febbraio 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Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. 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Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, \u003Cmark>esplorazione\u003C/mark> sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. 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L’evento di due giorni prevedeva panel su “Il futuro del conflitto globale”, “le Sfide di Iron Sword” (il nome dato dall’esercito israeliano allo sterminio di Gaza) e “Esplorazione dell’innovazione nella tecnologia dei droni”. Rappresentanti di Palantir, Sequoia Capital ed Elbit hanno condiviso il palco con il direttore generale del Ministero della Difesa israeliano e il capo di “Lotem”, l’unità dell’esercito dedicata ai big data e all’intelligenza artificiale. [...]”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_DefenseTech-TelAviv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l’articolo in inglese\r\n\r\n \r\n\r\nINTERVISTA A UN PORTAVOCE DELLA CAMPAGNA DRONES FOR ROJAVA\r\n\r\nLa situazione per la Resistenza Kurda si fa ancora più complessa dopo la presa del potere in Siria da parte di HTS (Hay’at Tahrir al-Sham – milizie sostenute da Ankara e altri attori).\r\n\r\nSe le relazioni con il nuovo governo siriano sono complesse, quelle con la Turchia proseguono nell’essere caratterizzate da attacchi militari portati avanti da milizie jihadiste (SNA) e dal secondo esercito più grande della NATO.\r\n\r\nMentre continuano gli abbattimenti di droni a lungo raggio turchi da parte delle SDF, alcune fonti suggeriscono come queste siano possibili grazie alla fornitura di loitering munitions (droni kamikaze) iraniani.\r\n\r\nConsiderando questa cornice, andiamo a leggere un’interessante intervista pubblicata sulla rivista tedesca ND, dove si parla della campagna Drone for Rojava: raccolta di fondi e saperi affinché la resistenza kurda (SDF YPG JPG) possa dotarsi di droni FPV per contrastare la supremazia degli arsenali della Turchia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_dronesXrojava.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l’intervista in inglese\r\n\r\n ","22 Gennaio 2025","2025-01-23 10:14:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/bcupcb_telaviv-def-tech-200x110.jpg","ISRAELE, USA E LA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA | DRONES FOR ROJAVA",1737553251,[495,496,277,497,498,499,500,501],"http://radioblackout.org/tag/anduril/","http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[503,504,167,505,506,507,508,509],"anduril","droni","Israele","killer robots","Palantir","rojava","sorveglianza",{"post_content":511},{"matched_tokens":512,"snippet":514,"value":515},[513],"Esplorazione","allo sterminio di Gaza) e “\u003Cmark>Esplorazione\u003C/mark> dell’innovazione nella tecnologia dei droni”.","Dalla puntata del 13 gennaio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nISRAELE E USA NELLA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA\r\n\r\nGrazie ad un interessantissimo articolo pubblicato su +972 andiamo a osservare il rafforzamento delle sinergie industriali e finanziarie tra l’apparato tecnomilitare israeliano e i colossi della new wave statunitense (come Palantir e Anduril).\r\n\r\nDopo la fase “vetrina”, rappresentata dal Genocidio a Gaza, scatta la fase mostra-mercato incarnata dal vertice Defense Tech: simposio ospitato dall’Università di Tel-Aviv… dato utile da ricordare a chi sostiene che gli accordi con il mondo accademico israeliano non centrano nulla con la guerra.\r\n\r\n“Al primo vertice DefenseTech israeliano, leader aziendali e funzionari dell’esercito hanno apertamente pubblicizzato la loro collaborazione nella guerra e nella sorveglianza guidate dall’intelligenza artificiale.\r\n\r\nIl 10 dicembre, ufficiali militari israeliani, produttori di armi e venture capitalist americani si sono riuniti all’Università di Tel Aviv per il primo Summit DefenseTech (giusto per ricordarci quanto sia fondamentale interrompere le relazioni accademiche con l’entità sionista). 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Riecheggia seppur brevemente un passaggio famoso di “Figli dell’officina” attribuita a Giuseppe Raffaeli e Giuseppe del Freo, prima della fatidica frase che Buenaventura Durruti riservò a Pierre Van Passen che lo stava intervistando per il Toronto Daily Star nell’ottobre del 1936.\r\n\r\n7) VERSO FRANKENHAUSEN ipotetico parallelismo storico tra la sconfitta subita dai contadini della Turingia guidati da Thomas Muntzer nel lontano 1525 e gli operai Fiat (di cui tra l’altro molti immigrati dal sud e di origine contadina) nell’autunno del 1980 nella nostra città. Due sconfitte storiche, accomunate però anche nei suoi protagonisti da un’immensa speranza di liberazione sociale ed entusiastico ideale per una società senza classi e senza proprietà.\r\n\r\n8) SOTTERRANEI esplorazione sonora sulla condizione dell’individuo frammentato, alienato e nevrotizzato dai distacchi e dal restringersi della socialità in conseguenza di emarginazione, dipendenza estrema o privazione della libertà (ricovero coatto, reclusione) in cui si alternano disperazione, desiderio di fuga e speranza in un ipotetico futuro.\r\n\r\n9) ECLISSI, introdotta da versi tratti da “Poema del Male” e da “Al di sopra dell’Arco” di Abele Ricieri Ferrari detto Renzo Novatore, rivoluzionario, poeta e filoso anarchico, protagonista delle lotte di resistenza all’ascesa del fascismo nello spezzino e in seguito membro della banda di Sante Pollastri, si avventura negli abissi di una possibile scelta estrema dove il mondo conosciuto scompare.\r\n\r\n10) CONTROMACCHINAZIONE allontanamento repentino da una condizione di falsa autoreferenzialità che spinge l’essere umano a perdere il senso dei conflitti e a trasformarsi in una sorta di cyborg acquiescente e sottomesso ai meccanismi di relazione indotti dal potere.\r\n\r\n11) TARGET 1999 con l’esacerbarsi del conflitto in Ucraina il mainstream cerca di avvalorare la tesi del ritorno della guerra in Europa dopo il 1945. Ma in verità gli USA (di cui per sottolineare il ruolo nefasto, come già fece Jimi Hendrix per il Vietnam, risuonano le note di “Star Splanged Banner”) e i loro alleati nella NATO la guerra guerreggiata nel vecchio continente\r\nl’hanno già portata con tanto di morti, feriti e mutilati parecchi anni fa nella ex-Jugoslavia. Potremo essere a pochi minuti dalla mezzanotte…in un attimo che la vita può trasformarsi in un incubo…\r\n\r\n12) LABIRITIchePASSIONI benché l’area dell’”impossibile” sembra ridursi sempre più, il grande sogno dei dannati della terra resta indissolubile. Tra passati frantumati, sogni di cartone, fiori spezzati, disseminazione dei corpi , dematerializzazione dell’arte dell’artista, autocannibalizzazione delle classi dirigenti, viaggi virtuali, allucinazioni cyberpunk, visioni fuoriluogo, apparizioni… la nascita di nuove comunità capaci di un nuovo assalto al cielo resta, non solo una possibilità, ma una necessità.\r\n\r\n13) RICORDO questa breve frase pronunciata dal Comandante Ernesto Che Guevara ci introduce al pezzo successivo.\r\n\r\n14) ArROCCO mossa difensiva di fronte al muro che separa spesso il sogno e l’utopia dalla realtà. Alle volte i primi due possono creare brecce nel muro, ma molto più spesso sono le tragedie di una realtà devastante ad avere il sopravvento. L’essere umano può trovarsi in difficoltà a controllare questo contrasto lacerante …l’autodistruzione ne può essere una possibile conseguenza.\r\n\r\n15) LA DANZA DELLO SPETTRO nel mondo della globalizzazione i grandi flussi migratori rimettono all’ordine del giorno i problemi della redistribuzione delle risorse e dell’uguaglianza tra gli esseri umani. Riattualizzando così una vecchia frase di Karl Marx e Friedrich Engels.\r\n\r\n16) RITORNO mini suite costituita da 7 piccoli movimenti: 1) Il ricordo, 2) l’origine, 3) la nostalgia, 4) il lampo e il tuono della rivelazione, 5) il ritorno, 6) il lampo e il tuono della visione, 7) il re-incontro.\r\n\r\n17) 14 APRILE 2023 …quando il vento…\r\n\r\nIl CD lo trovate da subito nella distro di Radio Blackout e su www.sostieniradioblackout.org cioè contribuirà a finanziare la vostra radio preferita.\r\nInoltre per i 20 anni della nostra trasmissione l'album presentato oggi SOLO DENTRO UN SOGNO verrà suonato live negli studi di Radio Blackout il 21 DICEMBRE 2024 in via Cecchi 21/A\r\n\r\nTutto benefit Radio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_01_10_Presentazione-integrale-dellalbum-Solo-dentro-un-sogno-con-ospite-in-studio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","21 Ottobre 2024","2024-10-22 23:32:36","frittura mista|radio fabbrica 1/10/2024",1729469502,[532],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[534],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":536},{"matched_tokens":537,"snippet":538,"value":539},[66],"e senza proprietà.\r\n\r\n8) SOTTERRANEI \u003Cmark>esplorazione\u003C/mark> sonora sulla condizione dell’individuo frammentato,"," \r\n\r\nLa trasmissione di oggi la abbiamo fatta in compagnia di Franco Ranghino che ha presentato il nuovo album musicale, autoprodotto da Crac autoproduzioni sotterranee:\r\n\r\nSOLO DENTRO UN SOGNO.\r\n\r\nSOLO DENTRO UN SOGNO è un lavoro del progetto musicale torinese Crac Autoproduzioni Sotterranee a cui ha portato il suo importante contributo vocale Raffaello Regoli, già ideatore e direttore artistico della Rassegna di Musica Diversa Omaggio a Demetrio Stratos che per anni ha avuto luogo tra Alberone e Cento, nonché protagonista di vari progetti musicali e teatrali attraverso la Compagnia Teatro Ribelle.\r\nFranco ci ha accompagnato snocciolando brano per brano analizzando i testi e la musica anche perché lui nel progetto musicale non è solo alle tastiere e alla voce:\r\n\r\n1) NEL VENTO alcune voci raccontano indicando la direzione…\r\n\r\n2) INCONTRO (23 novembre 2002) mentre un corteo operaio si dirigeverso la stazione di Porta Nuova per bloccarla, passato e futuro si sfiorano in un magico abbraccio.\r\n\r\n3) DIRE…NON DIRE dal maggio francese a Torino racconti sul ’68 con voci di Jean-Paul Sartre e del leader dei Vichinghi di Architettura.\r\n\r\n4) AGGUATI URBANI contro l’omologazione del pensiero debole… tra il mancamento di forze, l’abbattimento fisico e morale, tra il modo sleale e coperto per conseguire uno scopo, il raggiro e l’imbroglio dell’intrigo…si aggira un’ambigua utopia…\r\n\r\n5) OTTOBRE come in una vendemmia un po’ tardiva dopo la presa del Palazzo d’Inverno vengono assaltate perfino le cantine dello Zar… anchese la storia poi finirà male…\r\n\r\n6) SOGNO DI BUENAVENTURA lo sviluppo del capitalismo porta con sé lala crescita della coscienza degli sfruttati e dell’utopia per un mondo migliore… fino all’apoteosi della rivoluzione proletaria. 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Tra passati frantumati, sogni di cartone, fiori spezzati, disseminazione dei corpi , dematerializzazione dell’arte dell’artista, autocannibalizzazione delle classi dirigenti, viaggi virtuali, allucinazioni cyberpunk, visioni fuoriluogo, apparizioni… la nascita di nuove comunità capaci di un nuovo assalto al cielo resta, non solo una possibilità, ma una necessità.\r\n\r\n13) RICORDO questa breve frase pronunciata dal Comandante Ernesto Che Guevara ci introduce al pezzo successivo.\r\n\r\n14) ArROCCO mossa difensiva di fronte al muro che separa spesso il sogno e l’utopia dalla realtà. Alle volte i primi due possono creare brecce nel muro, ma molto più spesso sono le tragedie di una realtà devastante ad avere il sopravvento. L’essere umano può trovarsi in difficoltà a controllare questo contrasto lacerante …l’autodistruzione ne può essere una possibile conseguenza.\r\n\r\n15) LA DANZA DELLO SPETTRO nel mondo della globalizzazione i grandi flussi migratori rimettono all’ordine del giorno i problemi della redistribuzione delle risorse e dell’uguaglianza tra gli esseri umani. Riattualizzando così una vecchia frase di Karl Marx e Friedrich Engels.\r\n\r\n16) RITORNO mini suite costituita da 7 piccoli movimenti: 1) Il ricordo, 2) l’origine, 3) la nostalgia, 4) il lampo e il tuono della rivelazione, 5) il ritorno, 6) il lampo e il tuono della visione, 7) il re-incontro.\r\n\r\n17) 14 APRILE 2023 …quando il vento…\r\n\r\nIl CD lo trovate da subito nella distro di Radio Blackout e su www.sostieniradioblackout.org cioè contribuirà a finanziare la vostra radio preferita.\r\nInoltre per i 20 anni della nostra trasmissione l'album presentato oggi SOLO DENTRO UN SOGNO verrà suonato live negli studi di Radio Blackout il 21 DICEMBRE 2024 in via Cecchi 21/A\r\n\r\nTutto benefit Radio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_01_10_Presentazione-integrale-dellalbum-Solo-dentro-un-sogno-con-ospite-in-studio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[541],{"field":71,"matched_tokens":542,"snippet":538,"value":539},[66],{"best_field_score":75,"best_field_weight":35,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":76,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":44},6687,{"collection_name":199,"first_q":66,"per_page":138,"q":66},4,{"title":548,"slug":549},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",551],{},["Set"],["ShallowReactive",554],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fkB7eDNzRdbemHSQNsxjsWmdKBNZaYiRr071TmNyR9Vk":-1},true,"/search?query=esplorazione"]