Torino, emergenza abitativa: il tempo di agire è ora!

Scritto dasu 30 Marzo 2023

La questione abitativa a Torino rimane una delle crisi annunciate e mai affrontate realmente dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni.

Oggi leggiamo diverse notizie che riguardano l’abitare e le difficoltà delle famiglie nel doversi occupare di mantenere una casa, per chi ce l’ha, rispetto alle spese sempre più ingenti, legate agli aumenti sul gas e l’elettricità, oppure legate ai criteri per ottenerla nonostante se ne abbia diritto per chi ancora non ha accesso a una casa popolare. Inoltre, secondo alcuni dati una famiglia su quattro teme di non riuscire a pagare le prossime rate del mutuo, mentre il 65% degli italiani è preoccupato per la propria situazione economica data dal carovita.

Lo scorso mese il collettivo Prendocasa aveva organizzato un primo presidio sotto il Comune di Torino per sollevare la questione dell’articolo 610, ossia degli sfratti a sorpresa. A seguito di questa iniziativa alcuni assessori comunali, come Jacopo Rosatelli alle Politiche sociali, si sono espressi in favore delle rivendicazioni poste al centro della battaglia che individua nel 610 una pratica che non garantisce alcun diritto alle famiglie in difficoltà economica e sotto sfratto. Nonostante questo, verba volant e, infatti gli sfratti sono continuati e con questi anche gli sfratti a sorpresa. Per questi motivi lunedì scorso si è tenuta un’ulteriore iniziativa sotto il Comune di Torino per sottolineare le responsabilità dell’amministrazione comunale di fronte a questa emergenza strutturale.

Come viene sottolineato dal collettivo “Dallo sblocco degli sfratti del 2021 con la fine decretata dell’emergenza pandemica, abbiamo cercato in tutti i modi possibili di portare all’attenzione delle istituzioni cittadine l’arrivo di una bomba sociale pronta ad esplodere.” Una denuncia rimasta inascoltata e anzi, la giunta Lo Russo si sta allineando senza vergogna alla tendenza espressa dal governo Meloni “con i suoi decreti di sospensione delle misure di sostegno, come l’abolizione del reddito di cittadinanza e dei fondi per la morosità incolpevole, facendo finta che inflazione e carovita non incidano sulle già precarie condizioni di vita che ci troviamo ad affrontare ogni giorno.”

Un tema fondamentale inoltre rimane la questione delle case lasciate vuote all’interno della città di Torino, infatti nel 2022 il numero ammontava a 50 mila unità, un dato probabilmente sottostimato. Per tutti questi motivi è stata organizzata un’assemblea pubblica per mercoledì 5 aprile alle ore 17.30 presso lo Spazio Popolare Neruda per confrontarsi a livello cittadino in merito all’emergenza abitativa e per mettere in campo una strategia condivisa e agire di fronte a questa crisi galoppante.

 


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