Elezioni in India: Un freno al progetto Modi
Scritto dainfosu 7 Giugno 2024
Dopo un lungo e complesso processo elettorale, lungo oltre un mese, si hanno i risultati delle elezioni in India. Il lungo ciclo elettorale ha visto confrontarsi il Bharatiya Janata Party di Narendra Modi, primo ministro uscente, con una coalizione di opposizione il cui perno principale è l’Indian National Congress, storicamente affiliato alla famiglia Gandhi. Un’elezione particolarmente combattuta in molti degli Stati della penisola indiana, contrariamente alle previsioni che vedevano un BJP largamente favorito. Il risultato, al contrario, ha rappresentato una seria battuta d’arresto nei confronti del progetto politico di Modi, incentrato sul radicalismo religioso hindu e sull’implementazione di un sistema di apartheid nei confronti di altre confessioni religiose presenti nella penisola, e una possibilità di respiro per l’opposizione, che si è dimostrata particolarmente efficace nel costruire una coalizione di peso capace di strappare al BJP la maggioranza in alcuni Stati-chiave. Oltre alla capacità politica dell’opposizione di tessere alleanze „anti-Modi“, sui risultati elettorali hanno influito anche gli ultimi processi di mobilitazione in India, come il lunghissimo sciopero conflittuale dei contadini indiani, che hanno espresso il loro voto con la chiara intenzione di sfiduciare il governo uscente del BJP, facendogli perdere, ad esempio, tutti i seggi in Punjab.
Il potere personale e politico di Modi esce quindi largamente ridimensionato da queste elezioni, e il risultato elettorale obbligherà il BJP ad un governo di coalizione con altre forze politiche, che costringerà il partito a negoziare al ribasso l’implementazione del proprio programma ultra-nazionalista.
Ne abbiamo parlato con Matteo Miavaldi, giornalista di Chora Media e coredattore del podcast Altri Orienti, che si trova attualmente a Varanasi.