Foglio di via al questore
Scritto dainfosu 5 Luglio 2013
Rispediti al mittente i fogli di via recapitati ai No Tav.
C’era una volta un paese democratico nato dalla resistenza contro il nazifascismo e c’è stata una valle montana che tanto ha dato perché ciò fosse possibile: la Valsusa.
Sempre più chiaramente con il Tav stanno tornando i fantasmi del passato, uguali se non peggiori.
Una grande opera osteggiata dalla popolazione da più di ventanni è oggi imposta con un’occupazione militare, un cantiere fortezza e tanto denaro pubblico speso per la follia di pochi soliti noti.
Accadono tante cose: questa Valle è oramai famosa per la tenace resistenza di chi la vive e, di contro, per quanti la vorrebbero ulteriormente devastare e sacrificare per un’opera inutile.
Accade anche che il 27 giugno 2013, a due anni esatti dallo sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena, due militanti storici e una giovane leva No Tav si vedano notificare un foglio di via dalla propria terra o, per essere esatti, da un pezzo di essa. Per la prima volta, questa la novità, si tratta di persone che vivono in valle… banditi dalla loro terra. E in più quell’aggiunta relativa a Venaus, dove non ci sono cantieri, ma solo tanti simboli.
Banditi dai luoghi della lotta per tre anni, per volontà della Questura e del suo attuale mandatario, tal Cufalo.
Prove, dibattimenti, presunta innocenza non esistono, digos e funzionari decidono del destino di chiunque senza appello.
Questi fogli di via sono irricevibili e li rispediamo al mittente.
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Sabato 6 luglio presidio No Tav e conferenza stampa sotto la questura di Torino in occasione dei recenti fogli di via,che hanno colpito 3 valsusini. Ritrovo h9,30 alla stazione di TorinoP.Nuova, per chi parte dalla valle ritrovo sul treno delle8.09 da Susa che ferma in tutte le stazioni…altrimenti alle 10 davanti alla Questura.
Abbiamo parlato con Ermelinda, già detentrice di fogli di via: