Accordo Politecnico-Frontex, Dissenso in accademia. Intervista con Michele Lancione

Scritto dasu 28 Ottobre 2021

Il Politecnico di Torino, tramite un consorzio composto da Associazione Ithaca, il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico (DIST) e Ithaca Srl, ha vinto un bando da 4 milioni di Euro per la produzione di materiale cartografico a supporto dell’Agenzia Frontex nella sorveglianza delle frontiere esterne dell’Unione Europea.

Frontex è solo l’ultimo tassello nella storia recente di come l’Unione Europea ha gestito (e gestirà) i flussi migratori diretti verso il vecchio continente. Tale agenzia è accusata di essere direttamente esecutrice di violenti respingimenti delle persone migranti lungo i confini marittimi e terrestri, di violare sistematicamente anche quelle stesse leggi europee che dovrebbero regolamentare il diritto d’asilo, e di operare unicamente per sorvegliare i confini attraverso azioni di polizia guidati da principi espulsivi, razzializzanti e spesso mortali per coloro che migrano.

L’ennesimo esempio, questo dell’accordo tra Politecnico e Frontex, di come i cosidetti luoghi “della conoscenza” quali Università, Centri di Ricerca e Atenei, siano sempre più complici, se non parte integrante, dei meccanismi di sfruttamento, messa a profitto, violenza e marginilazzazione del sistema capitalistico odierno, attraverso accordi politici, finanziari e/o di vendita di tecniche, saperi e dati con aziende private in molti casi, governi o agenzie di controllo in altri.

Una notizia che riapre lo spinoso tema di quale debba essere il fine, e quindi le azioni e la struttura stessa, delle Università, in un sistema dove ogni dato è fonte possibile di profitto e controllo, e di quali spazi di dissenso vi possano essere all’interno delle stesse.

In questo scenario, Michele Lancione, Professore di Geografia Politico-Economica presso il DIST del Politecnico di Torino, venuto a conocenza a Luglio 2021 dell’accordo cerca, assieme ad altr* collegh*, di mettersi contro e chiedere un annullamento dello stesso in sede accademica. Di qualche giorno fa, una sua lettera pubblica in cui denuncia questa collaborazione ed esprime la sua personale dissociazione. Ne abbiamo parlato direttamente con lui ai microfoni di Radio Blackout.

Ascolta la diretta:

 

 

Per approfondire:

Il Politecnico di Torino a fianco di Frontex. Sul rispetto dei diritti umani, intanto, cade il silenzio

“Non a fianco di Frontex”. Chi si dissocia dall’accordo del Politecnico di Torino


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