Milano da expo: Soy Mendel sgomberato e sponsor bulimici

Scritto dasu 5 Marzo 2015

Ieri mattina è stato sgomberato Soy Mendel, uno spazio  nato dalla resistenza al Grande Evento che sta occupando luoghi e immaginari meneghini. con una forza sempre maggiore e che la giunta arancione impone con la forza e la persuasione pervicace e capillare. Non c’era alcun bisogno di eliminare da Baggio l’unico luogo di aggregazione e l’unica offerta di attività del quartiere afflitto da precarietà: mille metri quadri che tornano a essere spazi vuoti che punteggiano Milano, la Milano da Expo, fatta di prosopopea degli sponsor che si spegne quando ci si sposta nel degrado periferico. Intendono dare l’impressione di una città meravigliosa, che non esiste e il Soy Mendel non rientrava nel loro quadro, fatto di sponsor impresentabili per una rassegna che dovrebbe negli intenti occuparsi di nutrizione naturale, ma per tirare su la cifra record di 370 milioni offerti dagli sponsor (che assicurano l’acquisto di biglietti che nessuno comprerebbe) accetta di imparentarsi con marchi come MacDonald, Nestlè, Coca Cola, Eni, Enel, Telecom, Ferrero, Alitalia… Eataly!

Ne abbiamo parlato con Luca, che invita anche all’appuntamento oggi in piazza Anita Garibaldi alle 18,30, dove il Soy Mendel chiede di dare insieme una risposta alla arroganza della prefettura, che si fa interprete del desiderio della giunta milanese di stendere un silenzioso velo sulle iniziative contro l’esposizione universale di questa bulimia neoliberista

2015.03.05-soy_mendel


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