","Censura e polizia al Torino Pride 2018",1529413153,[169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,179],"http://radioblackout.org/tag/appendino/","http://radioblackout.org/tag/digos/","http://radioblackout.org/tag/fontana/","http://radioblackout.org/tag/nessun-norma/","http://radioblackout.org/tag/pride/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/rivolta/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/servizio-dordine-torino-pride/","http://radioblackout.org/tag/stonewall/","http://radioblackout.org/tag/torino-pride/",[181,182,183,184,185,186,187,188,189,190,191],"appendino","digos","fontana","nessun* norma","Pride","repressione","rivolta","salvini","servizio d'ordine torino pride","stonewall","Torino pride",{"post_content":193},{"matched_tokens":194,"snippet":196,"value":197},[195],"Gtt","gli sponsor la Coop, la \u003Cmark>Gtt\u003C/mark>, Il corpo di polizia municipale","Quest’anno il Torino Pride è stato attraversato anche dagli attivist* che hanno lanciato Nessun Norma, altro corteo indecoroso per il 28 giugno, anniversario della rivolta di Stonewall.\r\nLa sfilata del 16 era organizzata dal Coordinamento Torino Pride con il patrocinio di Comune di Torino, Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Torino Metropolitana, Provincia di Cuneo, Provincia di Novara. Tra gli sponsor la Coop, la \u003Cmark>Gtt\u003C/mark>, Il corpo di polizia municipale della città di Torino, City Angels e Hydra Service.\r\n\r\nGli attivist* di Nessun Norma hanno distribuito volantini, che sono immediatamente entrati nel mirino della polizia, che li ha circondati pretendendo di sequestrare i volantini, per le immagini satiriche stampate sul retro. Immagini considerate offensive, perché non è lecito burlare ministri e sindaci. Specie se si tratta di Salvini, Fontana e Appendino. Diverse compagn* sono state identificate e minacciate dalla digos. Alla fine gli uomini e le donne della polizia politica si sono accontentat* di sequestrare solo una parte del materiale.\r\n\r\nMa non è finita lì. Più tardi un gruppo di Studenti Indipendenti ha aperto uno striscione in via Po ed acceso qualche fumogeno per attirare l’attenzione. Sullo striscione campeggiava la scritta “Il Pride è rivolta. Contro frontiere, decoro, istituzionalizzazione. Nessun Norma” Lo striscione è stato due volte rimosso dal servizio d’ordine del Pride. Un fumogeno è stato lanciato addosso alle persone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Albi dell’assemblea Nessun Norma.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 06 19 Alby su censura al pride e evento Pride di giovedì 28 Giugno\r\n\r\nDi seguito il testo del volantino distribuito:\r\n\r\n“!Noi non dormiamo, Nessun* norma!\r\nnell'europa civile e democratica dei diritti e del libero scambio, per qualcun* le frontiere sono sempre più presidiate, recintate, militarizzate. il prezzo che si paga per superarle è scomparire in mare, attraversare le montagne o essere rinchius* in moderni lager. l’antirazzismo che vogliamo agire non è la commozione perbenista, voyeuristica o assistenziale che alimenta rapporti di potere asimmetrici e neo-coloniali fondati su un'idea d'integrazione lavorista schiacciata sui civilissimi modelli sociali, economici e politici europei. ci disgusta la narrazione di un occidente libero ed emancipato. esprimiamo solidarietà, complicità e mutualismo a chi cerca di abbattere le frontiere con i propri corpi e vissuti non conformi.\r\n\r\nleviamo la nostra voce contro le istituzioni benevole, le forze dell'ordine rassicuranti, le componenti normalizzanti, che mentre sfilano in questo pride sono anche al governo con salvini e la lega. non ci allineiamo con le istanze del movimento lgbt mainstream che per poter essere riconosciuto dalla norma ne perpetra i metodi. Non vogliamo che i nostri culi vengano brandizzati e strumentalizzati elettoralmente. le stesse istituzioni torinesi che oggi si autocelebrano, bonificano a tavolino quartieri, sovradeterminando corpi e desideri, sgomberano spazi sociali e campi rom nel nome della legalità e del decoro. non partecipiamo felici al rifacimento di quartieri da cui ci avete sbattuto fuori. non vogliamo attraversare spensierate i boulevard sabaudi barricati, non abbiamo intenzione di partecipare al vostro party esclusivo ma soprattutto escludente.\r\n\r\nsiamo trans*, vacche transumanti, antifasciste, lelle, infette, transfemminist*, psiconaute, frocie, punk, antisessiste, precarie, frochattare, antispeciste, queer, queen, squinzie, disokkupate, shampiste, cagne e sorche, mutanti.\r\n\r\nci prendiamo spazi in cui debordare, in cui vivere, mangiare, dormire e godere; luoghi in cui accogliamo e siamo accolte, in cui scambiamo, fluiamo ed espandiamo le nostre reti. siamo le creature dei parchi e delle frasche, pronte a risplendere da quegli angoli bui in cui ci volete relegare. il più alto dei grattacieli o la più cupa delle vostre nuvole non getterà mai ombra sulle nostre r-esistenze.\r\n\r\nrifiutiamo le categorie socialmente imposte, viviamo nelle intersezioni, nei confini, nei meticciamenti. non vogliamo incastrarci e ghettizzarci nei binarismi medicalizzati e psicologizzati: i nostri corpi e le nostre sessualità li attraversano, eccedono, deragliano. vomitiamo glitter su ogni tipo di norma. siamo orgogliose di altro e di essere altre. siamo ovunque - veniamo ovunque.\r\n\r\nsiamo frocie incazzate contro le frontiere, contro il decoro, contro la normalizzazione dei nostri corpi e desideri tutt* liber* di circolare ed autodeterminarsi!\r\n\r\nil 28 giugno ci riprendiamo le strade e le piazze dalle quali avete voluto cacciarci: partiremo da piazza palazzo di città alle 17:30 e sfileremo fino a parco dora dove allestiremo lo spazio per un queerparty!”\r\n\r\nQui quello degli Studenti Indipendenti:\r\n\r\n\"NESSUN DORMA!\", BASTA CHE STIATE ZITT*!\r\n(Cronaca di una giornata di orgogliosa repressione a cura di Coordinamento Torino Pride.)\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver sfilato rivendicando l'antirazzismo e l'antifascismo affidando l'apertura della parata ad una Giunta comunale che avvalla un governo nazionale insieme a Salvini e Lega Nord?\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di aver fatto alzare all'aria bandiere di Israele? Sì, quello Stato che uccide i/le civili palestinesi a colpi di cecchini.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* dei City Angels? Sì, quegli squadristi finto-moderati che fanno ronde contro i/le migranti per strada nel nome del decoro.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* degli sponsor? Sì, quelle aziende che utilizzano strumentalmente i corpi di milioni di persone solo per fare rainbow-washing allargando la scala del proprio profitto sulle nostre mobilitazioni.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di lasciare le forze dell'ordine libere di identificare, minacciare, provocare ed intimidire chi ritenuto politicamente scomodo? Sì, quelle stesse forze dell'ordine notoriamente antifasciste, antirazziste e democratiche. Ed oggi lo hanno dimostrato, reprimendo le nostre idee scritte su volantini sequestrati.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* di un servizio di sicurezza che pratica violenza sulle persone? Sì, quel servizio d'ordine che oggi di fronte ad uno striscione appeso e qualche fumogeno acceso ha deciso con pratiche machiste, violente e prevaricatrici di strappare ripetute volte lo striscione, lanciare ad altezza d'uomo i fumogeni ed aggredire verbalmente con minacce ed insulti chi era semplicemente reo d'aver appeso uno striscione.\r\n\r\nOrgoglios*?\r\nSiete orgoglios* d'aver esercitato la repressione, la normalizzazione e la securizzazione dei corpi, dei pensieri, della libertà di movimento ed espressione anche dentro al Pride?\r\n\r\nNelle piazze, nei Pride, nelle strade, vogliamo essere liber* di accendere fumogeni, appendere striscioni, esprimerci, lottare, dissentire, muoverci.\r\n\r\nVogliamo abbattere ogni frontiera, ogni confine, ogni norma posta a limite della nostra libera autodeterminazione, questo per noi è l'orgoglio di lotta che vogliamo esprimere!\r\n\r\n\"NESSUN* NORMA\", contro frontiere e decoro!\r\n\r\nQui il comunicato di Ah Squeerto:\r\n“questo pomeriggio, durante la parata del Torino pride 2018, siamo stat* intimidit* dalla digos, che dopo averci scortato per una buona mezz'ora da vere dive quali siamo, ha preteso che le venisse consegnato il materiale che stavamo distribuendo. Il materiale consisteva in un invito al 28 giugno (qui trovate l'evento con il rispettivo testo: Nessun* Norma Pride 2018 ) corredato da immagini che a quanto pare hanno scandalizzato le forze dell'ordine. Alcun* di noi sono stat* costrett* a identificarsi e schedat*, qualche volantino è stato ritirato previa minaccia di un soggiorno in caserma. Anche i volontari del Coordinamento Torino Pride sono intervenuti con solerzia durante la giornata per ripristinare l'ordine, insultandoci e consigliandoci vivacemente di sparire.\r\n\r\nQuindi, vediamo chi continua a fare finta di non capire. Il pride è per tutti e per tutte, una giornata di libertà all'insegna dei diritti... A MENO CHE voi non facciate presente che chi sta orgogliosamente sfilando alla testa del corteo è al governo con la lega, un governo razzista e omotransfobico che quotidianamente umilia e perseguita i nostri corpi; un governo che presidia le frontiere e lascia morire di stenti in mezzo al mare. In questo caso la repressione è celere: come vi permettete di rovinare questo giorno di festa?\r\n\r\nMa per noi questo non è un giorno di festa. Denunciamo la presenza massiccia di forze dell'ordine (adulate e ringraziate dagli organizzatori) che vogliono insegnarci di cosa possiamo e di cosa non possiamo sentirci orgoglios*. Denunciamo la deriva autocelebrativa di questo pride, vetrina rainbow per discoteche e partiti in cerca di elettori. Denunciamo il silenzio al quale hanno cercato di piegarci con metodi violenti e intimidatori.\r\nVi invitiamo a partecipare numeros* giovedì 28 per il NESSUN* NORMA Pride e a gustarvi alcune delle immagini che oggi abbiamo provato a distribuire.\r\nFIRST PRIDE WAS A RIOT! Costruiamo un pride di lotta! Contro decoro e frontiere”",[199],{"field":98,"matched_tokens":200,"snippet":196,"value":197},[195],578730123365187700,{"best_field_score":203,"best_field_weight":204,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":205,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":207,"highlight":221,"highlights":226,"text_match":201,"text_match_info":229},{"cat_link":208,"category":209,"comment_count":47,"id":210,"is_sticky":47,"permalink":211,"post_author":50,"post_content":212,"post_date":213,"post_excerpt":53,"post_id":210,"post_modified":214,"post_thumbnail":215,"post_thumbnail_html":216,"post_title":217,"post_type":56,"sort_by_date":218,"tag_links":219,"tags":220},[44],[46],"42500","http://radioblackout.org/2017/06/dove-sono-finiti-i-desideri-anormali-rabbia-frocia-contro-piemonte-pride-e-lovers-film-festival/","Durante la notte sono comparse a Torino delle scritte sui muri del Cinema Massimo, in piazza Palazzo di Città, sede del Comune, e sui muri del deposito GTT di corso Trapani contro il Lovers Film Festival e il Piemonte Pride: “LA NOSTRA RABBIA NON E' UN FESTIVAL”, “LA NOSTRA RABBIA NON SI COMPRA”, “I CONFINI NON SONO UN CLAIM: FUOCO AI CIE” con un testo di spiegazione attacchinato a fianco. Una voce rabbiosa fuori dal coro dei tant*, tropp*, che quest'anno legittimano la sempre più profonda depoliticizzazione, assimilazione e mercificazione dei corpi froci.\r\n\r\n \r\n\r\nGay Week è il nuovo scintillante \"concept\" pentastellato torinese che racchiude il Pride e il Lovers in un pacchetto sempre più Inglese, Internazionale, Legalitario, Coloniale, Normale. Così le soggettività frocie vengono assimilate dentro ad un sistema oppressivo in cui si esiste solo nello sguardo istituzionale, si reifica il concetto di identità, si assimila l'alterità per farne merce, si strumentalizza la violenza dei confini, si neutralizza la critica radicale. \"Queering the Borders\" è il titolo del Lovers Film Festival: un semplice \"claim\" nelle parole della direttrice Irene Dionisio, la quale omette scientemente di menzionare pacchetti sicurezza, repressione, politiche genocidarie, muri, intersezione della violenza del genere e dei confini che attraversano questa città, questo Stato. A qualcun* evidentemente è bastato che l'ambasciata di Israele venisse depennata dagli sponsor (visibili) del Festival, per legittimare e silenziare i nostrani processi di pinkwashing. \"A corpo libero\" è invece il titolo del Piemonte Pride, nel cui documento politico si chiedono diritti e riconoscimento da parte dello Stato, entro i canoni di una argomentazione fortemente legalitaria in cui le \"differenze\" vengono fagocitate nell'ordine della cittadinanza. Chiara Appendino aprirà il corteo di domani, che vedrà la partecipazione della Banda della Polizia Municipale. Tra gli aderenti del Pride, \"Polis Aperta - Associazione LGBT Appartenenti a Forze Armate e Forze dell'Ordine\". Tra gli sponsor, \"GTT\", \"Corpo di \"Polizia Municipale\" e il servizio di vigilanza \"Hydra Service\". A proposito di confini e corpi liberi in questa città, la scorsa settimana una giovane attivista No Tav e antisfratto è stata trattenuta per ore in caserma, umiliata e picchiata da una mezza dozzina di uomini della squadra mobile, mentre due giorni fa, a Porta Palazzo, i poliziotti hanno rincorso tra le bancarelle un ragazzo senegalese picchiandolo fino a lasciarlo in una pozza di sangue.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina abbiamo chiesto dove siano finiti i desideri anormali ad una compagna ospite in studio:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n \r\n\r\nQuesto il testo attacchinato a fianco alle scritte:\r\n\r\n \r\n\r\nLA NOSTRA RABBIA NON È UN FESTIVAL NÉ UNA PARATA…\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta notte delle scritte sono apparse a Torino. È la nostra rabbia a riempire i muri dell’autocelebrazione del Lovers Film Festival e del Piemonte Pride 2017.\r\n\r\nGli organizzatori di questi eventi hanno intessuto alleanze politiche con chi governa questa città, svendendo la carica sovversiva dei corpi froci al migliore offerente.\r\n\r\nSta notte delle scritte sono apparse davanti al Cinema Massimo (location del film festival), in piazza palazzo di città, sede del comune, partner istituzionale di entrambe le iniziative, e sui muri del deposito della GTT, sponsor del Piemonte Pride 2017, di Corso Trapani.\r\n\r\n \r\n\r\n“Queering the borders” è il claim del Lovers Film Festival. “A corpo libero” lo slogan del pride. “Diritti oltre il confine” si chiamava lo spazio del Coordinamento Torino Pride al Salone del libro di quest’anno. La strumentalizzazione in chiave pubblicitaria dei corpi razzializzati è talmente evidente che si palesa agli occhi di tutt*. Eppure pare che bisogni sottolinearlo nuovamente e fermamente. E’ per questo che sulle mura sono apparse scritte quali “i confini non sono un claim: fuoco ai cie”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 16 giugno, oggi, sta sera, il Coordinamento Torino Pride organizzerà un evento al Lovers Film Festival sulla situazione dell’omofobia e dell’attivismo LGBT in Russia e Cecenia. Eccolo il loro “sofisticato” giochino xenofobo. Essi si ergono, a braccetto con le istituzioni che governano questa città, a paladini dei diritti umani, “sofferenti” promotori della lotta all’omofobia nel mondo. Eppure il loro silenzio rispetto alle dinamiche violente e discriminatorie che si palesano nella nostra città è altrettanto rumoroso quanto le parole che spendono nel costruire gli spettri simbolici dell’omofobia in coloro che etichettano come incivili: una volta la Russia, una volta la religione musulmana, il continente africano o “il caso della Cecenia”. Facile meccanismo xenofobo che permette ai “nostri fedeli paladini dei diritti umani” di autoproclamarsi civilizzati, e segnare così una distanza da una supposta alterità omofoba, guarda caso sempre non italiana. Non ci stupisce che questi “paladini dei diritti umani” non abbiano mai avuto una presa di posizione reale e situata per le persone trans* rinchiuse in carcere e nei cie/cpr. Non ci sembra che abbiano speso una parola nel problematizzare l’intersezione della violenza del genere e dei confini, della violenza della norma eterosessuale e quella dei sistemi carcerari. Non ci sembra che nessuno abbia problematizzato il proprio privilegio e decostruito il sistema neoliberale nel quale sguazza beato chiedendo più diritti per sé e dimenticando la violenza di stato sui corpi non normati, non bianchi, non italiani, non hipster ai festival, non servi del governo cittadino pentastellato…\r\n\r\n \r\n\r\nE se voi giovani rampolli della Torino artistica gay da pubblicità aveste per caso pensato che per tenere a bada la nostra rabbia bastasse rifiutare i fondi offerti dall’ambasciata israeliana, sappiate che non ci avete raggirati, non a noi. Non entreremo mai nella vostra dinamica. Infatti non c’è bisogno di andare in Israele per vedere il Pinkwashing [strategia volta a nascondere o occultare gli abusi e le violenze delle istituzioni e delle aziende, dando una visione delle stesse come attente ai diritti lgbt, quindi “buone”]. Esso è qui e agisce attraverso voi, organizzatori del Lovers Film Festival e del Piemonte Pride 2017. E’ attraverso di voi che l’amministrazione pentastellata della città tenta di ripulire la propria immagine, oscurando il suo reale agire, ed ergendosi a “promotori dei diritti umani”. Non ci stupisce quindi la strategia di non farsi più finanziare dall’ambasciata israeliana, dopo le forti critiche ricevute dal festival negli ultimi tempi.\r\n Non ci stupisce nemmeno vedere i manifesti “pubblicitari” del festival e del pride pieni zeppi di linguaggi e sigle che puntano a una apparente inclusione delle soggettività “altre”, non aderenti all’usuale discorso normativo lgbt. Ribadiamo qui, se non fosse chiaro, che questo goffo tentativo assimilazionista rivela tutta la sua fallacità nel momento stesso in cui ogni radicalità dei discorsi froci non mainstream viene appiattita a mero slogan pubblicitario e svuotata di ogni contenuto.\r\n\r\n \r\n\r\nNoi non siamo qui a rivendicare etichette, ma pratiche. Non siamo qui a rivendicare nomi e categorie, ma idee e rabbia. Non siamo qui a servirvi sul vassoio d’argento l’ennesima sigla alla moda, siamo qui a distruggere ogni vostro angolo di marketing.\r\n\r\nE’ per questo che dinanzi al Cinema Massimo è apparsa una scritta che vi ricorda che “la nostra rabbia non è un festival” e sui muri della GTT, sponsor del pride: “la nostra rabbia non si compra”.\r\n\r\n \r\n\r\nChiara Appendino, aprirà il corteo del Pride di quest’anno. La stessa persona che poche settimane fa si è complimentata con il pm Rinaudo per gli arresti all’Asilo occupato. Rinaudo: pm in prima fila per i processi contro i No Tav. Noi frocie arrabbiate rimaniamo in solidarietà con gli arrestati e con chi lotta. Sempre contro chi svende la carica sovversiva dei nostri corpi froci al migliore offerente.\r\n\r\nPiazza palazzo di città, dinanzi al comune, si sveglierà sta mattina ricoperta dalla scritta “rabbia frocia”, che vi ricordi che i nostri corpi non sono strumenti utilizzabili per le vostre politiche.\r\n\r\n \r\n\r\nCONTRO LA VOSTRA RETORICA DEI CORPI LIBERI, DEI DIRITTI UMANI E DEL QUEERING THE BORDERS… PORTIAMO LA NOSTRA RABBIA IN STRADA!\r\n\r\n….RABBIA FROCIA","17 Giugno 2017","2017-06-19 12:06:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/foto3-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/foto3-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/foto3-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/foto3.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dove sono finiti i desideri anormali? 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A qualcun* evidentemente è bastato che l'ambasciata di Israele venisse depennata dagli sponsor (visibili) del Festival, per legittimare e silenziare i nostrani processi di pinkwashing. \"A corpo libero\" è invece il titolo del Piemonte Pride, nel cui documento politico si chiedono diritti e riconoscimento da parte dello Stato, entro i canoni di una argomentazione fortemente legalitaria in cui le \"differenze\" vengono fagocitate nell'ordine della cittadinanza. Chiara Appendino aprirà il corteo di domani, che vedrà la partecipazione della Banda della Polizia Municipale. Tra gli aderenti del Pride, \"Polis Aperta - Associazione LGBT Appartenenti a Forze Armate e Forze dell'Ordine\". Tra gli sponsor, \"\u003Cmark>GTT\u003C/mark>\", \"Corpo di \"Polizia Municipale\" e il servizio di vigilanza \"Hydra Service\". 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Eppure pare che bisogni sottolinearlo nuovamente e fermamente. E’ per questo che sulle mura sono apparse scritte quali “i confini non sono un claim: fuoco ai cie”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 16 giugno, oggi, sta sera, il Coordinamento Torino Pride organizzerà un evento al Lovers Film Festival sulla situazione dell’omofobia e dell’attivismo LGBT in Russia e Cecenia. Eccolo il loro “sofisticato” giochino xenofobo. Essi si ergono, a braccetto con le istituzioni che governano questa città, a paladini dei diritti umani, “sofferenti” promotori della lotta all’omofobia nel mondo. Eppure il loro silenzio rispetto alle dinamiche violente e discriminatorie che si palesano nella nostra città è altrettanto rumoroso quanto le parole che spendono nel costruire gli spettri simbolici dell’omofobia in coloro che etichettano come incivili: una volta la Russia, una volta la religione musulmana, il continente africano o “il caso della Cecenia”. 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E’ attraverso di voi che l’amministrazione pentastellata della città tenta di ripulire la propria immagine, oscurando il suo reale agire, ed ergendosi a “promotori dei diritti umani”. Non ci stupisce quindi la strategia di non farsi più finanziare dall’ambasciata israeliana, dopo le forti critiche ricevute dal festival negli ultimi tempi.\r\n Non ci stupisce nemmeno vedere i manifesti “pubblicitari” del festival e del pride pieni zeppi di linguaggi e sigle che puntano a una apparente inclusione delle soggettività “altre”, non aderenti all’usuale discorso normativo lgbt. Ribadiamo qui, se non fosse chiaro, che questo goffo tentativo assimilazionista rivela tutta la sua fallacità nel momento stesso in cui ogni radicalità dei discorsi froci non mainstream viene appiattita a mero slogan pubblicitario e svuotata di ogni contenuto.\r\n\r\n \r\n\r\nNoi non siamo qui a rivendicare etichette, ma pratiche. Non siamo qui a rivendicare nomi e categorie, ma idee e rabbia. 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Sempre contro chi svende la carica sovversiva dei nostri corpi froci al migliore offerente.\r\n\r\nPiazza palazzo di città, dinanzi al comune, si sveglierà sta mattina ricoperta dalla scritta “rabbia frocia”, che vi ricordi che i nostri corpi non sono strumenti utilizzabili per le vostre politiche.\r\n\r\n \r\n\r\nCONTRO LA VOSTRA RETORICA DEI CORPI LIBERI, DEI DIRITTI UMANI E DEL QUEERING THE BORDERS… PORTIAMO LA NOSTRA RABBIA IN STRADA!\r\n\r\n….RABBIA FROCIA",[227],{"field":98,"matched_tokens":228,"snippet":224,"value":225},[70],{"best_field_score":203,"best_field_weight":204,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":205,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":231,"highlight":260,"highlights":265,"text_match":201,"text_match_info":268},{"cat_link":232,"category":233,"comment_count":47,"id":234,"is_sticky":47,"permalink":235,"post_author":50,"post_content":236,"post_date":237,"post_excerpt":53,"post_id":234,"post_modified":238,"post_thumbnail":239,"post_thumbnail_html":240,"post_title":241,"post_type":56,"sort_by_date":242,"tag_links":243,"tags":254},[44],[46],"29120","http://radioblackout.org/2015/04/prima-sentenza-al-processo-allassemblea-antirazzista/","Si è concluso ieri, al tribunale di Torino, il primo dei due processi all'assemblea antirazzista.\r\nLa tesi accusatoria del PM Padalino ne è uscita fortemente ridimensionata. Aveva chiesto 27 anni di reclusione e alcune migliaia di euro di multa, ha ottenuto 20 mesi di reclusione e 27 mila euro di multa per 27 antirazzisti. 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Se sei anarchico le bagattelle diventano più pesanti.\r\nNe abbiamo parlato con Emilio, un redattore delle radio, tra gli antirazzisti condannati ieri, che ha ricostruito la storia dell'assemblea antirazzista ed ha ricordato che il prossimo 22 aprile verrà emessa la sentenza per il troncone principale del processo all'assemblea antirazzista, dove Padalino ha chiesto 80 anni di reclusione.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nsentenza_antirazzisti_Emilio","14 Aprile 2015","2015-04-16 14:04:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/croce_rossa_assassina-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/croce_rossa_assassina-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/croce_rossa_assassina-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/croce_rossa_assassina.jpg 460w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Prima sentenza al processo all'assemblea antirazzista",1429051406,[244,245,246,247,248,249,250,251,252,253],"http://radioblackout.org/tag/131-bis/","http://radioblackout.org/tag/baldacci/","http://radioblackout.org/tag/condanne/","http://radioblackout.org/tag/curti/","http://radioblackout.org/tag/fathi/","http://radioblackout.org/tag/padalino/","http://radioblackout.org/tag/processo-allassemblea-antirazzista/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/via-germagnano/","http://radioblackout.org/tag/via-pisa/",[255,256,257,26,24,258,34,15,259,30],"131 bis","baldacci","condanne","padalino","via germagnano",{"post_content":261},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[70],"riportate con un pullman della \u003Cmark>GTT\u003C/mark>, alle baracche di via Germagnano.\r","Si è concluso ieri, al tribunale di Torino, il primo dei due processi all'assemblea antirazzista.\r\nLa tesi accusatoria del PM Padalino ne è uscita fortemente ridimensionata. 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Molto è stato scritto in questi giorni sui giornali, sia in cronaca nazionale che locale. Molto ci sarebbe da dire, ancora una volta, sulla situazione \"storica\" di razzismo e discriminazione vissuta dei popoli rom e sulla loro segregazione strutturale in campi e accampamenti in Italia e in Europa. Abbiamo cercato questa mattina di portare alcune riflessioni all'interno di una vicenda che, come sempre, viene trattata dai media e dalle diverse voci \"istituzionali\" attraverso un approccio pieno di pregiudizi, superficialità e preda dei peggiori istinti di politicanti di ogni colore e sfumatura.\r\n\r\nAscolta il contributo di Maria\r\n\r\nmaria","30 Ottobre 2014","2014-10-30 18:48:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/rom1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/rom1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/rom1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/rom1.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rom a Borgaro: ancora una volta è razzismo",1414694918,[283,284,285,286,287,251],"http://radioblackout.org/tag/borgaro/","http://radioblackout.org/tag/bus-separati/","http://radioblackout.org/tag/campi-rom/","http://radioblackout.org/tag/discriminazione/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[289,290,291,292,293,15],"borgaro","bus separati","campi rom","discriminazione","razzismo",{"post_content":295},{"matched_tokens":296,"snippet":297,"value":298},[70],"di Borgaro che chiedono a \u003Cmark>GTT\u003C/mark> (l'impresa di trasporti locale) di","L'incredibile ma assolutamente reale storia del bus che collega Borgaro a Torino: la storia della mozione di sindaco ed altri esponenti della maggioranza del comune di Borgaro che chiedono a \u003Cmark>GTT\u003C/mark> (l'impresa di trasporti locale) di \"sdoppiare\" un bus per separare i passeggeri rom del campo che si trova vicino alla piccola cittadina dagli altri passeggeri. 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Abbiamo anche potuto ascoltare quali sono state le altre azioni da loro intraprese fino ad ora, concludendo con l'invito a tutte e tutti le/i possibili interessate/i ad unirsi al loro fronte di lotta. Qui trovate tutte le info e le notizie per tenersi aggiornati.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_23_01_Dobbiamo-Vivere-su-proteste-a-Torino-dei-disoccupati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia, RSU per USB della GTT, riguardo allo sciopero del trasporto pubblico locale del 24_01_24 e le sue rivendicazioni:\r\n\r\n* AUMENTI SALARIALI DIGNITOSI\r\n* MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO\r\n* BLOCCO DELLE PRIVATIZZAZIONI\r\n* TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA\r\n\r\nAndrea fa l'autista in GTT ed ha sottolineato che lo sciopero è l'unico strumento efficace per: Rivendicare una piattaforma contrattuale che esige aumenti salariali adeguati, orari di lavoro umani, giusti livelli di sicurezza per i lavoratori e per l'utenza.\r\n\r\nApprofondimento:\r\n\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/domani-24-gennaio-e-sciopero-nazionale-del-trasporto-pubblico-locale-0253-1-1.html\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_23_01_Andrea-Porpiglia-GTT-su-sciopero-TPL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enrico Riboni, che come spesso accade, torna a parlarci di America latina a distanza di poco tempo.\r\nDi nuovo SULL'ARGENTINA MA sul primo mese di Milei, perché di fatto c'è una data importante il 24 gennaio: c'è uno sciopero generale. La partecipazione si annuncia epica perché dal basso la popolazione si sta organizzando per impedire che il progetto neocoloniale fascista di Javier Milei vada in porto. 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Partiamo proprio dal farci raccontare la genesi di questo coordinamento e le novità uscite dall'assemblea nazionale on-line che si è svolta lunedì 27 Novembre, per poi tornare sul provvedimento tanto contestato dell'indennittà di discontinuità, approvato in via definitiva dal consigli dei ministri il pomeriggio stesso. Una vera pugnalata a questa categoria, vittima, per questa legislatura, di trovarsi in mezzo ad una diatriba tutta politica che ha sancito questa insensata forma di welfare.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_28_11_Andrea-Cegna-su-assemblea-coordinamento-discontinuita-maestranze-spettacolo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento è stato quello della serie di scandali legati alla produzione e anche la distribuzione, del film \"Roma Nuda\". Una produzione a cura di Massimiliano Caroletti a dir poco roccambolesca, con chi ci ha lavorato che non è stato pagato per mesi, dopodichè la palla passa ad Adriano Panzironi che rileva il debito precedente per continuare le riprese del film, ma che di fatto non paga neanche lui. Si apre una vertenza sindacale con SLC CGIL che evidentemente inchioda i produttori alle loro responsabilità, ma evidentemente non in maniera efficace, visto che ad oggi, dopo più di 10 anni dall'inizio della lavorazione del film, quasi tutti non hanno ancora ricevuto i loro compensi. Ciliegina sulla torta l'ipocrisia di chi dirige il Torino Film Festival, che accetta Roma Nuda nella sua programmazione, e alle richieste di cancellazione della pellicola dal palinsesto risponde che gli aspetti legali legati al film non sono un discrimine per la diffusione di un film. Fortunatamente la pellicola viene di fatto ritirata dal festival, perchè? Abbiamo intervistato Valentina, truccatrice per Roma Nuda, che ci racconta questi dettagli e tanti altri retroscena legati a questa lunga e complicata vicenda.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_28_11_Truccatrice-film-Roma-nuda-racconta-vicende-e-scandali-riguardo-al-film.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia, RSU per USB della GTT, riguardo allo sciopero negato del trasporto pubblico locale dal famigerato Ministro Salvini, ecco qualche stralcio dai comunicati del sindacato di base:\r\n\r\n\"[..]La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del TPL di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’art.8 della L.146/90.\r\n\r\nLe motivazioni addotte da Salvini per giustificare l’intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l’effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023. [..] Per questo motivo, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno deciso unitariamente di RIFIUTARE la riduzione e di SPOSTARE lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto pubblico locale al 15 dicembre prossimo, sfidando il Ministro Salvini sul terreno dei diritti costituzionali, oltre che nel merito delle questioni poste dalle istanze dei lavoratori, ignorate dalle controparti datoriali e dal responsabile del dicastero dei trasporti.[..]\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_28_11_Andrea-Porpiglia-RSU-GTT-su-sciopero-trasporti-e-relativi-ostacoli-posti-dal-ministro-Salvini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","2 Dicembre 2023","2023-12-02 12:06:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Eva-Henger-Giuseppe-Ferrara-Laura-Harring-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 28/11/2023",1701518781,[],[],{"post_content":377},{"matched_tokens":378,"snippet":379,"value":380},[70],"Porpiglia, RSU per USB della \u003Cmark>GTT\u003C/mark>, riguardo allo sciopero negato del"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Cegna del neonato Coordinamento Discontinuità, nuovo cappello nazionale che raccoglie diverse sigle di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo. Partiamo proprio dal farci raccontare la genesi di questo coordinamento e le novità uscite dall'assemblea nazionale on-line che si è svolta lunedì 27 Novembre, per poi tornare sul provvedimento tanto contestato dell'indennittà di discontinuità, approvato in via definitiva dal consigli dei ministri il pomeriggio stesso. Una vera pugnalata a questa categoria, vittima, per questa legislatura, di trovarsi in mezzo ad una diatriba tutta politica che ha sancito questa insensata forma di welfare.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/F_m_28_11_Andrea-Cegna-su-assemblea-coordinamento-discontinuita-maestranze-spettacolo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento è stato quello della serie di scandali legati alla produzione e anche la distribuzione, del film \"Roma Nuda\". Una produzione a cura di Massimiliano Caroletti a dir poco roccambolesca, con chi ci ha lavorato che non è stato pagato per mesi, dopodichè la palla passa ad Adriano Panzironi che rileva il debito precedente per continuare le riprese del film, ma che di fatto non paga neanche lui. Si apre una vertenza sindacale con SLC CGIL che evidentemente inchioda i produttori alle loro responsabilità, ma evidentemente non in maniera efficace, visto che ad oggi, dopo più di 10 anni dall'inizio della lavorazione del film, quasi tutti non hanno ancora ricevuto i loro compensi. Ciliegina sulla torta l'ipocrisia di chi dirige il Torino Film Festival, che accetta Roma Nuda nella sua programmazione, e alle richieste di cancellazione della pellicola dal palinsesto risponde che gli aspetti legali legati al film non sono un discrimine per la diffusione di un film. Fortunatamente la pellicola viene di fatto ritirata dal festival, perchè? 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Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’art.8 della L.146/90.\r\n\r\nLe motivazioni addotte da Salvini per giustificare l’intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l’effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023. 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Abbiamo approfittato della ripresa della serie dopo una pausa estiva per approfondire un po' ai nostri microfoni il tema di cui si parla in questo ultimo episodio intitolato \"contratti mostro\". Manderemo in onda, uno alla volta, i prossimi tre podcast della serie nelle prossime tre settimane, ma se proprio non riuscite ad aspettare potete ascoltarli tutti qui.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/F_m_10_10_Marcello-introduce-nuovi-episodi-Tutta-colpa-dei-padroni-contratto-mostro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia rsa USB in GTT sullo sciopero nazionale di 24 ore dei trasporti differito dal 29/09/23 al 9/10/23 a causa delle decisioni del ministo Salvini di ridurlo a 4 ore. La questione politica è venuta subito in luce ed ha permesso al nostro ospite di articolare la piattaforma rivendicativa che dà la \"centralità\r\ndei servizi pubblici essenziali\" e traccia gli obiettivi: sicurezza,salario e dignità per gli autoferrotranvieri.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/F_m_10_10_Andrea-USB-su-scioperi-trasporti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è stato il lancio di un'assemblea nazionale, per il quale abbiamo ospitato ai nostri microfoni Margherita del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario; ecco un estratto dal testo di invito all'assemblea:\r\n\r\n[..] Quanto sta accadendo*- attacchi alle condizioni di lavoro, salariali, di vita, ai diritti delle donne lavoratrici, sempre più discriminate, offese dai padroni e soprattutto dal loro attuale governo fascista Meloni; la cancellazione del reddito di cittadinanza che porta migliaia di donne proletarie ad una grave miseria e alla disperazione; l'aumento dei femminicidi, gli stupri di branco a cui la Meloni, dopo le sue vacanze con parenti al seguito in alberghi di lusso pagati con i soldi pubblici, e con marito che dice che \"le donne violentate se la sono cercata...\", risponde con una ignobile visita lampo a Caivano a promettere favole mentre la concretezza sarà più polizia, per quartieri non ripuliti dalla malavita e dall'estremo degrado ma pieni di forze dell'ordine; le offese verso le donne violentate da parte di La Russa; i prossimi provvedimenti sulla natalità che, come macabra ironia sulla \"bella famiglia\" che uccide, e come controrisposta alla necessità di libertà, diritti delle donne, alle difficoltà a crescere bambini, vogliono imporre, con le buone o con le cattive, che ogni donna faccia più figli, mentre appare dietro inevitabile l'attacco al diritto d'aborto -*rende necessario che le donne prendano loro la parola, perchè ad ogni parola delle donne corrisponda la loro lotta contro il governo, i padroni, gli uomini che odiano le donne. [..]\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/F_m_10_10_Margherita-su-assemblea-MovimentoFemministaProletarioRivoluzionario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl quarto approfondimento lo abbiamo preso in prestito dalla nostra trasmissione quotidiana di informazione, perchè secondo noi molto significativo, in particolare dalla puntata andata in onda lunedì 25 Settembre. Parliamo di lavoro povero e di come dal 2022 al 2023, secondo il rapporto a tal riguardo rilasciato dall'INPS, i cosidetti working poors sarebbero diminuiti drasticamente, apparentemente un'ottima notizia, ma sarà merito delle politiche attive sul lavoro o di qualche altro fattore? 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Inoltre è emerso che:\r\n\r\n“Dagli scioperi contro il lavoro povero e per adeguare i salari all’inflazione, alle lotte ecologiste, contro le grandi opere di devastazione sociale e ambientale, la militarizzazione dei luoghi della formazione, contro il carovita, per il diritto alla casa, la sanità, abbiamo iniziato a conoscerci, confrontarci e organizzarci per bloccare le filiere delle guerre e la costruzione delle basi militari sui nostri territori.”\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_06_06_Sarah-SiCobas-Prato-lotte-mondo-convenienza-e-revoca-foglio-di-via.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia, delegato in GTT per USB, sullo sciopero di 4 ore della GTT di domani 7/6/23. Abbiamo approfondito la piattaforma rivendicativa che ha portato USB alla proclamazione dello sciopero:\r\n\r\n- carenza di dotazione organica nel personale viaggiante;\r\n\r\n- aumento di stress da lavoro correlato conseguente ai pressanti carichi di lavoro;\r\n\r\n- aumento di casi di inidoneità alla mansione e mancato ricollocamento;\r\n\r\n- inaccettabilità della proposta aziendale in merito al c.d recupero produttivo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_06_06_Andrea-USB-sciopero-GTT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","7 Giugno 2023","2023-06-07 17:43:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/mondo-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 06/06/2023",1686159799,[],[],{"post_content":421},{"matched_tokens":422,"snippet":423,"value":424},[70],"di Andrea Porpiglia, delegato in \u003Cmark>GTT\u003C/mark> per USB, sullo sciopero di"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea del Coordinamento Macchinisti Cargo (CMC), una realtà di macchinisti ferroviari autorganizzati, sulla proclamazione del 9° sciopero generale di 24 h dalle 21.00 del 8/06/2023 alle 21.00 del 9/06/2023.\r\n\r\nCon l’aiuto di Andrea abbiamo\r\n\r\n \tFatto un bilancio dell’assemblea CMC del 5/06/23 che preparava lo sciopero ed il terreno della piattaforma rivendicativa di cui al punto 3.\r\n \tcommentato la piattaforma del 9° sciopero: riduzione orario di lavoro ▪ riduzione servizi notturni ▪ riduzione limiti per il termine del servizio ▪ riduzione RFR ed abolizione degli RFR diurni ▪ adeguamento tempi, orari e locali per la refezione ▪ adeguamento tempi di riposo ▪ miglioramento sicurezza/illuminazione/percorribilità degli scali ▪ non attribuire PAT al PdM ▪ abolizione equipaggio MEC3 ▪ dissociabilità del vigilante su tutti i mezzi di trazione ▪ abolizione disponibilità.\r\n \tPresentato la piattaforma rivendicativa che attraverso la distribuzione di un questionario darà la possibilità a tutt* il personale mobile del gruppo FS di costruire una proposta dal basso per il rinnovo del ccnl in scadenza a dicembre.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_06_06_Andrea-CMC-Cargo-su-prossimo-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Sarah del SiCobas sezione Prato e Firenze sullo sciopero/presidio/pichetto (e almeno 4 tentativi di sgombero della polizia) che da giorni i lavoratori del magazzino Mondo convenienza di Campi Bisenzio (Firenze) tengono davanti all’ingresso.\r\n\r\nI lavoratori richiedono che venga applicato il CCNL adeguato e che non si lavori 12/14 ore al giorno per 6.80€ lordi all’ora.\r\n\r\nCon l’aiuto di Sarah abbiamo fatto anche un bilancio della situazione del territorio di Prato che più volte sale alla cronaca per le contraddizioni in cui si produce il made in Italy con condizioni di sfruttamento della manodopera palese e salariali da fame. Inoltre è emerso che:\r\n\r\n“Dagli scioperi contro il lavoro povero e per adeguare i salari all’inflazione, alle lotte ecologiste, contro le grandi opere di devastazione sociale e ambientale, la militarizzazione dei luoghi della formazione, contro il carovita, per il diritto alla casa, la sanità, abbiamo iniziato a conoscerci, confrontarci e organizzarci per bloccare le filiere delle guerre e la costruzione delle basi militari sui nostri territori.”\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_06_06_Sarah-SiCobas-Prato-lotte-mondo-convenienza-e-revoca-foglio-di-via.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Andrea Porpiglia, delegato in \u003Cmark>GTT\u003C/mark> per USB, sullo sciopero di 4 ore della \u003Cmark>GTT\u003C/mark> di domani 7/6/23. Abbiamo approfondito la piattaforma rivendicativa che ha portato USB alla proclamazione dello sciopero:\r\n\r\n- carenza di dotazione organica nel personale viaggiante;\r\n\r\n- aumento di stress da lavoro correlato conseguente ai pressanti carichi di lavoro;\r\n\r\n- aumento di casi di inidoneità alla mansione e mancato ricollocamento;\r\n\r\n- inaccettabilità della proposta aziendale in merito al c.d recupero produttivo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/F_m_06_06_Andrea-USB-sciopero-GTT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[426],{"field":98,"matched_tokens":427,"snippet":423,"value":424},[70],{"best_field_score":203,"best_field_weight":204,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":205,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":430,"highlight":442,"highlights":447,"text_match":201,"text_match_info":450},{"comment_count":47,"id":431,"is_sticky":47,"permalink":432,"podcastfilter":433,"post_author":343,"post_content":434,"post_date":435,"post_excerpt":53,"post_id":431,"post_modified":436,"post_thumbnail":437,"post_title":438,"post_type":349,"sort_by_date":439,"tag_links":440,"tags":441},"76547","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-05-07-2022/",[312]," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Aurora, lavoratrice No Green Pass del settore sanitario, per parlare della riconvocazione delle votazioni del bilancio dell’Ordine delle professioni sanitarie. Infatti a fronte della prima bocciatura del bilancio previsionale di 16 giorni fa avvenuta grazie alle mobilitazione di molte e molti professionisti per creare un momento di ripensamento rispetto alle condotte che l’Ordine ha messo in campo nei confronti dei lavoratori e lavoratrici con obbligo vaccinale, per la votazione del bilancio consuntivo l’Ordine TSRM e PSTRP non ha accettato compromessi.\r\n\r\nL’incontro è stato riempito di particolari regole di ingaggio per chi avrebbe voluto votare contro, con tanto di minacce di sanzioni civili o penali, uno dei presenti ha poi fatto notare alla presidenza che un signore stava filmando tutta l’assemblea, si è poi scoperto essere un’agente della digos intervenuto per “motivi di sicurezza”. Insomma, questo è il clima che si respira alla votazione di un bilancio di un’ Ordine professionale nel 2022, un momento che dovrebbe essere di concertazione tra lavoratori ridotto ad un ricatto istituzionalizzato e regolamentato.\r\n\r\nCon Aurora abbiamo poi approfondito i motivi effettivi che l’Ordine delle professioni aveva nel voler fare passare il bilancio a tutti i costi e altre riflessioni collaterali.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/F_m_05_07_Lavoratrice-sospesa-su-seconda-votazione-ordine-professioni-sanitarie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Michele Schifone di Faisa-Cisal, sullo sciopero della GTT del 5/7: comunicazione tardiva della concessione delle ferie ai dipendenti, I turni disumani, la mancanza di personale, la mala gestione manageriale... Sono tra le regioni\r\nche hanno spinto RSU del trasporto pubblico locale a scioperare.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/F_m_05_07_Michele-Schifone-su-sciopero-GTT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata è ruotato attorno ad un’intervista che abbiamo realizzato durante la settimana, dopo averla montata e tradotta. Si tratta della viva testimonianza di Ehis, lavoratrice (al momento ex) delle lavanderie industriali Pautass a Leinì.\r\n\r\nIl suo racconto ci immerge nei retroscena della vita della candida biancheria utilizzata negli Hotel, fatta di fabbriche che lavorano quasi a ciclo continuo, costringendo chi ci lavora fino a turni di 14 ore giornaliere e contratti non veritieri rispetto appunto alle ore lavorate. La vicenda di Ehis in particolare poi è ancora più amara, dopo che a tutto questo l’azienda ha aggiunto il mancato pagamento di una mensilità di stipendio ha deciso di organizzarsi con i suoi e le sue colleghe interpellando il sindacato SiCobas, col quale hanno organizzato uno sciopero con picchetto ai cancelli dello stabilimento l'1 di Luglio. La risposta della Pautass è stata quella di chi ha deciso di affidarsi a personale ricattabile e a basso costo ed è abituata a trattarlo spietatamente, l’ha licenziata.\r\n\r\nEhis ci racconta anche dei trattamenti discriminatori attuati nei confronti de* lavorat* di origine straniera e al termine dell’intervista c’è una richiesta di aiuto e di solidarietà che speriamo non finisca inascoltata.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/F_m_05_07_Intervista-lavoratrice-Pautass.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Luglio 2022","2022-07-09 00:30:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/strike-Pautass-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 05/07/2022",1657326624,[],[],{"post_content":443},{"matched_tokens":444,"snippet":445,"value":446},[70],"di Faisa-Cisal, sullo sciopero della \u003Cmark>GTT\u003C/mark> del 5/7: comunicazione tardiva della"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Aurora, lavoratrice No Green Pass del settore sanitario, per parlare della riconvocazione delle votazioni del bilancio dell’Ordine delle professioni sanitarie. 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Avendo già trattato in questa trasmissione la prima uscita, abbiamo voluto approfondire questa volta, le intenzioni pratiche delle persone che si sono volute spendere in questo percorso di inchiesta e di attivismo che si è venuto a creare attorno al giornale stesso. Partendo dall'articolo \"Complici e solidali\", si è discusso del ruolo delle persone che portano solidarietà nelle lotte, di quanto può essere importante un contributo che non sia solo numerico ma anche di discussione e condivisione con i lavoratori già esperti o meno di percorsi di lotta. Tutti gli articoli di questa pubblicazione, i cui temi vanno dal collettivo di fabbrica GKN, l'inchiesta sui lavoratori di Amazon, il telelavoro, l'educazione libertaria, ecc.. vogliono essere da stimolo verso una presa di coscienza generale per la creazione di fronti di azione contro l'offensiva padronale che si fà ogni giorno più violenta nella vita di tutte e tutti noi.\r\n\r\nSporcarsi le mani sarà presto disponibile in pdf sul sito www.sostieniradioblackout.org\r\n\r\nE disponibile in versione cartacea a Torino ad offerta libera presso\r\n\r\nCSOA Gabrio, Edera Squat, Distro di Radio Blackout, Porfido, Libreria Comunardi, Libreria Trebisonda (elenco in aggiornamento)\r\n\r\n \r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Presentazione-numero-2-sporcarsi-le-mani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Michele Schifone di Faisa-Cisal, sul tema caldo del green pass in GTT infatti saltano 400 corse e 10.000 utenti rimangono a piedi. Mercoledì 20 ottobre i lavorator* GTT, durante un presidio davanti alla RAI di Torino, facevano notare anche la contraddizione che anche se l'autista ha il green pass i passeggeri possono anche non averlo e tutti si sta sullo stesso mezzo.\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Michele-schifone-situazione-GTT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nil terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pietro Cusimano, USB pubblico impiego lombardia, sui lavoratori e lavoratrici delle RSA messi a tacere per aver criticato la risposta alla pandemia da Covid-19 durante le varie fasi. Abbiamo analizzato il report fatto in collaborazione con Amnesty:\r\nLe problematiche riportate nel report riguardano soprattutto i diritti dei lavoratori, ma hanno conseguenze pesantissime anche sul diritto alla salute di chi nelle RSA è ricoverato, come dimostrano le decine di migliaia di decessi; questi a nostro avviso sono in gran parte correlate alla precarietà del lavoro, ampiamente diffusa, così come al sistema di privatizzazioni che di fatto ne impedisce il controllo da parte delle istituzioni competenti, regione e ATS su tutte.\r\nTutti questi temi sono al centro di ricorsi che l'USB ha presentato alle Procure e che rischiano di fare la fine di quello sul Trivulzio, per il quale la procura di Milano ha richiesto l'archiviazione.\r\nPer riaccendere le luci su questa situazione, coinvolgendo i comitati dei parenti delle vittime e le istituzioni protagoniste in questa immane tragedia, Amnesty International e l'USB presenteranno insieme i contenuti del report a Milano, città simbolo di questa modalità di gestione delle RSA che nella sola Lombardia stimiamo possa essere costata più di 10.000 vittime dentro le strutture.\r\nbuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Comisoli-USB-su-report-amnesty-international.mp3\"][/audio]","28 Ottobre 2021","2021-10-28 02:04:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/gtt-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 26/10/2021",1635386698,[],[],{"post_content":465},{"matched_tokens":466,"snippet":467,"value":468},[70],"caldo del green pass in \u003Cmark>GTT\u003C/mark> infatti saltano 400 corse e","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pamela della Cassa di Resistenza Territoriale sull'uscita del secondo numero di \"Sporcarsi le mani\" giornale di critica ed inchiesta dentro e fuori il mondo del lavoro redatto dall'assemblea Da Soli Vince Il Padrone. 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Tutti gli articoli di questa pubblicazione, i cui temi vanno dal collettivo di fabbrica GKN, l'inchiesta sui lavoratori di Amazon, il telelavoro, l'educazione libertaria, ecc.. vogliono essere da stimolo verso una presa di coscienza generale per la creazione di fronti di azione contro l'offensiva padronale che si fà ogni giorno più violenta nella vita di tutte e tutti noi.\r\n\r\nSporcarsi le mani sarà presto disponibile in pdf sul sito www.sostieniradioblackout.org\r\n\r\nE disponibile in versione cartacea a Torino ad offerta libera presso\r\n\r\nCSOA Gabrio, Edera Squat, Distro di Radio Blackout, Porfido, Libreria Comunardi, Libreria Trebisonda (elenco in aggiornamento)\r\n\r\n \r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_M_26_10_Presentazione-numero-2-sporcarsi-le-mani.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Michele Schifone di Faisa-Cisal, sul tema caldo del green pass in \u003Cmark>GTT\u003C/mark> infatti saltano 400 corse e 10.000 utenti rimangono a piedi. 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