Le reti andranno giù. Corteo ad Arquata
Scritto dainfosu 3 Aprile 2014
Sabato 5 aprile una marcia popolare No Tav attraverserà il paese per raggiungere il cantiere del Terzo Valico a Radomero.
La nuova linea ad alta velocità tra Genova ed Arquata è detta “terzo valico” perché su quella tratta ci sono già due ferrovie ampiamente sottoutilizzate.
Chi racconta la favola dello scambio modale tra gomma e ferro nasconde i reali interessi per un’opera che, non per errore, si conclude sui piazzali dove convergono i Tir sui quali verrebbero caricati i container. Il complesso logistico è proprietà del gruppo Gavio, il re delle autostrade, primo supporter dei 53 chilometri di gallerie, scavate in zone che i rapporti dell’Arpa descrivono come ricca di amianto.
Amianto in provincia di Alessandria significa le migliaia di morti dell’Eternit di Casale Monferrato.
Per difendere il proprio futuro dalla logica del profitto, che devasta l’ambiente e mette a repentaglio la salute di interi paesi, la gente della valle Scrivia sta ingrossando un movimento che si rafforza nella lotta.
La manifestazione del 22 febbraio a Pozzolo, nel giorno della solidarietà ai No Tav accusati di terrorismo per un sabotaggio al cantiere della Maddalena, è finita con otto chilometri di recinzione abbattuta, metro per metro, da un popolo in lotta.
Non sono mancate le intimidazioni di stampo mafioso da parte di alcuni lavoratori alle dipendenze di ditte che in più di un’occasione, sono state accusate di collusione con le n’drine.
Era un movimento di protesta, si sta trasformando in un movimento di azione diretta.
Nella conferenza stampa di ieri i No Tav No Terzo Valico hanno detto chiaro che le reti di Radomero andranno giù.
Un buon motivo per essere ad Arquata il 5 aprile.
L’appuntamento è alle 14 alla stazione di Arquata.
Ascolta la diretta con Salvatore del Coordinamento Comitati contro il terzo valico: