Prossima apertura del CPR di corso Brunelleschi

Scritto dasu 20 Marzo 2025

Torniamo a parlare di CPR perché è ormai imminente (stando alle notizie pubbliche) che questo luogo, culla del razzismo di stato, che tortura impunemente i migranti, condannandoli a una detenzione degradante e disumana, tornerà in funzione da lunedì 24 marzo.

Un luogo invisibilizzato a chi passa all’esterno, non indicato, circondato da alte mura, a due passi dal parco Ruffini, in corso Brunelleschi. Un luogo, ben noto per essere stato teatro di soprusi di ogni tipo, a partire dalle condizioni degradanti di detenzione fino all’uso smodato di psicofarmaci per silenziare e annullare ogni forma di resistenza e dissenso. Un dispositivo repressivo ed esplicitamente razzista, dove abusi e violenze risultano essere all’ordine del giorno: pestaggi, intimidazioni e torture sono stati ripetutamente denunciati, senza conseguenza alcuna per i responsabili. Non possiamo dimenticare tutti i morti che hanno segnato la storia del CPR di Torino. Tra i casi più eclatanti, ricordiamo la morte di Moussa Balde nel 2021, suicidatosi dopo essere stato vittima di un pestaggio razzista a Ventimiglia. Moussa, invece di ricevere protezione e cura, è stato rinchiuso nel CPR, dove l’ isolamento detentivo (ricordiamo a tal proposito l’uso dell’”ospedaletto” come mezzo punitivo) lo ha spinto a togliersi la vita. Ma non è il primo morto nel CPR di Torino nell’area dell’ospedaletto, ricordiamo Hossain Faisal, bengalese di 32 anni, vittima di violenza all’interno dello stesso centro e posto in isolamento punitivo per 22 giorni, senza possibilità di chiedere aiuto visto che i campanelli di allarme vicino ai letti non erano funzionati. Venne trovato morto tra 7 e l’8 luglio 2019, per arresto cardiaco, si dirà. Altre morti, forse meno note, pesano in uguale maniera sulla coscienza collettiva.

La nuova gestione del CPR è stata affidata alla cooperativa Sanitalia Service, già attiva nel settore sanitario piemontese; con un appalto da 8,4 milioni di euro, Sanitalia entra in un mercato che lucra sulla detenzione amministrativa, dimostrando come dietro le politiche migratorie si celino enormi interessi economici. Infatti, la gestione privata di strutture come il CPR non fa che incentivare l’abbattimento dei costi che rende la detenzione un business e i corpi migranti delle merci.

Mobilitiamoci insieme, affinché non ci sia nessun CPR, né qui né altrove.

Ci vediamo sabato Sabato 22 marzo, alle ore 10.30, la Rete Mai Più Lager – No ai CPR, il Forum di Salute Mentale, il Legal Team – Torino e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) invitano a un presidio davanti al CPR di Corso Brunelleschi, prossimo alla riapertura. Per l’occasione, arriverà in sede Marco Cavallo, simbolo della prassi anti-istituzionale, che ha portato alla chiusura dei manicomi.

Ci vediamo Lunedì 24 marzo alle 18.00 per un presidio contro la riapertura del CPR di corso Brunelleschi. Seguire le pagine social del @csoa gabrio per rimanere aggiornat3 sul presidio.

FREEDOM-HURRIYA-LIBERTA’

Ne abbiamo parlato durante la mattinata informativa di Radio Blackout questo mercoledì 19 marzo:

 


Radio Blackout 105.25

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