Messina è una città “vivace” anche senza il Ponte
Scritto dainfosu 1 Ottobre 2015
Soprattutto senza il Ponte… in un’intervista odierna rilasciata a “il manifesto”, il sindaco dice che prima del suo insediamento in città erano minoranza gli avversari del Ponte, mentre ora la sua amministrazione ha reso vivace una città amorfa ed è convinto che i messinesi siano contrari alla Grande Opera. Abbiamo sentito Irene che non è molto convinta di questa
Ma andiamo con ordine e vediamo chi è la nostra interlocutrice: il 10 settembre avevamo raccontato l’episodio che aveva visto protagonista una clochard che aveva rischiato il tso solo per il fatto che aveva piantato una tenda in centro a Messina. Ne avevamo parlato con Pietro Saitta sottolineando il delirio psichiatrico; oggi ne abbiamo parlato con Irene che fu poi arrestata avendo solidarizzato con la donna insieme ad altri compagni dell’ex Pinelli, piantando una tenda e chiedendo provocatoriamente di essere sottoposti al tso. L’intervento dei vigili portò all’arresto di Irene e Sergio, un altro compagno che difendeva la tenda dalla violenza dell’intervento dei vigili, entrambi accusati di resistenza e processati per direttissima; nonostante avessero prodotto come prova di innocenza un video che dimostrava come le violenze provenissero invece dal vigile Vita, che aveva anche provocato con l’intento di ottenere il riconoscimento dell’infortunio (lo dice esplicitametne nel video), i due compagni sono stati riconosciuti colpevoli perché avrebbero avuto intenzione di colpire lo sbirro, anche se non l’hanno fatto e hanno invece subito le sue attenzioni. Il più classico dei processi alle intenzioni. Ora Sergio è ai domiciliari e Irene ha l’obbligo di firma, che non le impedisce di lavorare presso un laboratorio antipsichiatrico che funziona bene, anche se non ha ottenuto l’aiuto della giunta Acorinti.
Una giunta che aveva dato molte speranze al suo insediamento, soprattutto per la figura carismatica del sindaco No Ponte: infatti Irene si accalora nell’audio che potete sentire qui, quando parla di questa nuova resurrezione del progetto, ricordando che da parte dei compagni era stato richiesto più volte di cancellare ogni traccia dell’Agenzia riconducibile al Ponte, perché era ovvio che la sua presenza avrebbe fatto da pretesto per potenziali rilanci periodici elettorali del’Opera… una delle disillusioni di cui è responsabile l’attuale giunta e che troverete elencate nel podcast…