Dopo che la Corte dei Conti europea ha bollato la TAV come un progetto vecchio, inutile, costoso e dannoso avallando le ragioni portate da trent’anni avanti dal movimento, nel cantiere si sono rivisti gli operai e le ruspe per continuare i lavori di ampliamento del cantiere. Non si è fatta attendere la risposa dei No Tav, già da questo sabato è nato il presidio dei Mulini, ma con la lotta è tornata anche la repressione e già nella notte il presidio è stato attaccato da un ingente schieramento di polizia giunto in serata in Valle.
Il prossimo appuntamento è alle 18 al campo sportivo di Giaglione, maggiori info su notav.info
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