Elezioni Europee 2014: analisi di alcuni casi esemplari
Scritto dainfosu 28 Maggio 2014
Come è stato da qualcuno sottolineato (pochi nel mainstream) il tratto comune di queste elezioni europee è stato, paradossalmente, di essere state molto poco europee e di aver piuttosto rappresentato le difficoltà e l’ostilità della maggiornaza dei/lle cittadin* dei diversi stati membri verso il progetto dell’Unione, identificato soprattutto a livello di massa come progetto calato dall’alto e responsabile del peggioramento delle condizioni di vita.
Certo, è un dato di cui non ci si può rallegrare, soprattutto perché riattizza in larga parte comportamenti reazionari, paure egoistiche e chiusure identitarie. Ci sono comunque grosse differenze tra la vittoria di un Front National in Francia e la netta affermazione di Syriza in Grecia, o l’affremazione del neonato raggruppamento di Podemos in Spagna.
Con Argiris Panagopoulos, giornalista greco, corrispondente de Il Manifesto e candidato nella Lista Tsipras per un’altra Europa in Italia, abbiamo commentato l’affermazione di Syriza in terra ellenica
In Francia, la vittoria del Front National avviene dopo 1 anno emezzo di mobilitazioni della destra reazionaria contro i matrimoni gay e l’immigrazione extra-comunitaria. E’ però anche un voto di protesta (più che raddoppiato nell’astensione) contro un Partito Socialista visto come araldo del sistema-austerity di osservanza europeista, come provano le significative trasmigrazioni di voto dal Pcf al Fn in alcuni storici bastioni operai.
Ascolta la diretta con Carlotta, compagna che vive in Francia da diversi anni
Unica anomalia sul piano nazionale italiano, la Val di Susa, nugolo di puntini gialli (M5S) nella distesa rossa indicante l’incointrastata affermazione del Partito Democratico (questi colori scelti dai grafici della stampa e dei media mainstream). In realtà, le performance elettorali valsusine non riguardano la sola tenuta dei 5 Stelle ma un voto più articolato che ha premiato gruppi, persone e liste civiche che rappresentano una sicura espressione delle ragioni del popolo NoTav. Soprattutto, il momento del voto è solo un momento tra tanti di una lotta che si articola su differenti piani e livelli.
Ascolta l’intervista con Francesco Richetto del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno