CONTINUA L’AVANZATA RUSSA IN DONBASS

Scritto dasu 4 Settembre 2024

Lo sconfinamento delle truppe ucraine nell’oblast di Kursk, nel territorio russo, iniziata lo scorso 6 agosto ha perso lo slancio iniziale, nonostante i garruli gridolini di entusiasmo profusi dalla stampa filo atlantica che era arrivata a fare improbabili paragoni con la battaglia di  Kursk del luglio 1943. L’obiettivo dell’operazione rimane fumoso e probabilmente, qualunque fosse, non è stato raggiunto mentre le truppe russe sono avanzate velocemente nel Donbass minacciando l’importante nodo strategico di Pokrovsk. La situazione militare ha avuto un riflesso sugli equilibri di potere a Kiev visto che Zelensky ha dimissionato mezzo governo ed anche il ministro degli esteri  Kuleba. L’insistente richiesta ucraina di  utilizzare missili a largo raggio rischia di far precipitare ulteriormente la situazione, gli Stati Uniti sono vicini a un accordo per fornire all’Ucraina missili a lungo raggio per gli  F-16 che potrebbero raggiungere in profondità la Russia. L’anticipazione è dell’agenzia Reuters, che ha avuto conferma da tre fonti nell’amministrazione Biden. I sistemi d’arma forniti dovrebbero essere gli  AGM -158 JASSM razzi aria-terra da crociera a bassa osservabilità in dotazione all’aviazione statunitense. Intanto il ministro degli Esteri polacco, Sikorski  in un’intervista al Financial Times, ha detto che la Polonia e gli altri Paesi confinanti con l’Ucraina hanno il “dovere” di abbattere i  missili russi  prima che entrino nel loro spazio aereo, nonostante la Nato sia contraria, sostenendo che Varsavia ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei propri cittadini a prescindere dal timore che le intercettazioni sul territorio ucraino possano coinvolgere la Nato nella guerra russa contro l’Ucraina. Il motivo è il noto  articolo 5 del Trattato, che impone, in caso di risposta russa contro un Paese membro, l’intervento di tutti gli Alleati e quindi una guerra frontale con Mosca.

Di questo e di altri aspetti relativi alla guerra in corso in Ucraina ne parliamo con Francesco Dall’Aglio esperto di est Europa e di questioni strategico-militari.

 

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