Verso il Torino Pride 2014
Scritto dainfosu 16 Giugno 2014
“Cosa accomuna disabilità, intersessualità, omosessualità e transessualismo? Forse la marginalizzazione e l’invisibilità dei loro
corpi e delle loro vite. Nonché la patologizzazione, o la negazione, della loro sessualità, etichettata come non “normale” e in quanto tale non aderente al discorso egemonico che delinea l’ideale corporeo nel bianco eterosessuale normodotato.
In modo simile a ciò che accade alle persone lgbtiq, nella patologizzazione del corpo disabile si lede alla possibilità di vivere una sessualità serena. Al suo corpo non viene data la possibilità di scegliere una vita sessuale appagante, lo si passivizza, medicalizzando la propria esistenza.[…] ”
Questo è un estratto dell’invito alla serata del 18 giugno presso il Circolo Maurice dove si terrà un incontro sul tema “Sessualità e disabilità: una prospettiva queer? – VERSO IL TORINO PRIDE 2014 DEL 28 GIUGNO”. Questa mattina abbiamo parlato con Maurizio dei contenuti, molteplici ed importanti, che si vorrebbero portare al pride torinese di quest’anno, insieme alle riflessioni già sviluppate con il Laboratorio Sguardi Sui Generis nelle settimane scorse. Uno spazio di analisi politica che vuole includere e visibilizzare un altro “margine”, che potremmo definire quasi paradigmatico: la diversità sessuale e la sua costruzione sociale e culturale rispetto a ciò che viene rappresentato come adatto, accettabile, riconducibile alla norma. Uno spazio che si affianca a quello delle lotte e rivendicazioni portate avanti dai collettivi e dalle persone transessuali. Torna quindi al centro del Pride torinese il corpo, in particolare il corpo/i corpi di quei soggetti che rappresentano probabilmente il “margine” da sempre più colpito dalla violenza del potere psichiatrico e medico, dal lavoro di costante invisibilizzazione da parte dei media, dall’intenzionale lentezza del sistema giuridico e normativo vigente che di fatto continua a discriminare le persone transessuali.
Ascolta di contributo di Maurizio