Lavoratori e studenti italiani in sciopero per la Palestina
Scritto dainfosu 23 Febbraio 2024
Nella giornata del 23 febbraio sono stati indetti dai sindacati di base scioperi e picchetti in tutta Italia, anche in vista della manifestazione nazionale, lanciata in data 24 febbraio a Milano, ore 14.30 da Piazza Loreto.
Le proteste, che si inseriscono in mobilitazioni di scala internazionale che ha toccato più di trenta paesi, sono state indette per chiedere il cessate il fuoco permanente e la fine delle aggressioni a Gaza. Alle azioni di solidarietà al popolo palestinese hanno aderito personale sanitario, svariati comparti della logistica, settori degli uffici pubblici, scuole e università di molte città Italiane tra cui si contano Bologna, Genova, Roma, Brescia e molte altre. Non da ultimo Torino e Napoli con cui ci siamo messi in collegamento diretto.
Due giornate di lotta che intendono segnare un legame preciso tra il genocidio perpetrato in Palestina, a Gaza e un’escalation bellica e bellicistica a livello globale, finanziata dagli interessi economici di industrie e istituti bancari. Viene sottolineato che manifestare contro il conflitto globale in atto, definito anche guerra imperialista, sia fondamentale per ogni componente della nostra società e non di meno per le lotte sindacali. La militarizzazione globale è infatti costruita sulle spalle dei lavoratori, oltre che sui corpi delle vittime che miete.
Abbiamo sentito Alessandro e Mahmoud di Si Cobas in picchetto al Carrefour di Rivalta indetto insieme al coordinamento Torino per Gaza. Il presiedo è poi andato a convergere con l’assemblea lanciata dagli studenti e Progetto Palestina nella sede universitaria di Palazzo Nuovo.
Eddi dei Si Cobas ci ha raccontato del blocco e delle sanzioni che i lavoratori hanno attuato all’ingresso dell’industria bellica Leonardo S.p.a. (ex Finmeccanica). Il collegamento è proseguito con Guglielmo Kane dirigente del partito Obrero Argentino, presente a Napoli come alleato internazionalista, che ci ha raccontato delle mobilitazioni in Argentina e dei 500 picchetti in tutto il paese.