Venezuela: Chavez ri-vince!

Scritto dasu 10 Ottobre 2012

All’indomani delle elezioni venezuelane ci si accorge che l’atteggiamento dell’occidente liberal è cambiato verso Chavez. Addirittura è cambiato l’atteggiamento di un’opposizione che non ha mai riconosciuto in Chavez un interlocutore credibile e ha sempre accarezzato sogni di golpe, come quello fallito nel 2002. Egli non è più un buffone populista e improvvisato ma un capo di stato con cui fare i conti. Analizziamo le cause e gli aspetti controversi di tale cambiamento. Prima di tutte il fatto che il Venezuela non è precipitato nel baratro della corruzione e del ristagno economico come in troppi si auguravano. Oggi tuttalpiù ciò che si contesta a Chavez e di non aver centrato tutti gli obiettivi o comunque di non aver tenuto il passo promesso. Con l’81% di votanti il Venezuela è sicuramente un esempio di partecipazione alle elezioni che ha pochi paragoni. Se anche il gradimento del presidente Chavez non è aumentato tanto quanto il tasso dei votanti bisogna pur considerare che quel 10% di vantaggio sullo sfidante Capriles è comunque una certezza di stabilità. In Venezuela l’esercito ha avuto una funzione fondamentale e di sostegno che ha reso possibile questo processo ma allo steso tempo rappresenta una pesante tutela. Sviluppi ulteriori verso una reale emancipazione dei settori più poveri della popolazione sono ancora di là da venire. Le classi vulnerabili non riescono a sfuggire alla polarizzazione sociale che nel paese avanza inesorabile

 

Ascoltiamo l’analisi di Cristina Vargas, antropologa colombiana da tempo in Italia

 

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