Si riaccende lo scontro in Siria, un altro fronte della guerra globale
Scritto dainfosu 4 Dicembre 2024
In concomitanza con il cessate il fuoco in Libano si è aperto un nuovo fronte nella guerra in Siria, con un’avanzata travolgente delle milizie islamiste di “Hayat Tahrir Al-Sham” (“Organizzazione per la liberazione del Levante”) che hanno riconquistato dalle forze del regime di Assad la città di Aleppo e stanno avanzando a Sud in direzione della città di Hama. La guerra in Siria si era progressivamente “congelata” e aveva visto fino ad ora il paese diviso in diverse zone: la zona centrale, incluse le grandi città di Aleppo e Damasco, occupata dalle forze dell’esercito di Assad, la zona del nord-est – il Rojava – controllata dalle Forze Siriane Democratiche (a maggioranza curda) che avevano sconfitto l’ISIS nel 2019, e la zona del nord-ovest in mano alle milizie di HTS. Le varie potenze regionali hanno ultimamente esteso la loro influenza sui vari attori, con la Russia, l’Iran ed Hezbollah schierati a favore del regime di Assad e la Turchia a sostegno, invece, di HTS e dell’Esercito Nazionale Siriano, una ulteriore coalizione di mercenari che Erdogan utilizza principalmente contro il Rojava curdo.
Non è un caso che questa avanzata delle forze di HTS arrivi in un momento in cui il sostegno per il regime di Assad traballa, con la Russia concentrata sul fronte ucraino, mentre Iran ed Hezbollah sono impegnati nella dura guerra di logoramento con Israele. Di queste difficoltà ha approfittato la Turchia, finanziando e armando HTS e l’Esercito Nazionale Siriano: da un lato, quest’operazione è riuscita a mettere in crisi la tenuta delle forze regolari siriane e potrebbe rappresentare un serio problema per il governo di Bashar al-Assad, dall’altra l’avanzata delle forze islamiste rappresenta un pericolo per il Rojava che si vede minacciato sempre più da presso dai mercenari foraggiati dalla Turchia. Di questa complicata situazione e dei possibili sviluppi futuri abbiamo tracciato un quadro con Marco Magnano, giornalista indipendente di base a Damasco.