I lavoratori della logistica in Lombardia tra ricatti e contagio
Scritto dainfosu 5 Maggio 2020
Le lotte dei lavoratori della logistica in Lombardia, durante la pandemia si sono sviluppate nonostante il ricatto occupazionale, le minacce padronali, il contagio che si è diffuso senza misure di sicurezza.
Luis, lavoratore della CUB logistica, ci dice:
“Abbiamo avuto un morto, tanti malati e contagiati. Abbiamo fatto da raccordo tra le famiglie in quarantena e i malati ricoverati negli ospedali.
Nelle ultime due settimane abbiamo avuto altri 20 malati, che ora stanno meglio.
Centinaia di lavoratori sono stati esposti al rischio in produzioni non prioritarie durante tutto il lockdown.
Già a marzo avevamo proclamato sciopero generale con l’indicazione “tutti a casa” per i lavoratori.
Oggi sono molto perplesso sulla riapertura totale: si può rischiare la vita per i cento euro che ci hanno dato se andavamo comunque a lavorare?
I lavoratori della logistica prendono dai 800 ai 900 euro al mese. Abbiamo incentivato ogni forma di sottrazione al lavoro, con un pensiero a chi lavora con noi.
In un’azienda bresciana ci sono 12 lavoratori contagiati, ma i padroni negano tutto.
Stiamo discutendo di lanciare un altro sciopero, nonostante scioperare sia ancora vietato dagli editti governativi. Intorno al 20 maggio faremo un presidio in prefettura contro la riapertura.
La salute dei lavoratori non viene tutelata si pensa solo al profitto dei padroni. Le nostre vite non valgono nulla”
Ascolta la diretta con Luis: