No Tav. Lotta, azione diretta e repressione: il campeggio di Chiomonte, l’arresto di Emilio

Scritto dasu 7 Luglio 2020

Da tre settimane il presidio permanente dei Mulini di Clarea è sotto assedio poliziesco.
La pressione militare, nonostante Telt abbia dichiarato di aver terminato i lavori di allargamento previsti per l’estate, non si allenta.
Le iniziative e le azioni di lotta si susseguono a ritmo quotidiano.
Lo scorso fine settimana a Chiomonte c’è stato un
campeggio cui hanno preso parte No Tav da ogni parte d’Italia. Cortei, assemblee, azioni dirette si sono dipanate tra giovedì, quando è stata occupata l’area del campeggio, sino a domenica.
Lunedì mattina Emilio, un No Tav molto attivo, è stato arrestato e ristretto ai domiciliari per aver violato il divieto di dimora a Giaglione e Chiomonte, impostogli dalla magistratura.
Immediata la reazione del movimento che nel pomeriggio ha attraversato Bussoleno, per fare sentire forte ed immediata la solidarietà ad Emilio e agli altri No Tav agli arresti domiciliari. Emilio, più combattivo che mai, ha dichiarato che non intende diventare il carceriere di se stesso e, se necessario, violerà nuovamente le prescrizioni imposte dal magistrato.
Emilio ha preso le distanze dalla scelta elettoralista, che, per l’ennesima volta si è rivelata una pericolosa illusione.

Ne
abbiamo parlato con Maurizio di radio No Tav

Ascolta la diretta:


Radio Blackout 105.25

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