Lavorare all’Ilva? Preferisco vivere
Scritto dainfosu 15 Aprile 2013
Il duplice referendum di Taranto sulla chiusura in toto dello stabilimento dell’Ilva o almeno dell’area a caldo, che ne sarebbe il cuore inquinante, ha visto la partecipazione il 14 aprile soltanto di un tarantino su cinque; un esito scontato per una consultazione indetta da una sigla ambientalista alcuni anni fa e giunta al voto in un momento di grandi polemiche. Infatti è significativo che i quartieri dove si è registrato maggiore astensionismo sono quelli a ridosso della fabbrica e maggiormente inquinati, a dimostrazione che Tamburi e Paolo VI non credono minimamente possibile che una consultazione possa smuovere la politica o il governo schierati a difesa degli interessi padronali.
Ne abbiamo parlato con Margherita, che da sindacalista ha sottolineato come potrebbe non esserci contraddizione tra diritto al lavoro e diritto alla salute nel caso in cui tutti i se – che impediscono la soluzione – si presentassero in una nazione diversa da quella che ha regalato, mantenuto e salvato la famiglia Riva dall’esborso della bonifica.