Estratti dalla puntata del 13 settembre 2021 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

BOLAWRAP E TRASFORMAZIONI DELLA POLIZIA LOCALE

Vista la recentissima sperimentazione attivata dalla polizia locale di Genova della tecnologia di sottomissione Bolawrap, apriamo la puntata riproponendo un vecchio approfondimento sul tema.
Grazie al contributo di un ascoltatore si estende la riflessione sulle trasformazioni che stanno riguardando il corpo della Polizia Locale.

 

INCHIESTA (tribunalizia) SULLA MACELLERIA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

In concomitanza con la chiusura dell’inchiesta da parte della procura locale, torniamo a parlare delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Grazie al contributo di una compagna dell’Assemblea Anticarceraria di Napoli andremo ad approfondire le dinamiche che riguardano l’inchiesta, le trasformazioni all’interno di quel carcere, la lotta portata avanti dalla compagna anarchica Natascia Savio, le conseguenze per chi ha scelto di denunciare i propri aguzzini.

 

OMAR IN FIN DI VITA PER COLPA DI CARCERIERI E SANITARI DELLE VALLETTE (TORINO)

Grazia a una redattrice di Aria, riprendiamo la storia di Omar: un uomo detenuto nel carcere di Torino a cui secondini e sanitari hanno negato assistenza sanitaria fino a quando non è stato troppo tardi. Attualmente Omar è in coma farmacologico e ogni tentativo di risveglio produce crisi epilettiche dovute ai danni cerebrali causati dall’assenza di un rapido intervento.

 

A margine un contributo audio di un compagno all’ascolto riguardante un episodio di rappresaglia da parte delle guardie del carcere genovese di Marassi:

 

RICONOSCIMENTO FACCIALE NEI NEGOZI

Partiamo da un’iniziativa di lotta contro il riconoscimento facciale portata avanti dal collettivo Fight for the Future contro la catena di abbigliamento Macy’s, per arrivare al processo di normalizzazione di questa tecnologia anche al di fuori del contesto repressivo.

 

LA STORIA DI LAMYA E L’ACCELERAZIONE PANDEMICA

Una storia in cui si fondono il racial bias del riconoscimento facciale e la proliferazione di superfici sorveglianti dovuta alla gestione securitaria della pandemia di Covid-19.

 

COMPLOTTI

Grazie al contributo di alcuni messaggi arrivati in trasmissione si apre una riflessione sui pandemia e complotti:

 

SMARTGLASSES

Un primo commento agli smart occhiali realizzati grazie alla collaborazione tra Facebook e Rayban: una nuova forma di colonizzazione del mondo materiale da parte dei colossi del digitale.

 

 

 

 

 

PAROLE CHIAVE: carcere, Santa Maria Capua Vetere, Vallette, Omar, sorveglianza, biometria, smart glasses, complotti, pandemia




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